martedì 14 Maggio 2024,

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Sanità. Simeone (FI) “Ecografia, maglia nera alla ASL Latina”

scritto da Redazione
Sanità. Simeone (FI) “Ecografia, maglia nera alla ASL Latina”

“Continuiamo a farci del male. Sulle liste di attesa da quasi due anni non si è visto un solo risultato. Non un miglioramento dei tempi per effettuare analisi ed esami diagnostici. Non un passo avanti è stato compiuto dalla presentazione del mirabolante piano, a firma di Zingaretti, che annunciava una progressiva riduzione ed addirittura la cancellazione delle liste di attesa nelle strutture sanitarie nel Lazio entro poco tempo. Era il 2013 quando l’associazione Codici, aveva denunciato che alla Asl di Latina per effettuare l’ecografia del capo e del collo, necessaria anche a diagnosticare tumori della tiroide e linfonodi sospetti, i tempi di attesa erano di ben 332 giorni. Oggi Assotutela, per voce del presidente, Emi Maritato, torna a dare numeri che sono allarmanti. Per l’ecografia capo e collo, che rientra tra i controlli oncologici, i tempi di attesa sono di un anno e non c’è alcuna disponibilità per una Rmn cranio tronco encefalico. In questo modo la Asl di Latina è tra le maglie nere del Lazio nel 2015 per i tempi di attesa sempre al rialzo. Tradotto: il dato non è cambiato rispetto al 2013 ed anzi è stato confermato. Segnale evidente che il piano di Zingaretti non funziona e che i cittadini continuano a non ottenere risposte con l’aggravante di doversi rivolgere a centri privati per effettuare i controlli. Il che significa tempi minori di attesa ma anche maggiore dispendio economico che, stando la crisi in atto, contribuisce solo a peggiore la qualità della vita delle persone. A fine 2014 Zingaretti aveva presentato un piano “integrativo”, finanziato con sette milioni di euro, per effettuare 113.388 esami in più (66mila per Roma e 47.361 per il resto delle province). Il progetto puntava ad assicurare, stando sempre alle parole del presidente della Regione Lazio, un aumento di 40.840 esami ecografici, 15.222 tac, 20.989 ecocolordoppler, 13.995 risonanze magnetiche, 8.227 ecocardio, 1.789 ecg da sforzo, 1.570 holter e 472 esami di pet. Ma anche 2.199 trattamenti di radioterapia in più, 624 tra scintigrafie e medicina nucleare, 1.500 gastroscopie, 5.205 visite specialistiche e 756 spirometrie. Ma oggi, circa un anno dopo, le liste d’attesa del Recup regionale sono ancora in rosso con 14 tipi di appuntamento che richiedono oltre 300 giorni e altri 16 che vanno oltre i 200 giorni. Ricordo le parole di Zingaretti che in quell’occasione aveva detto: “Si tratta di un’operazione di vastissima portata mai nemmeno tentata nella Regione Lazio per demolire la vergogna delle liste di attesa, mettiamo in campo oltre 100mila ulteriori prestazioni, che devono essere eseguite entro un arco temporale di tre mesi. Si tratta di una grande iniziativa di civiltà e di rispetto per i cittadini di questa regione”. Oggi non c’è né il rispetto né alcuna iniziativa di civiltà ma solo l’incapacità di questa Regione di intervenire sulle priorità e di risolverle. Stiamo buttando risorse a fronte di una pianta organica che non riesce a supplire l’ordinario, con ospedali che perdono pezzi ogni giorno e con medici, infermieri e pazienti esasperati. Se Zingaretti non prende, e seriamente, in mano la situazione, se non inizia a vedere con i suoi occhi lo stato dei servizi e delle prestazioni sanitarie nei singoli territori, ad ascoltare la voce di cittadini ed operatori del settore, limitandosi a giocare a risiko con la vita dei cittadini, lo stato di salute della sanità nel Lazio potrà solo peggiorare. E siamo curiosi di vedere come Zingaretti, che si appresta ad effettuare le valutazioni dei direttori generali delle Asl, calcolando anche la capacità organizzata e le iniziative messe in campo per abbattere le liste di attesa, considererà questi numeri. La pagella oggi, per Caporossi e Zingaretti, resta insufficiente stando questi dati. Purtroppo la percezione della sanità che hanno i cittadini, quella reale, è lontana anni luce dalle visionarie immagini di Zingaretti”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone.

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