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A Latina il debutto nazionale di “Ci sarà una volta”

scritto da Redazione
A Latina il debutto nazionale di “Ci sarà una volta”

Lo spettacolo, realizzato grazie alla collaborazione di due pontini di eccezione, l’attore e regista Clemente Pernarella e il pianista di fama internazionale Roberto Prosseda andrà in scena dal 25 al 27 Febbraio p.v., al Teatro Cafaro di Latina all’interno della rassegna “VENTI DI TEATRO”, la ventesima kermesse teatrale organizzata dall’Associazione Teatro Ragazzi di Latina.
L’associazione “Teatro Ragazzi di Latina” presenta “Ci sarà una volta”, uno degli appuntamenti più importanti della rassegna teatrale che festeggia quest’anno il suo ventesimo anniversario di attività. La realtà associativa, certamente la più viva e la più presente sul territorio provinciale riesce a produrre e mettere in scena un lavoro autonomo di grande valore. Dopo “Canale Mussolini, una storia poco fa”, adattamento teatrale tratto dal romanzo di Antonio Pennacchi, presentato a teatro lo scorso anno, con enorme successo, il laboratorio progettuale dell’associazione presenta, per la stagione 2015 un nuovo lavoro di qualità, con la consueta filosofia tesa al coinvolgimento delle eccellenze e dai professionisti di spicco della scena culturale nazionale. Clemente Pernarella firma la regia e la drammaturgia dello spettacolo che vede coinvolti, il pianista Roberto Prosseda, Valentina Lo Surdo, giornalista e conduttrice di programmi musicali per la Rai e divulgatrice specializzata nel raccontare la musica ai più piccoli, e una star d’eccezione, “Teo Tronico”, il robot pianista più famoso del mondo, lo abbiamo visto esibirsi accanto a Stefano Bollani, sul palcoscenico di Italia’s got Talent, e ora lo vedremo calcare le tavole del palcoscenico del teatro di Latina. “Teo Tronico”, nato dalla mente del progettista Matteo Suzzi, sarà colui che condurrà i piccoli spettatori della rassegna teatrale in un viaggio nel futuro sulla Galassia 1. In questo spazio avrà luogo una sfida intergalattica tra Teo Tronico e l’ultimo pianista umano rimasto. Il super robot, armato di cinquantatre dita, aspira a sostituire l’uomo definitivamente davanti ai tasti del pianoforte. Attraverso il duello tra il grande interprete del pianoforte, Roberto Prosseda, e il robot pianista, i bambini potranno imparare ad apprezzare la bellezza di un’arte e delle sue interpretazioni rese così speciali proprio dall’”umanità” dell’interprete. “Ci sarà una volta” rappresenta l’opportunità per il pubblico scolare di apprendere alcuni strumenti di giudizio e di comprensione della musica. Che cosa sia un bel suono, come poter valutare una velocità davvero giusta per l’esecuzione, come scoprire se un musicista abbia un buon senso del ritmo, sono solo alcuni degli argomenti che saranno affrontati nel corso dello spettacolo. Lo spettacolo sarà molto più di una lezione-concerto, rappresenterà un incontro con l’anima della musica, dov’è il suono umano a renderla unica, emozionante e ogni volta diversa.

