giovedì 02 Maggio 2024,

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Testo unico commercio, il giudizio dei giornalai del Lazio

scritto da Redazione
Testo unico commercio, il giudizio dei giornalai del Lazio

I problemi e le esigenze dei giornalai nell’ottica della tutela del pluralismo dell’informazione sono stati al centro dell’audizione tenutasi questa mattina davanti all’VIII commissione del Consiglio regionale presieduta da Mario Ciarla (Pd). Sul tavolo: la proposta di nuovo testo unico del commercio presentata dalla Giunta Zingaretti nell’agosto scorso e ora all’esame della Pisana. Nel complesso positivo il giudizio, anche per essere stati accolti numerosi suggerimenti presentati nei mesi scorsi. È stato comunque segnalato che il testo, se non viene modificato, varerà una normativa regionale valida per il Lazio e un’altra per Roma, delegata invece al Campidoglio. “Rischiamo di avere una legge che vale per il Lazio, ma non per Roma“. A essere ascoltate questa mattina alla Pisana sono state le organizzazioni dei giornalai Sinagi Cgil, Snag Confcommercio, Fenagi Confesercenti e Uil Tucs. Quanto alla rete delle edicole è stata chiesta la definizione di parametri certi sulla quantità dei punti vendita presenti in ciascun territorio. Sono state espresse preoccupazioni per il via libera da parte di alcuni comuni del Lazio all’apertura di nuove rivendite di giornali e riviste. Ciò accade in nome di una contestata interpretazione della “liberalizzazione” contenuta nella direttiva Ue “Bolkestein“, con il pericolo che all’entrata in vigore del testo unico l’assetto della rete laziale delle edicole sia cambiato. A questo proposito è stata invocata dai giornalai una sorta di moratoria in attesa delle nuove norme, per le quali si è chiesto di fare in fretta. Secondo il consigliere regionale Fabio Bellini (Pd) è difficile pretendere concorrenza da parte dell’Unione europea in questo campo. “Riconoscere che i giornali non siano una merce è nel Dna di chi ha una coscienza civile“, ha detto Ciarla. Silvana Denicolò (M5s) ha proposto di promuovere un atto di indirizzo di commissione che impegni il Lazio a prendere posizione nella conferenza Stato Regioni. Gli edicolanti hanno ribadito la necessità di non essere assimilati ai commercianti. “La normativa potrebbe essere stralciata dal testo unico“, è stato anche suggerito. I tempi di approvazione, però, potrebbero essere simili a quelli del testo unico che, secondo il presidente Ciarla, potrebbe arrivare al voto entro la fine dell’anno. Richiesti dai rappresentanti dei giornalai, inoltre, un minimo di testate e di orari di apertura per le aperture di punti vendita, presenza di personale qualificato e un’equa regolamentazione dei rapporti con i distributori. “Dovremmo intervenire nella disciplina anche di questi monopoli“, ha suggerito Bellini.

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