venerdì 26 Aprile 2024,

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Sezze. Dondi, una continua presa in giro

scritto da Redazione
Sezze. Dondi, una continua presa in giro

Facce da tolla, per non dire altro. Come definire altrimenti gli amministratori di Sezze, sindaco Andrea Campoli in testa, dopo le recenti dichiarazioni sulla gestione Dondi del servizio idrico? Si tratta di affermazioni, in alcuni passaggi, che sembrano scopiazzate da nostri vecchi comunicati. Note di dieci o quindici anni fa, quando le questioni ormai incancrenite, noi denunciavamo in tempo reale. Naturalmente scontrandoci contro il muro di gomma delle amministrazioni locali, da quelle di Siddera all’attuale del supervotato primo cittadino. Situazioni arcaiche, trascinatesi negli anni senza essere risolte, causate da gestioni scellerate non solo da parte della concessionaria, che ha fatto e continua a fare i propri interessi di spa, ma soprattutto da parte del concedente, il Comune di Sezze, attento a tutto tranne che agli interessi dei cittadini. Che hanno le loro colpe. In qualsiasi altra città, i responsabili di un disservizio come quello che sta subendo il centro collinare lepino dal 1993, sarebbero stati rispediti a casa. Qui, paradossalmente, sono stati premiati elettoralmente. Si tratta di un circuito vizioso favorito anche da certa stampa locale, che evita spudoratamente in maniera accurata di ricordare le gravi colpe di alcuni politici e di evidenziare le contraddittorie posizioni che assumono a seconda delle convenienze e delle circostanze. Due anni fa questi amministratori, con gran cassa del solito quotidiano che all’epoca faceva parte del gruppo Ciarrapico (ed oggi?), gridarono ai quattro venti la cacciata della Dondi, che ancora sta qua. Un ennesimo bluff  perpetrato ai danni della città, abitata da elettori ben disposti a farsi prendere per i fondelli (salvo poi lamentarsi in occasioni come quella della penuria idrica), da amministratori che ben conoscono i loro polli e ben sanno che tipo di disponibilità abbia sempre quella stampa nei loro confronti. Come è possibile che nessuno abbia rilevato e denunciato la contraddittorietà delle loro affermazioni e nel contempo ricordato chi veramente ha combattuto e combatte contro la gestione privata dell’acqua? Cosa spinge oggi il sindaco di Sezze, che ha responsabilità storiche pesantissime, a cambiare atteggiamento, ma solo a parole, nei confronti della concessionaria? Cosa sta realmente accadendo tra Acqualatina, Costruzioni Dondi spa, Regione Lazio e Comune di Sezze? Sia chiara una cosa: per Movimento Libero Iniziativa Sociale, i milioni di euro che andranno a pesare sulle casse comunali dovranno tirarli fuori i responsabili di questo disastro gestionale, certamente non gli utenti, che hanno pagato e continuano a pagare a peso d’oro anche per servizi non effettuati.

Movimento Libero Iniziativa Sociale – lavocelibera.it

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