lunedì 06 Maggio 2024,

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Comuni nella morsa tra nodo risorse e tasse casa

scritto da Redazione
Comuni nella morsa tra nodo risorse e tasse casa

Non è ancora del tutto chiaro per i Comuni il quadro della fiscalità sulla casa. Per molti sindaci rimane ad esempio ancora aperta la richiesta avanzata alcune settimane fa a Milano per il rimborso della seconda rata Imu, possibilmente calcolato con le aliquote aumentate, come è stato fatto nella maggior parte dei primi cittadini praticamente su tutto il territorio nazionale. Di fronte a questa sollecitazione il governo prende tempo, anche in vista della definizione della Service tax, che rivoluzionerà il quadro fiscale degli enti locali. E non è un caso se oggi, nell’ambito della 30/ma assemblea nazionale dell’Anci – a cui hanno partecipato tra gli altri il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e i segretari generali di Cgil e Uil, Susanna Camusso e Luigi Angeletti – il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio sia tornato a spiegare che in ogni caso il governo sta ancora lavorando sulla seconda rata Imu, non senza chiarire che “l’obiettivo rimane quello della sua abolizione.
Le assise dei Sindaci, che quest’anno si tengono a Firenze, hanno registrato in quasi ogni momento preoccupazione e curiosità sull’esito finale della partita Imu. Assediato dai giornalisti che questa mattina gli chiedevano lumi, uno svogliato Delrio si è limitato a rispondere che “è chiaro che non sono stati risolti tutti i problemi, ma stiamo lavorando per trovare una soluzione“. Ma a complicare il tutto c’è anche la vicenda Trise e non a caso il delegato alla finanza locale dell’Associazione dei Comuni, Guido Castelli, ha sottolineato che i sindaci, per quanto riguarda l’aliquota Tasi, “hanno bisogno di più risorse” se si vuole tenerla al minimo, vale a dire all’1 per mille della rendita catastale. Secondo il delegato Anci una prima stima, che dovrebbe ufficializzare domani, dovrebbe aggirarsi tra i 400 e gli 800 milioni di euro, e sulla sua reperibilità ha ricordato “c’é 1 miliardo nelle pieghe della legge di stabilità a disposizione dei Comuni per  fare in modo che non vi sia una possibilità di non aumentare la pressione fiscale a carico del contribuente“. Delrio ha però rilanciato e ha spiegato che “il Paese deve scegliere se andare con decisione verso il federalismo o restare in mezzo al guado“, congelando per il momento le sollecitazioni dei Sindaci.
Nel suo intervento a una tavola rotonda, Susanna Camusso ha richiamato l’attenzione dell’assemblea dei sindaci sul fatto che “negli ultimi 6 anni ci siamo giocati quasi un quarto delle attività produttive“, sposando in questo modo le preoccupazioni dei primi cittadini per lo sviluppo dei territori, lungamente congelati anche dalla rigidità del patto di stabilità.
La leader della Cgil ha poi affrontato un altro tema non molto amato dai Sindaci, la spending review, definendola uno strumento “che ha prodotto solo tagli lineari“. E’ stata poi la volta di Luigi Angeletti della Uil, che ha ricordato che la crisi “negli altri Paesi è già finita, e evidentemente se è così ci sono ragioni tutte interne al nostro Paese“. Il tema della casa è poi tornato nella cronaca della giornata (il presidente di Squinzi si è soffermato sulle problematiche relative al welfare) con l’intervento del presidente dell’Ance Paolo Buzzetti, che ha chiesto all’esecutivo Letta di “abbattere il cuneo fiscale”, facendo “in fretta qualcosa per il tema casa“.

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