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Terracina. Riscossione canoni di natura enfiteutica. Dal Commissario delibera ad hoc

scritto da Redazione
Terracina. Riscossione canoni di natura enfiteutica. Dal Commissario delibera ad hoc

Rimettere ordine sui terreni comunali gravati da uso civico è un principio giudicato importante dal Commissario straordinario, Erminia Ocello, soprattutto in un momento difficile come quello che sta vivendo il Comune per via del dichiarato dissesto finanziario.
Servono risorse economiche, anche di natura straordinaria, e le vicende che da decenni hanno caratterizzato l’occupazione dei terreni di uso civico hanno evidentemente meritato un’approfondita indagine sul fronte dei canoni pagati e le richieste di legittimazione presentate dai cittadini, soprattutto per due porzioni di terreni ubicati nella zona delle “Cannete” e di “Tenuta Ponte” dove vi sono “relitti” che si ritengono di natura collettiva abusivamente occupati.
La deliberazione commissariale assunta con i poteri della Giunta Comunale dal Commissario Ocello, traccia un percorso burocratico preciso, che fa chiarezza sulle diverse posizioni dei cittadini coinvolti, soprattutto rispetto alle sopravvenute sentenze della Corte di Cassazione e le pronunce di Regione Lazio e Agenzia del Territorio.
Infatti, sia l’Agenzia del Territorio (circolare n.2 del 2004) sia la Regione Lazio – Direzione Regionale Agricoltura – Area Diritti Collettivi, con una nota inviata a Comune di Terracina il 18.01.2012  evidenziano che l’affrancazione dei terreni gravati da usi civici legittimati ha natura diversa da quella relativa ad enfiteusi ordinaria, così come sono diverse le situazioni giuridiche delle parti coinvolte ed i criteri di computo del canone da corrispondere; nel caso di usi civici interessati da legittimazione, infatti, non si parla di “canone enfiteutico”, ma di “canone di natura enfiteutica”.
A un primo rilevamento da parte degli uffici comunali sono emerse situazioni che permettono il recupero dei canoni di terreni già legittimati e ancora non regolarmente affrancati, oltre a proseguire sulle domande di affrancazione presentate dai privati.
In buona sostanza, la delibera stabilisce che gli uffici comunali preposti completino il processo di accertamento e riscossione dei canoni di natura enfiteutica imposti con regolari provvedimenti dalle autorità nel tempo competenti in materia di usi civici, dai decreti che hanno interessato le ex tenute Ponte e Cannete.
Sancisce inoltre di concedere, ove richiesto, la rateizzazione delle somme dovute al Comune, a titolo di canoni di natura enfiteutica precedenti e di capitale di affrancazione, nel seguente modo:

  1. Per importi fino a 1.000 euro, massimo 4 rate mensili;
  2. Per importi superiori a 1001,00 euro e fino a 5.000 euro, massimo 10 rate mensili;
  3. Per importi superiori a 5000 euro la durata della rateizzazione, l’importo delle rate e le eventuali garanzie accessorie a tutela della dilazione di pagamento, sono rimessi alla valutazione del dirigente responsabile del servizio.

La delibera è stata dichiarata immediatamente eseguibile.

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