giovedì 02 Maggio 2024,

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Il Gazzettino del Lazio delle ore 13

scritto da Redazione
Il Gazzettino del Lazio delle ore 13

REBIBBIA, SERRA: MI STUPISCO CHE SIANO SCAPPATI SOLO IN DUE
Non mi meraviglia affatto. Anzi, mi meraviglia che non ne siano scappati più di due. Dico sempre che in questo Paese è necessaria una riforma della giustizia, che preveda una certezza della pena: in tanti ne parlano, ma nessuno la mette in pratica. Serve anche un numero maggiore di agenti di custodia. Sembra che la sicurezza oggi interessi meno, mentre qualche anno fa era al primo posto. Tutti ne parlano, ma poi in concreto mi sembra che si faccia molto meno“. Lo dichiara, riferisce una nota, Achille Serra, ex Prefetto di Roma, intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Roma Capitale, nel corso della trasmissione di Paolo Cento ‘Ma che parlate a fa!?‘, per commentare l’evasione di due detenuti dal carcere di Rebibbia avvenuta ieri. Sulla possibilità di un attacco terroristico Serra ha invece affermato: “Al di là degli annunci del ministro Alfano, un attacco terroristico difficilmente può essere prevenuto. Al tempo in cui ero prefetto di Roma contammo migliaia di siti sensibili. Prevenire un attentato però è impossibile, salvo fortuna oppure l’intuito di un agente. Quello che occorre è l’attività incessante dei servizi di intelligence. È indispensabile un coordinamento tra i vari servizi di intelligence d’Europa e del mondo. Ma questa è solo fantasia, perché nessuno Stato vuole cedere nemmeno una minima parte di sovranità“, conclude.


CARCERI, STORACE: TROVARE SUBITO GARANTE DETENUTI
È molto grave che non ci sia ancora una proposta per la figura che deve gestire l’ufficio regionale del garante dei detenuti: spero si possa scegliere al più presto qualcuno che comprenda la necessità di affrontare la questione della vita dentro le carceri“. Lo ha detto il leader de La Destra e vicepresidente del consiglio regionale del Lazio, Francesco Storace, intervenendo al convegno dal titolo ‘Garantire la giustizia giusta pena e giusto reinserimento‘. Storace ha denunciato la “carenza del 25% degli agenti di custodia” mentre “il limite della capienza delle carceri regionali è stato superato del 15%“.


COMUNALI, STORACE A MELONI-BERLUSCONI-SALVINI: “FATE STARE ZITTA CERTA GENTE”
Quando qualcuno del cosiddetto centrodestra mi chiede perché non stiamo nell’alleanza romana: è facile rispondere che non si sta dove non sei gradito. Dimostrabile facilmente, visto che nessuno ha chiesto il nostro parere in una sola riunione tra ‘alleati’. Fin qui poco male, avranno calcolatrici diverse dalla nostra e magari sono sicuri di farcela anche senza di noi. Poi, offendono e sopporteremo. Finché lo fa Gasparri, siamo in buona compagnia con tanti cittadini presi di mira dal Vicepresidente del Senato sulla rete. Ma può accadere, quando si deve giustificare una scelta di vita non esattamente coerente“. Lo scrive in una nota pubblicata sulla sua pagina facebook, il segretario nazionale de La Destra e candidato sindaco di Roma, Francesco Storace.
Maurizio lo conosciamo, e sappiamo che senza Parlamento – dove staziona da 25 anni circa – non vivrebbe. A noi Camera e Senato non mancano affatto – continua Storace – E’ grave che si permetta di attaccarci la signora Nunzia De Girolamo, parlamentare senza voti, ministro senza storia con Letta, di nuovo berlusconiana ancorché maritata con uno che avrebbe dovuto combattere, l’on. Boccia del Pd. Alla Camera si amano anziché rappresentare elettorati opposti. Quarantamila euro al mese in due, la signora – intervistata da Il Mattino di Napoli – se ne è uscita, ad una domanda su di me, con un volgare ‘Storace chi?’. Giustamente, non conosce una storia di pulizia morale e preferisce Bertolaso; non replicherò con ‘Nunzia con chi?’, che sarebbe ancora più grave. Ma dico a Berlusconi, Salvini e soprattutto Meloni, fate stare zitta questa gente. Attaccate Giachetti, non me. Altrimenti vuol dire che state ancora con Renzi“.


COMUNALI, BERNINI (FI): BERTOLASO SEMPRE INNOVATIVO
Guido Bertolaso non è solo un uomo del fare, ma del pensare oltre, dell’andare avanti con soluzioni sempre innovative. La sua storia personale al servizio delle istituzioni e dei più bisognosi dimostra una dote rara: l’istinto naturale a fare del bene e a mettersi a disposizione della collettività“. Lo dichiara, in una nota, la senatrice Anna Maria Bernini, vice presidente vicario di Forza Italia a Palazzo Madama.
Non solo parole, ma dati oggettivi testimoniano della sua storia e dei suoi risultati. L’organizzazione del Giubileo del 2000 è solo uno di questi successi. Così come la gestione delle emergenze in Italia e nel mondo. Un uomo che non ha paura, di nulla: esattamente quello che ci vuole per Roma. Non stupisce il fatto che sia lui a far paura, anche a 5Stelle e Pd, costretti a giocarsi sottotono la partita per la guida della Capitale. L’uomo giusto per una città come Roma, atrofizzata da inspiegabili veti politici, sfregiata da male pratiche e dilettantismo. I cittadini romani – e non solo, trattandosi della Capitale d’Italia e di una gloria del mondo – hanno diritto ad essere finalmente trattati con serietà e rispetto“, conclude.


REVERSIBILITÀ. SACCONI: TAGLI A VEDOVE E LE DANNO A UNIONI CIVILI…
Sono legittime le preoccupazioni indotte dalle economie che il governo vorrebbe realizzare razionalizzando varie prestazioni tra le quali le pensioni ai superstiti, dette anche di reversibilità. Esse hanno sempre avuto una caratteristica tanto previdenziale, perché calcolate in percentuale sulla pensione del coniuge scomparso, quanto assistenziale, perché la percentuale varia secondo fasce di reddito dei beneficiari. Sarebbe paradossale ora un restringimento dei criteri di erogazione nel momento in cui la legge sulle unioni civili ne amplia la platea dei beneficiari in termini imprevedibili e suscettibili di ulteriori comportamenti opportunistici. Al più, si potrebbe rendere ancor più sensibile il parametro già oggi vigente della cura di figli naturali o adottivi, ragione concettuale della sua introduzione. Ma soprattutto si deve evitare ogni impostazione pauperistica che colpisca i ceti medi, drasticamente peggiorando le condizioni di vita dei superstiti all’atto del decesso del congiunto“. Lo dichiara il Presidente della Commissione lavoro del Senato, Maurizio Sacconi.


DEBITO PA. BANKITALIA: CRESCE AL CENTRO, DIMINUISCE NEGLI ENTI LOCALI
Aumenta il debito delle amministrazioni centrali dello Stato, diminuisce quello degli enti locali. Sostanzialmente stabile il debito degli enti di previdenza. Lo rileva Banca d’Italia nel Supplemento mensile al Bollettino Statistico su “Finanza pubblica, fabbisogno e debito“, in cui si spiega che “con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito consolidato delle Amministrazioni centrali è cresciuto di 40,5 miliardi, a 2.077,5, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 6,6 miliardi, a 92,3; il debito degli Enti di previdenza si è ridotto di 0,1 miliardi“.

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