mercoledì 01 Maggio 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

SANITA’, PALOZZI (FI)”SU ASL ALTRA BOCCIATURA PER ZINGARETTI”
La sanità del Lazio è ormai allo sbando e l’inefficiente Zingaretti continua irresponsabilmente a far finta di nulla. Prima i dati Agenas che evidenziano una mobilità passiva nel Lazio preoccupante, poi l’ennesima bocciatura, stavolta da parte dell’Anaao, sulla scelta di accorparmento delle Asl. Sosteniamo anche noi la contrarietà ad una decisione, quella del governatore del Lazio, innanzitutto errata nel metodo poiché calata dall’alto, esautorando di fatto il Consiglio regionale e le commissioni competenti. Inoltre, anche nella sostanza l’accorpamento delle Asl, così come concepita, rischia di avere ricadute pesanti in termini di efficienza e servizio al cittadino. L’amministrazione regionale deve uscire dal suo fortino e rendersi conto della dura realtà. La sanità laziale è al collasso e ciò che preoccupa di più è la totale mancanza di programmazione della troupe zingarettiana. Non si possono continuare ad adottare provvedimenti senza un reale confronto con i territori e le categorie professionali. Solo attraverso il dialogo democratico e la condivisioni di intenti si riuscirà a migliorare una realtà sanitaria ad oggi disastrosa”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.


La scrittrice Dacia Maraini è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), in merito all’acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori.
Io –ha affermato Maraini- sono contraria in genere alla concentrazione, non solo editoriale, di qualsiasi potere economico, perché nuoce alla pluralità del mercato. Il libro non è un oggetto qualsiasi, è un oggetto specifico, delicato, che ha a che vedere con le idee quindi avrebbe bisogno di una politica culturale. E più si diventa dei colossi e meno si fa politica culturale, si diventa un grande mercato. Gli scrittori non contano nulla, nessuno mi ha avvisata di questa operazione, l’ho saputo dai giornali. Tutte le operazioni economiche passano sulla testa degli scrittori, che sono considerati manodopera e basta. Finora la Mondadori ha sempre lasciato molta libertà agli scrittori, perché Berlusconi pensa che i libri non contino nulla quindi non ha mai applicato censure, al contrario di quanto ha fatto in televisione. A prescindere da questo, credo che all’editoria non faccia bene questa concentrazione economica e di potere perché in uno Stato democratico ci vuole concorrenza”.


Governo codardo e bugiardo su riscatto pagato per Greta e Vanessa Insulti sessisti alla Lezzi? Grasso ridacchiava, gli interessava solo far approvare la riforma di Renzi“. Lo ha detto Manlio Di Stefano, deputato del Movimento 5 Stelle, ai microfoni della trasmissione “La storia oscura”, condotta da Fabio Camillacci su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Sul riscatto di 11 milioni di euro pagato per la liberazione di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. “E’ una notizia che dimostra quanto il nostro Governo sia codardo –ha affermato Di Stefano-. Quando convocammo Gentiloni alla Camera per riferire su questa vicenda, lui disse che erano soltanto illazioni quelle in merito ad un presunto riscatto pagato. E invece il riscatto è stato pagato. Il Governo pensa di poter fare e dire quello che vuole senza alcun tipo di riguardo nei confronti dei parlamentari”.
Sugli insulti sessisti di Lucio Barani a Barbara Lezzi.Se guardate il video dell’episodio –ha spiegato Di Stefano- si vede Grasso che ridacchia e dice ‘Questo non rientra nella riforma costituzionale’. Non è che se l’obiettivo del Governo è approvare una riforma, il Presidente del Senato deve diventare il suo braccio destro e il suo esecutore. Il Presidente del Senato ha il dovere di garantire i diritti delle minoranze e far rispettare l’ordine in aula. Il senatore D’Anna fa un gestaccio ignobile e l’altro senatore fa un altro gestaccio ancor peggiore. Ma a quanto pare tutto è permesso, anche quando si discutono riforme costituzionali. Se questa è la gente che sta riformando la Costituzione, gli italiani devono avere paura. Non credo che i nostri padri costituenti facessero questi gestacci durante il dibattito per la stesura della Costituzione”.


