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Gaeta. Sito comunale firmato Cardi: altro flop della precedente Amministrazione

scritto da Redazione
Gaeta. Sito comunale firmato Cardi: altro flop della precedente Amministrazione

Grazie ex Assessore Cardi per aver realizzato un sito istituzionale bocciato da magellanopa.it, (sito governativo che pubblica la classifica dei portali delle pubbliche amministrazioni italiane). Forse non ricorda o il caldo le fa brutti scherzi, ma è stato proprio Lei che ha voluto, curato e predisposto l’attuale portale, tra l’altro in modo arbitrario, senza alcuna forma di concertazione con i dipartimenti comunali, procedendo in modo ugualmente arbitrario al passaggio dal vecchio gestore (Visual Art) al nuovo  (SE.RAL)”.
E’ il Sindaco Cosmo Mitrano ad intervenire sulla questione, intenzionato a fare chiarezza sullo stato del sito del Comune di Gaeta  che “sarebbe comico, afferma il Primo Cittadino,  se non fosse in realtà drammatico. Perché? Perché il nostro portale, quello che abbiamo trovato e che è stato voluto proprio da chi oggi ne sottolinea le evidenti carenze, è poco funzionale  all’attuazione  delle normative vigenti in materia di trasparenza amministrativa. Richiede tutta una serie di adeguamenti cui noi oggi stiamo ponendo rimedio, per quanto possibile e in via temporanea, avendo ormai avviato le procedure  necessarie alla predisposizione di un nuovo sito, partendo però, ed è la prima volta che lo si fa nel nostro Comune, da una programmazione complessiva del sistema informatico municipale. Il nostro esecutivo appena insediato ha rilevato le profonde lacune, le carenze ed i limiti inaccettabili esistenti nel Comune di Gaeta in questo ambito, divenuto oramai prioritario per un governo locale che voglia seguire, con efficacia ed efficienza, i principi della trasparenza e della buona amministrazione”.
Verso la fine del mese di dicembre 2011 l’Amministrazione Raimondi, e nello specifico l’ex Assessore Alfredo Cardi, ha provveduto a sostituire il maintainer (gestore) del sito istituzionale, trasferendo le autorizzazioni relative alla gestione, dalla Visual Art  alla SE.RAL, che collabora con le società Proxime e Impresa Insieme.
“Un passaggio avvenuto senza alcun coordinamento con i dipartimenti comunali – ribadisce il Sindaco Mitrano – e ciò purtroppo fa pensare che ci siano state ingerenze politiche nell’attività gestionale dell’Ente. Senza dimenticare poi che questa operazione ha comportato uno spesa di 50.000 euro: uno sperpero di denaro pubblico visti i risultati conseguiti, mandando in pensione un portale funzionale e ponendo in essere un sito non idoneo.  Tra l’altro, in barba ad ogni principio di trasparenza, i nuovi gestori non hanno provveduto a recuperare lo storico inserito nel vecchio sito istituzionale, né tantomeno sembra siano stati pungolati a farlo dagli ex Amministratori.  Per cui chiunque voglia recuperare determine, incarichi, consulenze (semmai siano state inserite), o altro lo può fare solo dal 2012 in poi. Per gli anni precedenti c’è il vuoto assoluto. Senza dimenticare i disagi che tale passaggio, avvenuto con le suddette modalità, ha causato alla macchina amministrativa, per due mesi senza posta elettronica e senza poter utilizzare il sito”.
Il nuovo portale, operativo quindi dal gennaio 2012, si configura come un  sito CMS, lo stesso usato da altri Comuni della Provincia di Latina, per sua natura  poco flessibile e quindi poco funzionale rispetto alle esigenze di adeguamento continuo richiesto all’Ente Locale da un normativa work in progress qual è quella sugli obblighi di trasparenza della P.A.. Di qui la forte esigenza di procedere ad un cambiamento radicale con la realizzazione di un sito completamente nuovo rispondente alle necessità comunali.
Ma l’Amministrazione Mitrano trovandosi  di fronte ad un affidamento in essere, è stata vincolata al mantenimento dell’attuale sito fino al gennaio 2013, e quindi ha cercato di salvare il salvabile: ha avviato l’implementazione del sito, realizzando gli adempimenti previsti dalla normativa a far data dal decreto legislativo 174/2012, convertito poi in Legge, manifestando nel contempo la volontà di migliorare l’aspetto comunicativo del sito.