Di seguito il ritratto dei personaggi:
TEO TRONICO
IL ROBOT
Giacca, cravatta, cappello a cilindro e mani veloci che corrono sulla tastiera del pianoforte. Ma Teo Tronico è una pianista «speciale»: è un robot progettato e realizzato da Matteo Suzzi, 37 anni, di Imola, tecnico elettronico con la passione per la robotica. Teo ha 53 dita che si muovono con destrezza illuminate da led azzurri che segnano il passaggio da una nota all’altra. Ed è«infallibile», come si definisce lui stesso con un po’ di presunzione. Davanti a un pubblico incuriosito e divertito, Teo sfida, per quasi due ore, in una singolar tenzone il maestro Roberto Prosseda.
«Sono imbattibile, nessun essere umano è più bravo di me», ha esordito il robot con voce metallica (e programmata), facendo sfoggio di grande sicurezza. «Io ti dimostrerò che per suonare non basta la precisione e basarsi solamente sulla partitura. Servono emozione e cuore per interpretare gli autori della musica classica». E così sulle arie di Chopin, Mozart, Scarlatti, Beethoven i due contendenti hanno cercato di dimostrare le loro teorie. Meglio un robot che non sbaglia mai o un essere umano che ci mette l’anima?
Spiega Prosseda “L’obiettivo di questo scontro amichevole è di rendere comprensibile a tutti la musica classica. Ma guai a farlo salendo in cattedra, perciò abbiamo pensato a questa formula che si basa sullo spettacolo per rendere tutto più facile e giocoso”.
Teo Tronico non è nuovo a performance al piano. Nato nel 2008, dopo una serie di perfezionamenti, ha debuttato come «solista» alla Philarmonie di Berlino con i Berliner Symphoniker e al Politeama di Palermo con l’orchestra sinfonica Siciliana. Ha un repertorio sterminato che lo porta a suonare le integrali per tastiera di Bach, Haydn, Mozart.
«Ho sempre sognato di fare un robot – ha detto Matto Suzzi, il “papà” di Teo – . All’inizio, anche perché non avevo grandi risorse economiche, ho usato materiali di riciclo. Tutti i pezzi sono fatti a mano, i movimenti della testa sono realizzati con una stampante 3D».
L’incontro tra Suzzi e Prosseda è avvenuto quasi per caso. «Il maestro cercava su Internet – ha aggiunto Suzzi – ologrammi per fare una pedaliera, si è imbattuto in Teo e mi ha chiamato. E io, che già con il robot, lavoravo nelle biblioteche per insegnare ai bambini l’evoluzione della terra, sono stato felice di partecipare a questa iniziativa». E non finisce qui. Teo non intende certo smettere di suonare. Anzi, ha un sogno per migliorare il suo virtuosismo: avere 88 dita.

ROBERTO PROSSEDA
IL PIANISTA
Ha presentato più di venti brani inediti di Mendelssohn in prima esecuzione mondiale in sale quali la Wigmore Hall di Londra, la Philharmonie di Berlino, la Gewandhaus di Lipsia.
Ha suonato come solista con l’Accademia nazionale di Santa Ceciliadi Roma, la Filarmonica della Scaladi Milano, la Royal Liverpool Philharmonic, i Berliner Symphoniker, la Mozarteum Orchestra, la London Philharmonic Orchestra, la New Japan Philharmonic.
I suoi recenti impegni discografici per la Decca hanno proseguito il suo percorso di approfondimento del repertorio mendelssohniano.
Prosseda è anche attivo nella promozione e valorizzazione della musica italiana del ‘900, avendo inciso l’integrale delle opere pianistiche di Goffredo Petrassi (Fonè, 2000) e Luigi Dallapiccola (Naxos, 2001). Collabora attivamente con numerosi compositori che hanno scritto brani pianistici per lui. Tra essi, Gilberto BoscoNicola CampograndePaolo CastaldiAldo ClementiLuca LombardiAlessandro Solbiati.
Dal 1999 forma un duo pianistico con la moglie Alessandra Ammara.
Roberto Prosseda è anche presidente dell’Associazione Mendelssohn, fondata nel 2009, e coordinatore artistico di Donatori di Musica, una rete di musicisti, medici e volontari che realizzano stagioni concertistiche nei reparti di Oncologia degli ospedali italiani.
Nel 2009 ha realizzato come autore il documentario “Mendelssohn inedito”, trasmesso da Raitre e Rai Educational, con la regia di Angelo Bozzolini. Nel 2010 ha collaborato, come autore, al documentario RAI “Fryderyk Chopin”.
Dal 2011 Roberto Prosseda si esibisce in pubblico anche al piano-pédalier. L’11 settembre 2011 ha presentato in prima esecuzione moderna il Concerto di Charles Gounod per piano-pédalier e orchestra.
Dal 2012 tiene lezioni-concerto sull’interpretazione musicale con l’ausilio del robot-pianista TeoTronico.
Nel 2013 le Edizioni Curci hanno pubblicato il suo libro “Il Pianoforte”, una guida all’ascolto del repertorio pianistico.

