Guido Bertolaso, candidato sindaco a Roma per Forza Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione”, condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
I romani mi dicono di andare avanti. “I cittadini –ha affermato Bertolaso- mi dicono che non credono più nessuno, all’inizio mi guardavano con sospetto. Poi, quando cerco di spiegare loro che la mia storia, la mia esperienza dimostrano che quando mi occupo di un problema cerco di affrontarlo e risolverlo, le cose cambiano. Da un’iniziale diffidenza, vedo invece che c’è voglia di provarci. In questi giorni sono stato sommerso dai messaggi e dalle persone che mi chiedono di andare avanti”.
Sondaggi. “I sondaggi vanno presi con le pinze –ha detto Bertolaso-, ma comunque è un miracolo che mi diano a quelle percentuali viste le continue notizie che dicono che mi ritiro, visto il fuoco incrociato, anche amico. Il cittadino rimane disorientato, non capisce se la mia è una candidatura seria o se c’è qualcuno che sta cercando di prenderli in giro. Io confermo che voglio andare avanti, vedremo se il presidente Berlusconi riuscirà a trovare una soluzione. Si dà l’impressione che io sia appiccicato a questa candidatura. Se c’è una persona che ha sempre autonomamente deciso di lasciare le proprie cariche quello sono io. Sono andati a cercarmi in Africa, non ho chiesto io di essere candidato. Ho bisogno degli appoggi e i supporti per andare avanti, anche allargando il campo, magari si possono trovare sinergie con altri candidati interessati alle sorti di Roma”.
Le lobby. “Mi sembra che sia scontato che le lobby mi temano –ha spiegato Bertolaso-. Tutte queste critiche di politici e stampa sono la conferma che sono una persona scomoda. Anche gli attacchi mediatici quando sono scoppiate le mie vicende giudiziarie. Se io avessi commesso qualcosa di illegale mi avrebbero sbattuto in galera, invece dopo 7 anni non c’è stata neanche una sentenza di primo grado perché non sanno a cosa appigliarsi”.
ROMA, LA CANDIDATA VEG DANIELA MARTANI: “GLI STORNI? CE LI TENIAMO. I TOPI? UCCIDERLI MAI, IO NON AMMAZZO NEMMENO LE ZANZARE. BISOGNA INSERIRE OPZIONE VEGANA NEI MENU DELLE SCUOLE”
Daniela Martani, ex gieffina, pasionaria vegana e candidata al comune di Roma con i Verdi, è intervenuta questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del Format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Daniela Martani ha parlato di quello che potrebbe essere il suo agire politico: “La mia candidatura? Sono stata contattata dal coordinatore nazionale dei Verdi che mi ha chiesto se avevo voglia di intraprendere questo percorso, ci ho pensato, ho letto il programma e mi sono detta che valeva la pena provarci. Mi batto ogni giorno per gli animali, giusto farlo anche in chiave istituzionale. Il problema degli storni a Roma? Non è che si può eliminare tutto quello che ci dia fastidio, allora dovremmo eliminare anche le persone che ci danno fastidio e non mi sembra il caso. Bisogna convivere, noi non siamo gli unici esseri viventi che hanno il diritto di stare qui. Gli storni ce li teniamo. Il problema dei topi? Beh, in questo momento non ci ho ancora pensato, bisogna trovare delle forme alternative, non saprei come risolvere la questione. Ucciderli no, ovviamente. Io non uccido nemmeno le zanzare che mi trovo in camera, prendo un bicchiere, ce le metto dentro e poi le libero fuori dalla finestra“.
Daniela Martani, poi, rivela che vorrebbe introdurre il menu vegano nelle mense: “Bisogna istituire un servizio sanitario gratuito o agevolato per gli animali per tutte quelle persone che hanno cani e gatti e non possono permettersi il veterinario. Bisogna poi creare un menu alternativo, vegano, nelle mense, scolastiche e non solo. Ma anche in tutti i servizi commerciali, nei bar, negli autogrill. Bisogna introdurre l’opzione vegana. Una cosa che poi eliminerei assolutamente sono le botticelle. Questi poveri cavalli vengono torturati, è una cosa inaccettabile“.
