venerdì 26 Aprile 2024,

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Eterologa. Ingiustificata e demagogica decisione ticket unico

scritto da Redazione
Eterologa. Ingiustificata e demagogica decisione ticket unico

Con la decisione odierna di adottare una sorta di ticket unico per l’eterologa, che spazierà tra i 400 e i 600 euro, la conferenza delle regioni continua ad interferire su una materia che non è di competenza regionale, ma nazionale, aggiungendo ulteriori pasticci e disparità, oltre che andare a gravare sul già dissestato servizio sanitario italiano. Una regione come il Lazio, ad esempio, che nel settore sanitario ha un debito di 10 miliardi di euro, come potrà garantire l’intervento di fecondazione eterologa alle coppie che ne faranno richiesta? Di fatto il pubblico non sarà mai in grado di farlo e si allungheranno le file fuori alle cliniche private, le sole, tra l’altro, ad avere disponibilità di gameti perché acquistati all’estero”. Lo afferma Olimpia Tarzia presidente del Movimento PER Politica Etica Responsabilità e vice presidente della commissione cultura della Regione Lazio. “La fecondazione artificiale non può essere considerata una cura e dunque in quanto tale soggetta a ticket, poiché essa rappresenta semplicemente una modalità per bypassare la patologia della sterilità, che resta tale, anche dopo aver avuto un figlio. Bene ha fatto la Lombardia a non adeguarsi alle decisioni della conferenza delle regioni e a metterla a pagamento, perché la fecondazione artificiale – continua Tarzia – non è una terapia che possa far guarire la paziente. Il sistema sanitario nazionale si fa carico economicamente del diritto alla salute garantendo la cura, su di esso non possono gravare anche le spese della fecondazione artificiale che di fatto non cura e non tutela alcun diritto (che non esiste) ad avere un figlio ma un pur legittimo desiderio di genitorialità”.

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