lunedì 13 Maggio 2024,

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Erosione costiera, Federproprietà: “ripascimento non basta, per salvare il litorale laziale interventi strutturali”

scritto da Redazione
Erosione costiera, Federproprietà: “ripascimento non basta, per salvare il litorale laziale interventi strutturali”

atina – Il problema dell’erosione della costa torna a investire le spiagge pontine, minacciando le imprese del settore balneare e turistico. A lanciare l’allarme tramite il Presidente Benedetto Delle Site è Federproprietà, associazione di tutela e protezione ambientale presso il Ministero dell’Ambiente e che rappresenta i proprietari immobiliari, le imprese ed i professionisti del settore nella provincia di Latina.

“Puntualmente ogni anno si presenta lo stesso problema, che ha raggiunto ormai livelli massimi – sottolinea Delle Site – l’erosione della costa, con grande sofferenza per le imprese del settore balneare e turistico, incombe sul nostro lido e insidia con inondazioni anche la dote delle dune con la peculiare flora presente.”

“Il problema non riguarda solamente le spiagge pontine ma l’intero litorale laziale – incalza il Presidente di Federproprietà – tanto da costituire per la nostra Regione una vera e propria emergenza. Numerosi sono stati i singoli interventi di ripascimento, per altro costosi, che tuttavia non hanno modificato la tendenza verso l’assottigliamento di anno in anno delle nostre spiagge”.

Secondo Delle Site, “le soluzioni-tampone non sono più sufficienti, e comportano un forte dispendio di risorse economiche, occorre un piano di lungo periodo per salvare il nostro mare attraverso interventi strutturali”.

“Guardiamo ai Paesi Bassi – affermano da Federproprietà – dove è stato presentato un progetto che prevede l’utilizzo della tecnica Sand Engine, che punta a difendere l’Olanda dalle inondazioni ‘costruendo insieme alla natura’ attraverso la creazione di una penisola artificiale sul litorale a sud dell’Aja, allo scopo di fermare l’erosione del mare e fare in modo che la sabbia ‘naturalmente’ si distribuisca lungo la costa.”

“E’ compito dei Comuni attivarsi – conclude Delle Site – facendo rete a livello provinciale e regionale per accelerare l’azione della Regione. In caso contrario, i danni sia in termini ambientali e paesaggistici che economici saranno incalcolabili”.

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