giovedì 28 Marzo 2024,

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Terracina. “Pupari, pupazzi e foglie di fico…”

scritto da Redazione
Terracina. “Pupari, pupazzi e foglie di fico…”
Quel che appare evidente da un’analisi, neanche troppo sofisticata, di questa nostra Città è l’assoluta mancanza di una visione, di un disegno strategico, una città che continua ad essere investita dalle situazioni più che dimostrarsi capace di governarle. Una Città che continua ad essere preda, ancora nel 2023, di una politica medioevale, feudale, familistica, cortigiana, sfacciatamente clientelare, sfrontatamente al servizio di amici, parenti e sodali, se non peggio…, organizzata ancora per ranghi e caste con duchi, marchesi, conti, baroni, cavalieri, valvassini e valvassori, schiava del “favore”, solerte nella gestione del “privato”, sciatta nella gestione del “pubblico”, guidata non da generali con una visione lucida ma da marescialli “sbriga faccende”.
Una Città “ubriacata” dalla retorica e manipolata con il paternalismo da quattro soldi da una politica incapace di risolvere i problemi ma di fare solo propaganda, sempre più infestata dagli interessi mafiosi e dal malaffare, come la gestione ed il controllo di attività economiche, appalti e servizi, colpita dalla piaga del caporalato, del lavoro precario e sottopagato, della droga, della dispersione scolastica, del disagio minorile e familiare. Sempre più povera come dimostrano gli indicatori Istat, con un reddito medio pro-capite di molto inferiore alla media nazionale ed in discesa da anni… Una Città in cui non esiste dialogo, partecipazione, con una stampa e tv tutt’altro che libere, in cui la democrazia si è ridotta al minimo sindacale…alla fase della consultazione elettorale, seppure, viste le vicende e le indagini in corso relative alla presenza e al condizionamento della stessa da parte di clan malavitosi anche nella nostra provincia.
Una Città che stenta ad intraprendere un reale cammino di modernità, in cui si confonde ancora troppo spesso la “furbizia” con “l’intelligenza”, “la scaltrezza” con “il saper fare”, il “nobile agire gratuitamente per la Comunità” con la “coglionaggine”, in cui il “sapere” ed il “potere” viaggiano oramai pericolosamente su strade separate, ed “i soldi facili” sono l’unico vero Dio riconosciuto ed idolatrato.
Una città che, in questo momento storico, dire essere nelle mani di persone assolutamente inadeguate per cultura, capacità ed esperienza, è far loro un complimento, perché le parole appropriate sarebbero ben altre.… vista l’approssimazione, la superficialità con cui si governa ed i danni che si stanno facendo, da anni. Un dannoso e pericoloso circo equestre di pupazzi, nani e ballerine scialacquatori incompetenti, presuntuosi ed arroganti, manovrati malamente dai soliti “pupari” senza cuore e senz’anima che da anni flagellano con le loro stirpi questa disgraziata Città barattando pezzi di territorio, di Tutti, in cambio di voti, carriere politiche studiate a tavolino e “vantaggi personali” e sostenuti da una nauseabonda corte di miracolati o miracolandi, di “affaristi”, di “prenditori” rapaci e affamati della pubblica bellezza da caricare sul prezzo dei loro menù e dei loro appartamenti e di ruffiani, leccapiedi ed opportunisti.
Questa Città se vuole avere ancora una speranza ha bisogno di una risorgenza civica vera di un popolo spesso indolente e sonnacchioso, che a volte sembra quasi anestetizzato, acquiescente nella sua accettazione del peggio, del tanto non cambia niente.. uno strano miscuglio tra rassegnazione millenaria e sottomissione connivente ad un potere che è allo stesso tempo padre e patrigno.
Una Città che appare come una “bella addormentata” ammaliata da furbi pifferai magici ma che se non vuole risvegliarsi presto in un incubo, ha bisogno di un sussulto civico, di far capire da che parte sta veramente, dalla parte della legalità e della giustizia o dalla parte del malaffare e della corruzione? Dalla parte dei mistificatori di Destra e di Sinistra o dalla parte delle persone serie? ..Ha bisogno di affidare la gestione delle sue poche e preziose risorse, che derivano dalle sudate tasse dei cittadini, a persone preparate e capaci.
Ma un’idea nuova di Città va costruita in anni, giorno per giorno, non a due mesi dalle elezioni e con il contributo di tutti, con umiltà, in modo propositivo e costruttivo.., ascoltando tutti, soprattutto quelli che la pensano diversamente, ricostruendo un corretto rapporto con i diritti ed i doveri opposto alla cultura del favore, trasformando pian piano i “clientes” in “cives”, aprendosi e non arroccandosi dietro un mandato elettorale che non è, e non può essere, inteso come la firma di un contratto quinquennale in bianco ed irrevocabile che chi governa può permettersi di riempire all’impronta con i contenuti che più gli aggradano. Anche perché i nodi e i problemi accumulati negli anni sono tanti e molto seri e se si continua a non affrontarli, più prima che poi, verranno al pettine e purtroppo a pagarne le amare conseguenze sarà la Città e la sua gente.
Abbiamo bisogno di capacità, competenze, credibilità, responsabilità, equilibrio, energie positive ed all’altezza del compito per affrontare le sfide importanti che oggi comporta amministrare sistemi complessi come le città, per fare di Terracina una città moderna. Mi spiace, ma non possiamo più permetterci “comitati di affari” votati a maneggiare corruttele a fini personali e a svendere la città, arroccati nella difesa del potere anche in spregio al rispetto e all’onorabilità che si devono alle sacre Istituzioni. Non abbiamo bisogno di Istituzioni date in pasto a “bulletti” di paese, a gente che sta là a chiedersi “cosa mi conviene fare”, ma quale è la cosa migliore da fare per questa città. Abbiamo bisogno di qualità, soprattutto morale, di trasparenza e lealtà verso i cittadini, di fiducia, di chiarezza e purezza di intenti, di moventi sinceri.
Abbiamo bisogno di generosità, di spirito di servizio, di solidarietà e della volontà da parte di Tutti di superare l’interesse personale o di parrocchia per cominciare a lavorare davvero per un unico fine: il BENE della nostra Comunità ed un Futuro migliore per la nostra Città.
Gabriele Subiaco
Europa Verde Terracina

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