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“Cari Fratelli d’Italia di Terracina, sul disastroso ripascimento del 2006 raccontate falsità”

scritto da Redazione
“Cari Fratelli d’Italia di Terracina, sul disastroso ripascimento del 2006 raccontate falsità”

Rispondiamo alla nota del Direttivo terracinese di Fratelli d’Italia, non nuovo ad attacchi mistificatori nei confronti della nostra forza politica, in merito alle responsabilità sui danni provocati dal ripascimento del 2006, attribuiti maldestramente e per puri scopi propagandistici ritorsivi a me, in qualità di allora Assessore all’Ambiente in Regione Lazio. Proviamo quindi ad identificare le vere responsabilità, tutte in capo alla Giunta del Centro Destra del Governatore Storace. Terracina infatti era stata colpita durante il 2005 da una erosione senza precedenti che stava mettendo in crisi il comparto balneare. La Giunta Storace (centro destra) nel 2005 (con Assessore all’Ambiente Verzaschi) approvava un articolato progetto di contrasto all’erosione costiera per il litorale terracinese che prevedeva: 25 scogliere perpendicolari alla linea di riva, protese nel mare fino a 160 metri, distanziate di 250-300 metri l’una dall’altra, 2,5 milioni mc di sabbia per il ripascimento ipotizzando una cava sottomarina a Torvaianica e da versare tra una scogliera e l’altra, per assicurare una temporanea profondità di spiaggia mai esistita, il tutto per 22 milioni di euro di costo da fondi europei (primo lotto) più altri di manutenzione a carico della collettivita’ e dei concessionari con convenzioni da stipulare. La Regione Lazio, sempre governata da Storace, incarica l’ex ICRAM (ora ISPRA) di verificare la compatibilita’ del ripascimento visto che davanti Terracina insiste una importantissima Zona di Conservazione Speciale IT6000014 – Fondali Capo Circeo Terracina con habitat protetto per Poseidonia Oceanica e l’Ente conferma la compatibilita’ del progetto facendo pero’ riferimento alle specifiche del sedimento riportato nel Progetto. La allora Giunta Comunale di Terracina di Stefano Nardi (sempre centro destra) approva il progetto nel 2005 (predisponendosi a cavalcarlo elettoralmente per le elezioni di maggio 2006 dove cercava la riconferma, con tutti gli operatori balneari che spingevano per una rapida soluzione!) e il Comune di Terracina partecipa anche alle Conferenze dei Servizi esprimendo un parere positivo sul progetto. A maggio 2005 cambia la Giunta della Regione Lazio ed entra in campo il centrosinistra, Governatore Marrazzo e io assumo la delega di Assessore all’Ambiente. Mi schiero da subito a favore delle scogliere (tanto è vero che esse vengono fatte dovunque sulla costa a nord e a sud di terracina tranne che a Terracina!) e confermo da subito la mia contrarietà al ripascimento dalla cava sottomarina di Torvaianica (insieme al sindaco di Torvaianica) per via del rischio di alterare la biodiversita’ dell’area marina protetta Secche di Tor Paterno e del Sito di Importanza Comunitaria dei Fondali di Terracina. Il progetto delle scogliere però viene bloccato dall’allora opposizione al Sindaco Nardi del centro Sinistra e diventa oggetto di aspre polemiche visto che si entrava in campagna elettorale per le amministrative e il candidato sindaco per il centro sinistra era Vincenzo Recchia che stava provando a sfidare Nardi. A maggio 2006, quindi dopo un solo mese dall’inizio dei lavori, lascio l’assessorato all’ambiente essendo diventato deputato, e a maggio 2006 Nardi invece viene riconfermato e continua ad essere il Sindaco di Terracina fino al 2011. Non risultano agli atti della Regione Lazio o della Procura di Latina nessun documento o denuncia o esposto fatto dal Comune o da altri enti che segnali la gravità di quanto accaduto sulle spiagge di Terracina e ci chiediamo come sia possibile che il centrodestra che ha governato ININTERROTTAMENTE dal 2006 e quindi per quasi venti anni Terracina non abbia mai trovato il tempo di affrontare con metodo e perizia il problema e continui stancamente a ripetere la solita manfrina politica basata sulla disinformazione e la manipolazione a proprio vantaggio dei fatti” dichiara Angelo Bonelli, deputato Alleanza Verdi Sinistra e Co-portavoce di Europa Verde.

E’ evidente a tutti che qualcosa sia andato davvero storto nel ripascimento della spiaggia di Terracina, visto che il sedimento (per granulometria, composizione mineralogica e colore) non è affatto compatibile con la meravigliosa sabbia calcarea di Terracina e questo determina il più grave disastro ambientale mai accaduto nella nostra città, ed è molto probabile che la pressione della politica infervorata dalle elezioni amministrative e allo stesso tempo la pressione dei balneari che vedevano a rischio la stagione balneare 2006 abbiano creato il presupposto affinché la ditta affidataria del lavoro, per accelerare i tempi, abbia potuto ridurre il controllo sulla qualita’ della sabbia estratta – che pure rappresentava un importante vincolo di capitolato- magari procedendo all’acquisto di altro sedimento a basso costo dalle cave di estrazione vicine. E’ altrettanto evidente che la nota emessa dal Direttivo locale di Fratelli d’Italia sia una maldestra risposta all’interrogazione presentata dai Verdi alla Camera, nei giorni scorsi, sul Commissariamento del Parco del Circeo e sulla totale inadeguatezza dei titoli, competenze, esperienze e abilitazioni della nomina, dal sapore pre-elettorale, come commissario della ex assessore all’ambiente del Comune di Terracina di Fratelli D’Italia, Emanuela Zappone, a carico della quale risulta anche una condanna della Corte dei Conti. Ora, visto che si parla sempre della famosa “filiera di governo” adesso è il momento di mettere mano con milioni e milioni di euro allo scempio della spiaggia di Terracina, approvato, all’epoca dei fatti, dalla Giunta regionale Storace e dalla Giunta comunale Nardi, entrambi appartenenti al Centro Destra. E se c’è qualcuno che dovrebbe chiedere i danni, sono i cittadini di Terracina, che da 20 anni sono costretti a subire i disastri delle amministrazioni di destra”, aggiunge il Consigliere Comunale di Europa Verde Terracina, Gabriele Subiaco.

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