VALENTINA LO SURDO
IL SOTTOSEGRETARIO
Si occupa di musica a trecentosessanta gradi. Musicista prima, poi musicologo, quindi organizzatrice e ideatrice di eventi, ma anche manager della comunicazione in ambito culturale, agente di artisti, consulente d’immagine e docente, è attiva come presentatrice di concerti, conduttrice per la radio e per la televisione. Come musicologo si è specializzata presso l’Accademia di Giornalismo e Critica Musicale diretta da Gianfranco Salvatore a Roma. Dopo un biennio di attività svolta come critico jazz e di musica extra-colta, si è rivolta principalmente alla musica classica. Da allora ha firmato innumerevoli scritti, programmi di sala per concerti, articoli o saggi pubblicati da riviste specializzate (Suonare News), quotidiani (Il Sole 24 Ore, Il Manifesto), case editrici (De Agostini).
Dal 2007 conduce varie trasmissioni in onda su Radio Tre. Numerose sono anche le sue partecipazioni televisive come conduttrice e ospite (Rai Uno, Rai Due, Sat 2000, oltre ad altre emittenti private)
Molto richiesta come presentatrice di concerti e di eventi, dal 1999, anno della sua prima presentazione, ha introdotto per oltre quattrocento volte le esibizioni musicali, intervistato i protagonisti, intrattenuto il pubblico con aneddoti seri e faceti, spaziando dalla conferenza alla lezione-concerto, dall’incontro con gli studenti sino alla lectio magistralis, in università, piccoli e grandi teatri, istituti di cultura e ambasciate, auditorium, conservatori, sale, saloni e salotti di numerosi paesi d’Europa, America e Asia, in italiano, inglese e francese. Una parte significativa della sua attività è rivolta alla scena pianistica internazionale specialmente nell’ambito della collaborazione con l’International Piano Academy.
La poliedricità della sua formazione e la molteplicità delle esperienze maturate l’hanno portata a conoscere il circuito musicale dalla produzione alla consumazione, sia dalla parte di chi esegue la musica, come dal punto di vista di chi la compone, oppure la studia, o ancora la commenta, la pubblicizza e la vende. Per queste caratteristiche è attiva in ambiti diversi, dall’ideazione di format musicali alla selezione di giovani talenti, dal coordinamento di strategie promozionali alla diffusione sui media, dall’intervento in dibattiti di attualità musicale alla lezione-concerto, assegnando un ruolo centrale alla divulgazione musicale al fine di raggiungere il pubblico dei semplici appassionati e dei puri neofiti, stimolando al tempo stesso gli addetti ai lavori. Le sue competenze si estendono oltre i confini della classica, abbracciando indistintamente il jazz, il pop-rock, le musiche etniche, nella convinzione che non esista un genere migliore di altri, ma che si debba parlare soltanto di buona e di cattiva musica.

CLEMENTE PERNARELLA
LA VOCE
Nasce a Latina nel 1971. Diplomato all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio D’Amico” nel 1995. Lavora negli anni di studio con Walter Manfrè, Lorenzo Salveti , Alessandro Fabrizi, Nikolaj Karpov, Ken Rea, Marisa Fabbri. E’ nel“Pasticciaccio Brutto de Via Merulana” diretto da Luca Ronconi. Diretto al cinema da Giuseppe Bertolucci nel 1999. Dal 2000 in tv come protagonista della soap “cento vetrine”, sarà protagonista anche nelle serie tv “Caccia segreta” “Distretto di Polizia” “Crimini Bianchi”. Nel 2003 il suo primo lavoro teatrale di cui firma regia e drammaturgia “Salgari, Corso casale 205”. Nel 2005 inizia a collaborare con Antonio Pennacchi e il primo lavoro è un monologo dal titolo “L’Autobus di Stalin – Worst Case” di cui è interprete e regista. Sempre da un testo dello stesso autore firma la regia del cortometraggio “Occhi Verdi”. Nel 2013 realizza l’adattamento teatrale di “Canale Mussolini”, romanzo premio Strega nel 2010. Nel 2014 sul set per la fiction “Che Dio ci aiuti” e come protagonista per il cinema nel film “Il buco” coproduzione italo/svizzera.

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