giovedì 02 Maggio 2024,

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Tutto sulle “Magnifiche grandi opere”

scritto da Redazione
Tutto sulle “Magnifiche grandi opere”

Grandi Opere: tra arrestati anche figlio Monorchio . Indagato invece a piede libero figlio ex ministro Lunardi

Tra gli arrestati nell’ ambito dell’inchiesta romana sulle grandi opere, c’e’ anche  Giandomenico Monorchio, imprenditore e figlio dell’ex ragioniere generale dello Stato Andrea. Giuseppe Lunardi, invece, figlio dell’ex ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, risulta indagato a piede libero.

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Grandi opere:commesse e consulenze per oltre 5 milioni
Il sodalizio capeggiato dal direttore dei lavori coinvolto nell’indagine dei carabinieri del comando provinciale di Roma sulle grandi opere, e dal suo socio imprenditore calabrese sarebbe riuscito a ottenere dalle ditte esecutrici dei lavori contratti, tra consulenze, commesse e forniture, per oltre 5 milioni di euro a favore delle aziende a loro riconducibili. E’ quanto accertato dagli investigatori. Sarebbero frutto di operazioni corruttive, con la complicita’ di funzionari e dirigenti del General Contractor Cociv

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Grandi opere: anche Longo e Pagani anello fra Roma e Genova

Michele Longo ed Ettore Pagani, presidente e vicepresidente di Cociv, l’ingegnere Giampaolo De Michelis e l’imprenditore Domenico Gallo sono, secondo gli inquirenti, le quattro persone che legano le inchieste di Roma e Genova sulla presunta corruzione negli appalti per le grandiopere. In particolare, secondo quanto emerso dall’inchiesta, De Michelis e Gallo volevano mettere in piedi lo stesso sistema adottato per i lavori di realizzazione dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Per gli inquirenti, i due avrebbero intimidito anche con metodo mafioso gli imprenditori per fare acquistare loro gli inerti dalle ditte da loro indicate.

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Grandi opere: pm, trasformazione tangente da soldi a lavori . Inquirenti, ‘corruzione triangolare’

“Un’organizzazione stabile composta da tecnici, imprenditori e professionisti che si sono accordarti per un reciproco scambio di utilita’ ai danni dei contribuenti”. Lo ha detto il procuratore aggiunto Michele Prestipino, nel corso di una conferenza stampa al comando provinciale dei carabinieri di Roma parlando dell’indagine sulle grandi opere che ha portato a 21 misure cautelari. Per gli inquirenti si tratta una “corruzione triangolare” in cui lavori e utilita’ venivano orientati a societa’ terze riconducibili ad arrestati.     “C’e’ una trasformazione della tangente da denaro ad assegnazione dei lavori” ha sottolineato il procuratore aggiunto Paolo Ielo, durante la conferenza stampa.  Complessivamente sono 11 le persone finite in carcere, 9 ai domiciliari e un obbligo di dimora. A finire in manette tra gli altri il direttore dei lavori Giampiero De Michelis e l’imprenditore calabrese Domenico Gallo.

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GRANDI OPERE. PROCURA GENOVA: “ESCORT IN CAMBIO DI APPALTI”
TANGENTI A EX DIRETTORE LAVORI E RESPONSABILE GARE DEL COCIV.

Non solo tangenti, ma anche escort
pagate a rappresentanti del Cociv per garantirsi la gestione di
appalti per le costruzioni relative al Terzo Valico ferroviario
dei Giovi. E’ quanto emerge dall’inchiesta “Arka di Noe'” della
Guardia di finanza e della Procura di Genova che va avanti da due
anni e che questa mattina ha portato all’esecuzione di 14 misure
cautelari per presunte irregolarita’ nella concessione degli
appalti per la realizzazione di cinque lotti del Terzo Valico
ferroviario.
L’inchiesta e’ partita nel 2014 e si e’ avvalsa anche di
intercettazioni telefoniche e ambientali. “Ricci Marciano, nella
qualita’ di amministratore di fatto della societa’ ‘Europea 92
Spa’, organizzava e pagava un incontro tra Giulio Frulloni e una
escort e successivamente gli prometteva l’organizzazione di un
analogo incontro affinche’ Frulloni, in qualita’ di coordinatore
costruzioni del consorzio Cociv, aiutasse la societa’ Europea e
Cipa Spa a vincere la gara ad inviti indetta dal Cociv per
l’appalto dei lavori di costruzione della galleria Vecchie
Fornaci”. E’ quanto si legge nell’ordinanza del giudice per le
indagini preliminari del Tribunale di Genova, Cinzia Perroni. Un
sistema oliato, secondo gli inquirenti, che andava avanti da
almeno un anno e mezzo. L’episodio della escort riguarderebbe la
gara di appalto dei lavori per la galleria Vecchie Fornaci
assegnata alle societa’ “Europea 92” e “Cipa”.

Tra gli episodi contestati anche la
consegna di una tangente da 10.000 euro da parte di un
imprenditore all’ex direttore dei lavori del Cociv, Pietro
Marcheselli, e al responsabile degli appalti, Maurizio Dionisi.
La bustarella sarebbe stata consegnata all’interno degli uffici
del Cociv per l’appalto della galleria finestra di Cravasco,
un’opera dall’importo complessivo di 1,7 milioni di euro
assegnata all’impresa “Giuliano Costruzioni metalliche”. Secondo
i primi accertamenti, la galleria in questione potrebbe anche
presentare problemi di stabilita’.
Contestata anche l’assegnazione del “lotto Libarna” avvenuta
attraverso una gara internazionale con base d’asta da oltre 67
milioni di euro e assegnata al massimo ribasso alla ditta
“Oberosler” di Trento. L’accusa, in questo caso, e’ di collusione
per i suggerimenti dati dai funzionari del Cociv all’azienda per
correggere alcune anomalie dell’offerta. Per quanto riguarda,
invece, il “lotto Serravalle”, appalto da 189 milioni di euro
assegnato alla ditta “Grandi Lavori Fincosit”, l’accusa ai
funzionari del Cociv e’ di aver indotto altre imprese a non
presentare offerte.

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