mercoledì 01 Maggio 2024,

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Sentenza Tar personale. Zingaretti: “Faremo ricorso al Consiglio di Stato”

scritto da Redazione
Sentenza Tar personale. Zingaretti: “Faremo ricorso al Consiglio di Stato”

Alla presenza di oltre trenta consiglieri regionali, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti è stato ascoltato sulla situazione del personale regionale ed in particolare sulla recente sentenza del Tar Lazio sull’assunzione da parte della Regione di dirigenti esterni. L’audizione odierna si è svolta in seduta congiunta della prima Commissione Affari costituzionali presieduta da Baldassarre Favara (Pd) e della quarta Commissione Bilancio presieduta da Mauro Buschini (Pd). “La politica del personale è uno dei tasselli fondamentali del progetto di innovazione che desideriamo apportare nell’attuale legislatura” ha detto Zingaretti in apertura della sua relazione. “Le censure mosse dal Tar sull’operato dell’amministrazione sul procedimento della nomina dei dirigenti a mio giudizio – ha affermato il presidente della Regione – non sono condivisibili e in questo senso si sta proponendo appello al Consiglio di Stato“. “In merito al regolare svolgimento dell’attività amministrativa degli uffici regionali, evidenzio – ha chiarito Zingaretti – che il Tar con le sentenze emesse ha escluso di potersi pronunciare sugli atti di conferimento degli carichi e sui relativi contratti. Ad oggi è confermato che i conferimenti degli incarichi e quei contratti sono pienamente in vigore“. Dopo l’intervento di Zingaretti sono intervenuti, nell’ordine, i consiglieri regionali: Pietro Sbardella (Gruppo misto); Gianluca Perilli (M5s); Giuseppe Cangemi (Ncd); Francesco Storace (La Destra); Antonello Aurigemma (Forza Italia); Riccardo Valentini (Pd); Valentina Corrado (M5s); Marco Vincenzi (Pd); Giuseppe Simeone (Forza Italia). Preoccupato per le possibili ricadute delle sentenze del Tar in merito ai dirigenti esterni è stata espressa da Pietro Sbardella: “Appare evidente il rischio del danno erariale nel caso il Consiglio di Stato non accolga il ricorso presentato dalla Regione. Perché il Tar afferma che il bando risulta essere illegittimo e la procedura di selezione è irregolare – continua Sbardella – La validità civilistica dei contratti, affiancata alla illegittimità del bando e delle selezioni, esporrà in caso di soccombenza ad un danno erariale e a mettere in dubbio la certezza di tutti gli atti amministrativi compiuti nel frattempo“. Gianluca Perilli esordisce con un: “Glielo abbiamo detto! In tutte le maniere e il nostro rammarico è quello di non essere stati ascoltati. Qualcuno si assumerà le responsabilità per quello che è successo. In base al principio di diritto amministrativo di ‘invalidità caducante’ l’annullamento di una procedura di nomina comporta automaticamente l’invalidità dell’atto di conferimento – ha sottolineato Perilli – inoltre è stato abbondamente sforato il limite del ricorso al personale esterno, perché non si possono scorporare quelli di staff e il numero di 26 sale a 48. Zingaretti sta creando un enorme ‘nomineficio’“. Crudo l’intervento di Giuseppe Cangemi: “Da lei (Zingaretti) oggi in commissione ci saremmo aspettati un atto di coraggio per dire che sui dirigenti esterni la Giunta ha sbagliato. Invece si è presentato con una relazione che offende il Consiglio e i consiglieri“. Lei – ha rimarcato Cangemi – viene a dirci che l’innovazione passa anche per le professionalità esterne, peccato che gli esterni portati da questa Giunta non sono manager di primo livello ma tutti ‘vicini’ alla politica e amici di Palazzo Valentini tornati in auge in Regione e sui loro nomi le invierò un elenco riservato“.
Francesco Storace ha chiesto di capire quale siano le contromosse che vorrà adottare la Giunta regionale: “Nell’intervento di Zingaretti abbiamo ascoltato tanta polemica e io consiglio di avere un atteggiamento prudenziale sulle sentenze del Tar cui stiamo parlando. Possibile – ha chiesto Storace – che non siete riusciti a trovare un dirigente interno tra i 300 esistenti? Il presidente Zingaretti negando i problemi sulle bocciature dei dirigenti decisa dal Tar offende verità, intelligenza e in alcuni casi anche l’educazione“. “Debole” per Antonello Aurigemma, la relazione di Zingaretti. “Lei si è dimostrato impacciato e incapace di rispondere ai nostri dubbi. Innanzitutto, cosa si farà dei 42 dirigenti assunti oltre i limiti consentiti? In attesa del Consiglio di stato, firmeranno gli atti di loro competenza? E quegli atti sono validi? Molte professionalità interne – ha detto Aurigemma – sono svilite dalle scelte di quest’amministrazione. E riteniamo che un dirigente interno, per competenza e conoscenza della macchina amministrativa, sia molto più esperto e in grado di ricoprire incarichi di grandi responsabilità. La Regione ha bisogno di un presidente, non di un presentatore e annunciatore di promesse“. Riccardo Valentini ha difeso la volontà della Giunta a perseguire la politica dell’innovazione nel settore del personale e che un giusto mix interno-esterno faccia bene alla macchina amministrativa. “L’incontro di oggi – ha aggiunto – è una risposta positiva ad un fatto accaduto“. “Zingaretti – ha detto Valentina Corrado nel suo intervento – ha il grande merito di far passare per innovativo quello che gli viene imposto dalla normativa. Oggi abbiamo la necessità che ci venga chiarita la figura e le funzioni del Segretario generale della Giunta. Sul caso specifico – ha aggiunto Corrado – gli esiti degli avvisi pubblici sono ignoti e non si è a conoscenza sul come sono state espletate le procedure di valutazione. Noi siamo per efficacia, efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione“. In chiave politica l’intervento di Marco Vincenzi: “Dobbiamo riconoscere il lavoro svolto dal Consiglio regionale, dove molte proposte di legge presentate dalla Giunta sono state modificate e migliorate con l’apporto di tutti i consiglieri. Sulle sentenze del Tar – ha evidenziato Vincenzi – i giudici amministrativi non sono entrati in merito ai contratti e non possiamo noi trasformarci in un’aula giudicante. Aspetteremo sereni l’evolversi della situazione“. Per Giuseppe Simeone “le sentenze non vanno interpretate, vanno eseguite. Il Tar ha espresso due sentenze e in una ha accolto i motivi del ricorso. Chiedo: Zingaretti cosa intende fare? E come farà per preservare la Regione dai danni erariali?“. Nella replica il presidente Nicola Zingaretti ha ribadito: “Nel nostro futuro e conseguenzialmente faremo istanza al Consiglio di Stato, confortati in questa scelta dall’Avvocatura della Regione che è sicura dell’accoglimento del nostro ricorso“. “Siamo arrivati in Regione preceduti da un’approfondita indagine del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulle politiche regionali in materia di personale, terminata con più di 20 gravi rilievi per violazioni di disposizioni normative o contrattuali attualmente al vaglio della Corte dei Conti e su cui stiamo lavorando. Dovevamo cambiare e abbiamo cambiato“.

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