Omicidio Regeni; Noury (Amnesty) a Radio Cusano Campus: “Dichiarazioni di Barani e Amoruso vomitevoli. In Italia c’è libertà di espressione, quindi anche quella di dire sciocchezze. Inutile avere buoni rapporti con l’Egitto se non producono nulla”
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Noury ha replicato alle dichiarazioni dei parlamentari di Ala Amoruso e Barani che hanno ‘assolto’ l’Egitto per l’omicidio di Giulio Regeni parlando di un ‘episodio sfortunato’. “Sono dichiarazioni vomitevoli –ha affermato Noury-. Da quando il governo italiano ha preso una posizione dura nei confronti dell’Egitto, sacrificando se necessario anche i rapporti economici con l’Egitto, c’è chi sostiene che questa posizione sia nobile e giusta e chi invece pensa che si debba mettere gli interessi economici davanti alla vita di Giulio. In Italia c’è la libertà di espressione e quindi anche quella di dire sciocchezze. L’agenzia Reuters poco fa ha lanciato un servizio con fonti egiziane che confermano che Giulio venne portato negli uffici di una direzione della polizia. Questo fa piazza pulita di qualunque altra versione, compresa quella che ci viene proposta da qualche parlamentare italiano. Per il governo questa battaglia per la verità per Regeni non è una battaglia di una politica estera etica ma una battaglia nazionalista per un nostro cittadino. L’auspicio invece è quello che da questo fatto derivi una politica estera diversa da quella adottata finora. Capisco che c’è chi si sorprende che per una sola vittima si debbano compromettere rapporti commerciali e militari. Ma se i buoni rapporti non producono nulla, è inutile averne”.
L’inchiesta. “Questi tabulati devono arrivare, non c’è condizione, devono arrivare prima o poi –ha affermato Noury-. Spero che l’Egitto si renda conto che queste prese in giro nei confronti degli inquirenti italiani non sono più sostenibili. Un importante quotidiano egiziano ha sottolineato come la reputazione internazionale dell’Egitto sia lesa da questo atteggiamento. Credo che in Egitto prima o poi dovranno interrogarsi sul costo che questo tipo di atteggiamento comporta in termini di reputazione internazionale”.
Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Gasparri ha parlato delle spaccature all’interno di Forza Italia: “Cosa sta succedendo in Forza Italia? Abbiamo dato un mandato a Berlusconi di fare tutte le scelte che riterrà opportune partendo dal presupposto che i candidati sono quattro, Bertolaso, Marchini, Meloni e Storace. Oggi ci sarà una riunione tra i parlamentari romani di Forza Italia, ci sarà anche Bertolaso, per ora non c’è stato nessun incontro e non c’è stata nessuna sintesi. Bertolaso deve avere un atteggiamento più costruttivo. E’ il candidato che per curriculum ed esperienza di vita sarebbe il più adatto, ma non basta questo, bisogna anche avere il consenso e quindi bisogna mettersi in una condizione di maggiore sintonia con la cittadinanza. Certe volte le sue espressioni sono un po’ troppo supponenti, come quelle della Meloni, che però dai sondaggi è rinfrancata. Io comunque sono uno leale e attivo, altri non li ho visti. Ci sono i bertolasiani teorici. Io i dubbi che ho li esprimo, ma poi sono uno operativo, altri parlano e stanno a casa. Giorgia Meloni? Ha cambiato idea troppe volte, è una persona da cui non comprerei una macchina usata, che comunque a Roma potrebbe essere una buona candidata“.
Gasparri, poi, ha lanciato una clamorosa stoccata a Beppe Grillo: “Se andrò a vedere lo spettacolo di Grillo? Grillo chi? Non so chi è. Un insetto? Ah no quello condannato per omicidio, no no, non vorrei che poi la questura mi segna il nome perché vado a vedere lo spettacolo di uno condannato per omicidio colposo“.
COMUNALI MARINO, PALOZZI (FI): “IL FALSO MORALISTA COMANDINI ESEMPIO DEL TRASFORMISMO POLITICO DEL CENTROSINITRA”
“L’Idv di Marino e il coordinatore Marco Comandini hanno comunicato quest’oggi il loro sostegno alla candidata Eleonora Di Giulio. Della notizia non ce ne importa sinceramente nulla considerata peraltro l’inconsistenza elettorale dell’Idv, tuttavia non può e non deve passare inosservato il trasformismo politico di un uomo, Marco Comandini, che fino a mezz’ora fa osteggiava e criticava il Pd provinciale e regionale – che hanno fortemente avallato la candidatura della Giulio -, considerandoli alla stregua di traditori, e adesso ci fa comunella pur di arrivare ad amministrare Marino: la stessa città che, in tempi non sospetti, lo stesso Comandini non faticava a definire sibillinamente “frazione politica di Ciampino, succursale e terreno di scorribande per predatori politici, di accordi pure trasversali”. Ecco, con quei predatori politici il coordinatore provinciale è da oggi in coalizione. Davvero un bell’esempio di rettitudine politica, quella dello smemorato Comandini che la smetterà finalmente di gettare fango gratuito sull’operato altrui, e inizierà a guardare innanzitutto in casa propria, quella di un centrosinistra di Marino sempre più allo sbando”. Così, in una nota, il consigliere regionale ed ex sindaco di Marino, Adriano Palozzi.