Finti soldati romani, a Roma è esploso il caso. Dopo l’aggressione rivolta da alcuni centurioni agli operatori di una televisione romena a due passi dal Colosseo, si è riaperto il dibattito. C’è chi chiede di regolamentarli, chi vorrebbe vietarli. Uno dei trenta centurioni romani ha accettato di rilasciare, in anonimato, una lunga intervista a Roberto Arduini e ad Andrea Di Ciancio, conduttori del format ECG Regione, su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano, svelando trucchi, retroscena e aneddoti del “mestiere“.
Il centurione ha commentato la notizia della tv romena aggredita al Colosseo da alcuni suoi colleghi:Ho visto il video come tutti, non opero al Colosseo ma nei pressi di un altro monumento, perché proprio evitare un sovraffollamento di centurioni al Colosseo ci siamo sparpagliati nelle varie zone di Roma. Quello è un gesto da condannare, quei signori hanno sbagliato e nei loro confronti devono essere presi dei provvedimenti seri, perché noi rappresentiamo l’immagine di Roma e dei romani. Il loro gesto è inqualificabile, vanno puniti, ma non è giusto generalizzare, quelli hanno nome e cognome, vanno condannate le persone, non tutta la categoria. Noi siamo in trenta, tra questi trenta ci sono 4-5 pregiudicati che si comportano male, sono sempre gli stessi e infangano l’immagine di una intera categoria.
Il centurione e i suoi guadagni:Quello che riesco a guadagnare va in base alla giornata. Non è vero che chiediamo 50 euro a foto, chiediamo un’offerta, alcuni possono dare 4 o 5 euro, altri nulla, altri 20 euro. La figura del centurione a Roma è comparsa nel 1996, io faccio questo lavoro dal 2002 e già all’epoca c’erano questi problemi dovuti alle mele marce che sporcano l’intera categoria. Non essendo questo un mestiere regolarizzato dal comune, non abbiamo il potere di allontanare chi si comporta male e si macchia di atteggiamenti inqualificabili. Sabella ha ragione ad essere stufo, i politici fanno bene ad essere arrabbiati, hanno ragione, io sono il primo ad essere stufo, la gente mi guarda male, alcuni mi sussurrano cose brutte, altri mi chiedono di alzare il gonnellino. In un mese guadagno tra i 1200 e i 1500 euro, non lavoro tutti giorni e lavoro otto mesi l’anno. Su questa cifra non pago le tasse ma non dipende da me. Per questo chiediamo alla politica: regolarizzateci, aiutateci a pagare le tasse. E poi chi si comporta male ha un nome, un cognome e una residenza. Quelli che si comportano male sono sempre gli stessi quattro, tutti li conoscono bene. Vanno allontanati“.
Alcuni centurioni sono stati accusati di essere molesti con le turiste: “Per esperienza personale, posso assicurare anzi giurare che da quando faccio questo lavoro è capitato più a me che mi abbiano messo la mano sotto al gonnellino che il contrario. La turista a cui mettono le mani sul sedere e rimane allibita non esiste. La turista se le metti una mano sul sedere e non vuole ti dà una cinquina. Se accadono certe cose evidentemente c’è una compiacenza. Diventa violenza carnale quando ti acchiappo e ti metto le mani dappertutto, ma se tu vedi una foto sul giornale in cui un centurione ha le mani sul sedere della turista e lei ride divertita, evidentemente c’è una compiacenza da parte sua. E poi bisognerebbe parlare anche di tutti quelli che fanno le foto e non pagano, che sono tantissimi“.
In chiusura, dal finto soldato romano, la categorizzazione dei turisti, tra nazionalità generose e quelle più tirchie: “Il nostro lavoro si basa sulla psicologia del turista. I più tirchi sono i francesi, da loro non ho mai ricevuto un euro, anche quando gli ho fatto fare 20 foto. I più generosi, invece, sono gli americani, seguiti dai cinesi“.

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