domenica 28 Aprile 2024,

Cronaca

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Cisterna. Merolla: «I rifiuti della Capitale non arriveranno»

scritto da Redazione
Cisterna. Merolla: «I rifiuti della Capitale non arriveranno»

Si è tenuto questo pomeriggio il Consiglio comunale straordinario richiesto dalle opposizione sulla cosiddetta problematica dei “rifiuti romani”.
Ad apertura del Consiglio si è ufficialmente costituito il gruppo consiliare “Per Cisterna”, collocatosi all’opposizione, formato da Francesco Maggiacomo, Fabrizio Trombelli e Gersenio Boccabella.
Ad aprire le interrogazioni il Consigliere del movimento Tre Stelle, Andrea Lauri, sulla sistemazione di via Castrum ove risiedono alunni e disabili con evidenti problemi di transito. Inoltre sull’installazione din un ponte mobile per la telefonia su via del Pero in zona Le Castella.
Il Sindaco ha dato risposta immediata riferendo che per quanto riguarda via Castrum, in zona Doganella di Ninfa, fa tenuto più di qualche riunione in Provincia. Si tratta di una questione di non facile soluzione a causa della difficoltà di cessione di tratti di questa da parte delle diverse proprietà.
L’Amministrazione comunale ha già predisposto gli atti per la sistemazione della strada ma è prima necessario ricevere gli atti di cessione che finora, benché sollecitati, non sono giunti.
Per quanto riguarda via del Pero a Le Castella, l’impianto è stato regolarmente autorizzato sulla base della documentazione prodotta ed attestante la regolarità delle emissione.
Alle 17.10 i lavori sono stati sospesi a causa di un malore avuto da uno degli spettatori in sala per soccorrere il quale è intervenuto il personale del Punto di Primo Intervento.
La seduta è ripresa intorno alle 17.40 con il Sindaco che ha relazionato sull’unico punto all’ordine del giorno, ovvero la problematica dei rifiuti romani.
Come già dichiarato sui giornali, il Sindaco ha ribadito che la questione non interessava il comune di Cisterna. Sul decreto Clini, che appunto disponeva il pretrattamento dei rifiuti di Roma, come richiesto dalla Comunità Europea, presso impianti delle province laziali tra cui Latina, non ci sono stati silenzi o ritardi.
Il problema dei rifiuti è un trasversale e non ha colore politico. E’ un problema territoriale – detto in Aula – . Il decreto Clini poggia sul Piano regionale dei rifiuti, già contestato dal presidente provinciale Cusani. Sul territorio di Cisterna c’è effettivamente un’azienda che ha avanzato richiesta per il pretrattamento dei rifiuti ma a livello locale, e non per la lavorazione dei rifiuti di Roma, tuttavia è stata comunque inserita nell’elenco allegato al decreto ministeriale. Non era peraltro chiaro se, nel caso di un pretrattamento nel nostro territorio, i rifiuti sarebbero poi stati smaltiti nelle nostre discariche con un immaginabile forte impatto ambientale e trovando la nostra forte opposizione”.
Tuttavia mi sono attivato con una serie di incontri formali ed informali, soprattutto con il Sindaco Di Giorgi, e di concerto si è deciso di fare un Consiglio provinciale straordinario in cui tutti i sindaci hanno firmato un documento per la presentazione di un ricorso al TAR contro il decreto Clini. Il TAR ha dapprima bocciato il piano regionale dei rifiuti e poi bloccato il decreto Clini”.
Pertanto – ha concluso – non c’è stato mai il rischio concreto che i rifiuti della Capitale sarebbero giunti a Cisterna quindi non c’era bisogno di allarmare i nostri cittadini”.

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