domenica 05 Maggio 2024,

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Balletta: “Gaeta non ha un porto ma uno sgabuzzino pieno di cianfrusaglie che nessun altro porto vuole”

scritto da Redazione
Balletta: “Gaeta non ha un porto ma uno sgabuzzino pieno di cianfrusaglie che nessun altro porto vuole”

Reputo l’atteggiamento del sindaco in merito alla questione dei rottami nel porto tardivo e irresponsabile limitandosi ad un scarno e fumoso comunicato. Doveva stare in prima linea e non giocare in terza, quarta battuta; sulla salute dei cittadini ha delle precise responsabilità a cui non può sottrarsi, è la legge che lo dice. Avrebbe dovuto chiedere lui degli approfondimenti per fare chiarezza sgombrando il campo a 360 gradi, non si può essere sindaco solo quando fa comodo. Altro che crociere e traffici puliti, come ha affermato l’amministrazione comunale in un suo recente articolo.
Nel comunicato non c’era una sola idea, progetto o proposta ma solo tanti luoghi comuni continuando a gettare fumo negli occhi evitando invece quelli che sono i veri problemi.
Nel porto di Gaeta abbiamo lavori mai conclusi, indagini, denunce, rottami e carbone e nulla lascia presagire qualcosa di nuovo anzi la realtà portuale diventa, giorno dopo giorno, sempre piu povera prendendo schiaffi a destra e manca.
Siamo l’unico porto del Tirreno che non ha un traffico croceristico che si possa definire tale. Non si possono dimenticare i tanti collegamenti marittimi annunciati e mai partiti.
Forse sarebbe il caso di incominciare a pensare a qualcosa di diverso in quell’area considerando che ormai siamo fuori da tutti i discorsi che contano. Una scommessa completamente persa per l’amministrazione comunale mostrando tutta la sua incapacità nel relazionarsi verso gli enti che contano al fine di tutelare e far crescere l’economia del mare della città.
Chi oggi gestisce i processi farebbe bene a dimettersi, non ci sono altre soluzione se si vuole cambiare al fine dare un futuro alle generazioni future. Le uniche attenzioni dell’Autorità Portuale e del comune sono rivolte esclusivamente a interventi di facciata come aiuole e marciapiedi che non producono un solo posto di lavoro anzi li creano ma per ditte non di Gaeta. Non si può continuare a tacere, questo modo di procedere nuoce pesantemente alla città dove attualmente trovano impiego 3 ragazzi su 10 e molti altri, purtroppo, hanno perso il posto di lavoro.In tutte le città di mare il porto è la prima realtà  produttiva, si veda la vicina Salerno dove trovano impiego sia direttamente che indirettamente nel porto circa 2500 persone. L’amministrazione è impegnata a stilare un nuovo piano regolatore del porto quando nello scalo commerciale, credo sia opportuno ricordarlo, la dignità dei lavoratori portuali continua ad essere calpestata.
Non esistono bagni, un posto dove poter consumare un pasto in maniera dignitosa e una doccia dove potersi lavare dopo aver scaricato il carbone per l’ intera giornata.
Non servono altri progetti, consulenze per opere che non saranno mai realizzate, oggi occorre chiudere i lavori in corso nel porto. Abbiamo ancora un lago salato alle spalle delle banchine. Quando si procederà alla sua chiusura? Un piano regolatore si realizza attraverso una visione logistica importante e non attraverso quattro concessioni su misura”.

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