sabato 27 Aprile 2024,

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Zaccheo: “Latina non può perdere il centro di Alta Diagnostica”

scritto da Redazione
Zaccheo: “Latina non può perdere il centro di Alta Diagnostica”
‘La vicenda del diniego da parte della Regione Lazio, tramite determina dirigenziale, all’installazione del tomografo Ibrido Pet-Rm presso il centro di Alta Diagnostica realizzato dalla Fondazione Roma in base all’accordo di Programma sottoscritto insieme a Comune di Latina e Provincia è l’ennesimo atto punitivo nei confronti della nostra comunità da parte della politica romana, sempre pronta a penalizzare il territorio pontino’.
 
Non usa giri di parole l’ex sindaco Vincenzo Zaccheo per condannare una vicenda dai contorni surreali e che rischia di danneggiare ancora una volta la città di Latina.
Una vicenda che assume contorni ancor più gravi, se venisse confermato, come ipotizzato da alcuni articoli di giornale, che dietro questa manovra ci sarebbero le mire di alcune strutture della capitale interessate ad ospitare il macchinario, scippandolo alla comunità pontina.
 
‘Ci troviamo di fronte ad un atto incomprensibile che va al più presto impugnato da parte del Comune di Latina e degli altri firmatari del Protocollo d’Intesa. Mi risulta – spiega Zaccheo – che il termine ultimo per un ricorso al Tar scade sabato 15 Luglio e dunque mi sarei aspettato che ieri durante la Conferenza dei sindaci sulla Sanità, il primo cittadino di Latina, Damiano Coletta avesse posto il problema all’attenzione dei suoi colleghi, chiedendo la solidarietà da parte loro e una firma congiunta per depositare un atto che in questo modo avrebbe avuto molta più forma e sostanza politica, rappresentando gli interessi di tutta la comunità provinciale.
Invece come ho appreso dalla stampa si è discusso del tema dei gatti randagi e della vicenda del Centro di Alta Diagnostica non si è fatta alcune menzione.
 
Vista dunque la scarsa attenzione o peggio la superficialità mostrata ieri su un tema così importante e delicato per la salute dei nostri concittadini da parte di un sindaco che è anche medico non posso non appellarmi anche alla sensibilità della Fondazione Roma e al suo presidente il Professor Emmanuele Emanuele cittadino emerito di Latina
 
Ricordo il piacere e l’onore nel conferire la cittadinanza onoraria sia alla Fondazione Roma e sia alla sua persona per il grande impegno profuso nella nostra città.
All’epoca della mia amministrazione, collaborammo in maniera sinergica per dotare il Goretti di una Pet di ultima generazione. Una dotazione resa possibile dall’impegno della Fondazione nel reperire le risorse per la nostra città e dal finanziamento di una cospicua somma da parte del Comune.
 
Conoscendo dunque l’attenzione e l’affetto che legano il Professor Emmanuele Emanuele alla nostra città, confido nel suo impegno nel difendere le ragioni di Latina e dei suoi cittadini, tanto più che parliamo di un macchinario unico in italia che dovrebbe venire utilizzato in una struttura d’avanguardia posizionata accanto alla facoltà di Medicina.
 
Non capisco quindi le motivazioni dei funzionari regionali che invece hanno già autorizzato l’installazione di macchinari nucleari per la Pet a Guidonia, cosi come non capisco come non ci sia stata una difesa delle ragioni della nostra città e delle sue istituzioni da parte dei nostri rappresentanti politici più in vista.
Non vorrei che come al solito qualcuno tra loro, consiglieri regionali, parlamentari e sindaco, stia pensando di barattare gli interessi di Latina per garantirsi una corsia preferenziale per la propria carriera politica.
 
Personalmente, come ho sempre fatto quando si è trattato di scendere in campo a difesa di Latina e dei suoi cittadini, sono pronto a mettermi al servizio della città e dei suoi interessi.
 
Oggi – conclude Zaccheo – c’è in gioco una struttura d’avanguardia, un macchinario unico in Italia per il suo genere e la tutela della salute di un’intera comunità, che non solo beneficerebbe delle prestazioni di altissima qualità della struttura, ma vedrebbe crescere la sua offerta sanitaria ai livelli dei più alti centri di cure e di studi europei con una ricaduta enorme per la nostra facoltà di Medicina’.

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