In realtà le azioni avviate dall’Amministrazione Mitrano in questo ambito non consistono semplicemente nel cambio funzionale del gestore del portale istituzionale, ma  in un’ampia attività di programmazione complessiva sul piano dell’informatizzazione comunale, partendo dalla verifica dell’esistente, che ha avuto come esito il dimezzamento, e in alcuni casi l’azzeramento, dei costi di gestione. E’ stato approvato un Regolamento Comunale per l’utilizzo degli strumenti informatici e dei servizi di telefonia e  modalità di controllo del Comune di Gaeta. Per la prima volta è stato nominato un Responsabile interno comunale del SIC (Sistema Informatico Comunale). Si sta implementando un sistema informatico integrato per consentire ai Dipartimenti di condividere informazioni e servizi, a beneficio dell’efficienza ed efficacia dell’attività comunale e a garanzia di un  miglior servizio al cittadino.
“Infine – conclude il Primo Cittadinorelativamente all’accusa di indifferenza rivolta alla nostra Amministrazione riguardo all’attuazione della norma sulla pubblicazione dei dati di reddito e patrimoniali di tutti i titolari di cariche pubbliche, mi dispiace dover sottolineare la totale ignoranza, nel senso latino del termine ovvero di non conoscenza, delle evoluzioni della materia da parte di Cardi. La Legge Anticorruzione n° 190/2012 prevede l’adozione da parte degli Enti Locali di un Piano Triennale Anticorruzione che include tra i vari obblighi anche quello della trasparenza sulla situazione patrimoniale dei titolari di cariche elettive e di incarichi politici. Dando seguito alla normativa, l’Amministrazione Mitrano ha approvato con Delibera di Giunta l’individuazione del Responsabile per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella P.A. nella figura del Segretario Generale, in base all’art. 1, comma 7 Legge del 6/11/2012 n°190. Ha approvato con medesima delibera le linee di indirizzo per ciò che concerne gli obblighi previsti dalla Legge in relazione alla struttura di supporto al Segretario Generale e la cooperazione di tutti i dirigenti e responsabili competenti dei diversi Dipartimenti con tale struttura.
 Inoltre ha  dato il via nel mese di dicembre 2012 alla procedura  di raccolta dei dati patrimoniali da inserire sul sito, con la richiesta inviata dal Presidente del Consiglio Comunale Luigi Coscione a tutti i titolari di cariche elettive, della relativa documentazione.  Sono stato tra i primi a consegnare i dati. Tale raccolta è ancora in corso, basti pensare che lo stesso ex Sindaco Raimondi l’ha consegnata solo in data 3 maggio 2013 (ben 5 mesi dopo la richiesta!). Ma non è questa lentezza nel conferimento della documentazione ad impedire la pubblicazione sul sito. In realtà sono intervenuti altri ostacoli non dipendenti dal Comune ma dal Governo Centrale. Infatti la situazione di stand by è determinata dal fatto che si è in attesa delle linee guida che il Ministro dell’Interno e CIVIT (Autorità Nazionale anticorruzione) devono deliberare al fine di armonizzare i Piani triennali Anticorruzione di tutti gli Enti Locali. In sostanza si è verificato uno stop nell’attuazione della normativa relativa agli obblighi di trasparenza della P.A., a seguito dell’intervento del Garante della Privacy. L’Authority ha posto dei paletti al decreto legislativo del Ministro per la Pubblica Amministrazione, richiedendo maggiori garanzie a tutela delle persone.  Il Garante ha precisato che l’obiettivo di assicurare la trasparenza nell’attività della P.A. deve essere bilanciato con il diritto alla riservatezza ed alla protezione dei dati sensibili. 
Per quanto riguarda gli obblighi di trasparenza relativi ai titolari di incarichi politici o di carattere elettivo, il Garante ha richiamato l’attenzione del Governo sull’opportunità di una riflessione generale sull’impianto della disciplina, richiedendo “una graduazione degli obblighi di pubblicazione sia sotto il profilo della platea dei soggetti coinvolti che del contenuto degli atti da pubblicare”. In particolare – sostiene il Garante – “occorre circoscrivere il contenuto delle dichiarazioni dei redditi da pubblicare alle sole notizie risultanti dal quadro riepilogativo”.
La nostra Amministrazione, pur restando operativa nella fase di raccolta dati patrimoniali e continuando ad adempiere agli obblighi previsti dalla Legge Anticorruzione, è quindi in attesa delle decisioni del Governo in materia di obblighi di trasparenza della P.A., nel pieno rispetto del principio della buona amministrazione”.

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