giovedì 02 Maggio 2024,

Cronaca

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Cori…comunica

scritto da Redazione
Cori…comunica

TOPONOMASTICA AL FEMMINILE. CHIUSA LA MOSTRA CONTINUA IL CONCORSO
Ottima l’affluenza di visitatori alla Mostra Pubblica di Toponomastica al Femminile, allestita dal 15 al 30 Novembre presso il centro socio culturale «Il Ponte» di Giulianello dall’Associazione culturale «Il Ponte», in adesione al progetto ideato da «Toponomastica Femminile», gruppo Facebook creato nel 2012 da Maria Pia Ercolini.
Un’esposizione itinerante di fotografie, realizzata col sostegno della Regione Lazio, il cui momento clou ha coinciso con la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ha richiamato la partecipazione degli studenti della scuola primaria «Don Silvestro Radicchi» e della secondaria di I grado «S. Marchetti».
I ragazzi sono stati coinvolti in un laboratorio sul linguaggio di genere con una serie di raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana. Anche il linguaggio infatti tende a discriminare le donne. Basti pensare all’utilizzo del maschile con funzione neutra e alla mancanza di neologismi femminili relativi ad alcune professioni e cariche precedentemente ricoperte solo da uomini.
Chiusa la mostra prosegue la preparazione al concorso nazionale «Sulle vie della Parità», indetto da «Toponomastica Femminile» e da FNISM – Federazione Italiana degli Insegnanti – patrocinato, tra gli altri, dal Senato della Repubblica Italiana e dal Comune di Cori, al quale hanno aderito i due suddetti plessi dell’Istituto Comprensivo Statale «Cesare Chiominto».
Lo scopo è promuovere il riequilibrio di genere nelle toponomastiche italiane, dove predominano i nomi maschili. Le classi hanno avviato la ricerca di donne del paese meritevoli di entrare nella odonomastica cittadina. Un’indagine letteraria sulla storia locale; sul campo, con la conta delle intitolazioni femminili ed interviste ai genitori; con testimonianze orali di tre delle cantrici di Giulianello.
Al termine verranno formulate delle proposte di intitolazione di strade, piazze ed altre aree pubbliche della città a donne che si sono distinte sul territorio per capacità, contributi, azioni, attività e meriti particolari. Le conclusioni verranno presentate l’8 Marzo 2015, in occasione della Festa delle Donne, e sottoposte all’attenzione dell’Amministrazione comunale.


LA POETESSA ROSA TOMEI ENTRA NELL’ACCADEMIA ROMANESCA
Altra importante attestazione di merito ed interesse dal mondo della romanità per la vera storia di Rosa Tomei, poetessa e donna di Trilussa. Dopo l’Istituto Nazionale di Studi Romani, la prof.ssa Secondina Marafini e la sua ricerca promossa dal Comune di Cori ed edita da Aracne Editrice, è stata accolta dall’Accademia Romanesca, che si occupa di divulgare e rendere accessibile a tutti il dialetto romanesco, attraverso la lettura e lo studio dei testi dei migliori autori dialettali del passato e del presente.
L’autrice corese è stata invitata al teatro Petrolini di Roma nel corso di uno degli incontri settimanali aperti ed organizzati dall’Accademia Romanesca per discutere di storia, cultura, folclore, dialetto, lontano dai toni accademici, all’insegna del coinvolgimento del pubblico. Il confronto tra la prof.ssa Marafini e il Presidente dell’Accademia Romanesca Maurizio Marcelli, è stato impreziosito dalla lettura di alcuni inediti di Rosa Tomei da parte dell’attore e scrittore di testi teatrali e poesie in dialetto romanesco Paolo Procaccini.
Anche in questo caso l’auditorio è rimasto affascinato davanti al ritratto della giovane quindicenne partita da Cori in cerca di fortuna come attrice, nella capitale, e ritrovatasi nella Casa Studio del Maestro, che l’ha istruita fino a diventare la sua più stretta collaboratrice ed erede intellettuale, autrice di testi che portano la firma poetica della Tomei. Una ventennale “coabitazione” nel segno di una reciproca stima professionale e di un amore ricambiato da Carlo Alberto Salustri.
Il progressivo ingresso nelle istituzioni romaniste rappresenta un chiaro segnale verso il riscatto definitivo della figura di Rosaria Tomei, come persona e come poetessa, restituendo un volto e un’anima ad un’artista da pochi conosciuta, perchè vissuta per 20 anni all’ombra di un mito e in un periodo storico in cui le piccole grandi donne venivano riposte nel dimenticatoio. Ulteriori dettagli sul suo spessore letterario e sul legame sentimentale che la univa al gran Poeta potranno giungere dallo studio del Fondo Trilussa, aperto solo di recente agli studiosi.

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