Welfare: Zingaretti, sussidiarietà non sia fuga pubblico

“Rispetto ad altre regioni italiane chi si trova in condizioni di disagio da noi è una persona più sola, peraltro con una disparità tra chi vive in centro e chi in periferia. Questa è la notizia negativa, ma quella positiva è che le motivazioni di quello che non va sono chiarissime”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, nel corso di un convegno sul welfare della regione. “Questo non vuol dire che sarà semplice rimediare, ma noi ci stiamo provando, a partire dalla riforma del welfare regionale – ha aggiunto – La legge 328/2000 il Lazio non l’ha mai recepita in 13 anni, sviluppando politiche fuori da una strategia complessiva. Noi recepiremo quella legge e abbiamo già presentato le linee guida la scorsa settimana, perché pensiamo che quando non c’è pianificazione cresce lo spazio per la discrezionalità di intervento, e quindi cresce la possibilità per la cattiva politica di trionfare.‬ Noi – ha detto ancora Zingaretti – vogliamo innovare questo sistema promuovendo una nuova strategia per il welfare regionale, ponendo fine a una situazione inaccettabile con una legge che non sia solo un elenco di norme ma che abbia un’anima, vivendo per esempio il tema della sussidiarietà non come fuga dalle responsabilità pubbliche, ma come il pubblico che si assume le proprie responsabilità e chiama la società civile a svolgere un suo ruolo. In questo la quantità di risorse a disposizione è solo una parte, perché il grande problema è la qualità della spesa pubblica: noi – ha concluso il governatore -dobbiamo investire sul sociale le risorse che abbiamo per aumentare la qualità dei servizi e della vita dei cittadini”.