venerdì 03 Maggio 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

“I Paesi ricchi preferiscono aiutare i banchieri piuttosto che i bambini. Le guerre da cui fuggono i migranti sono state provocate dall’Europa. L’emergenza fa gioco a qualcuno. Il vero spread fra Italia e Germania è nel welfare e nell’integrazione”. Lo ha detto Raffaele K. Salinari, presidente di Terre des Hommes International e membro del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale, ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Quindici anni fa -ha affermato Salinari- l’Assemblea generale delle Nazioni Unite all’unanimità aveva deciso di impegnarsi ad investire lo 0,7% del Pil di tutti i Paesi, per la cosiddetta cooperazione internazionale allo sviluppo, cioè per diminuire la soglia delle persone che vivono al di sotto del limite della povertà e ridurre le diseguaglianze che nel mondo stanno crescendo. Di tutto questo impegno in 15 anni abbiamo visto poco o nulla. In particolare gli stati e i governi del G8, compresa l’Italia, hanno versato dal 2000 al 2015 più o meno quello che avrebbero dovuto versare nei primi due anni, quindi i risultati sono stati molto scarsi. Se però andiamo a vedere quanto spendiamo in armamenti, notiamo che c’è una certa disparità. Nel 2008, negli anni della crisi, per salvare le banche come la Lehman Brothers, gli stati e i governi europei hanno tirato fuori da un giorno all’altro miliardi di euro. Vuol dire che i soldi ce li avevano. Evidentemente i beni comuni dell’umanità non sono i nostri bambini ma sono i nostri banchieri. Sono stati questi Paesi a provocare le guerre da cui gli immigrati fuggono. In Libia c’era Gheddafi, avevano fatto patti con lui, a un certo punto Sarkozy per problemi elettorali ha deciso che bisognava farlo fuori e oggi la Libia è quello che è. In Iraq, prima di eliminare Saddam, l’Europa gli aveva fornito il gas per gasare i suoi nemici curdi. Poi lo hanno impiccato per gli stessi crimini per cui gli avevano armato la mano. Se vogliamo aiutare i paesi più poveri ci sono le risorse e ci sono i mezzi per farlo, se non lo vogliamo fare ci becchiamo l’emergenza che come sempre fa gioco a qualcuno. I migranti vogliono andare in Germania perché welfare e integrazione funzionano. Il vero spread fra l’Italia e la Germania non è nei bund e nei bot, è nella pulizia delle strade, nella scuola, nella sanità”.


SCUOLA, CODACONS: PRESENTATO ESPOSTO CONTRO MARINO E ASSESSORE ROSSI DORIA
Il Codacons ha presentato oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro il sindaco Ignazio Marino e l’assessore alla scuola, Marco Rossi Doria, in cui si chiede di indagare sulla vicenda delle maestre d’asilo nido escluse dai bandi del comune, alla luce del reato di abuso di atti d’ufficio e per l’inottemperanza alla sentenza di Strasburgo del 26 novembre 2014“. Così una nota del Codacons. “Roma Capitale ha indetto una procedura per l’assunzione a tempo determinato di personale della scuola dell’infanzia, escludendo espressamente e irragionevolmente le educatrici più esperte e, dunque, più qualificate (proprio per aver già concluso contratti a termine di durata superiore a 36 mesi complessivi di proroghe e rinnovi), senza peraltro prevedere la loro assunzione a tempo indeterminato, né tantomeno tempi certi ed effettivi di un concorso pubblico ad esse strettamente riservato, come invece ha ordinato la Corte di Giustizia nella nota pronuncia del 26 novembre 2014 – scrive il Codacons nell’esposto – La pronuncia in questione, infatti, non ha certo vietato, come si vorrebbe lasciar credere, il rinnovo di contratti a termine la cui durata complessiva superi i trentasei mesi, lasciando così a casa migliaia di precari, ma ha piuttosto obbligato a fare il contrario, ossia ad assumerli o, comunque, a garantir loro una concreta possibilità di assunzione a tempo indeterminato mediante la concreta e certa indizione di concorsi pubblici, oltre al risarcimento dei danni subiti per effetto dell’abusivo ricorso allo strumento della contrattazione a termine“. “Da qui, l’assoluta gravità e discriminatorietà della condotta tenuta dai funzionari firmatari del bando riservato alle precarie – magari più giovani e sicuramente meno esperte di quelle escluse – che, in pratica, solo per ‘essere precarie da meno tempo’, hanno avuto diritto a partecipare alla selezione per l’inserimento in graduatoria, condotta che ha portato il Codacons a rivolgersi oggi alla Procura. Intanto è ai nastri di partenza il ricorso collettivo al Tar contro i bandi del comune, al quale possono ancora aderire le maestre escluse, inviando una mail all’indirizzo info@codacons.it“, conclude la nota.


STEFANO ESPOSITO (ASS. AI TRASPORTI DI ROMA) A RADIO CUSANO CAMPUS: LANCIAMO LA CAMPAGNA VOLONTARI PER IL GIUBILEO. I CITTADINI POTREBBERO ANCHE DARE UNA MANO A PULIRE GLI AUTOBUS
Stefano Esposito, senatore del Partito Democratico e Assessore ai Trasporti di Roma Capitale, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, durante il format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Per prima cosa una battuta sul calcio, visto che Esposito non ha mai nascosto la sua passione per la Juventus:Per noi bianconeri sarà una stagione complicata. Domenica sera da Assessore di Roma tifoso juventino è stata complicata, ma poi mi sono di nuovo buttato sul lavoro. Ci sono stati un po’ di naturali sfottò, ma siamo solo alla seconda giornata. I romanisti spesso si sentono campioni ad agosto? Ma infatti bisogna essere campioni a maggio, non ad agosto“.
Esposito poi è tornato sulla questione legata ai bus turistici: “Non faccio la guerra ai bus turistici, provo a rispondere a problemi annosi. Con qualunque romano mi capita di parlare, mi spiega che il traffico al centro è un disastro in particolar modo per il continuo flusso di bus turistici. In una annata normale ne abbiamo 70.000, nell’anno del Giubileo ne arriveranno 170.000. Questo è un tema ineludibile e strutturale: i bus turistici si devono fermare fuori, il Comune deve garantirgli uno stallo in prossimità di metropolitane e linee ferroviarie e i turisti devono andare verso il centro con il mezzo pubblico. Non mi si può chiedere una Roma come Londra e poi far transitare 170.000 bus turistici in centro. La mia proposta, lo dico ai grillini che non capiscono nulla, non è per fare cassa, ma è solo disincentivante. Se qualcuno vuole l’invasione dei bus turistici ne prendo atto, ringrazio e auguro buona fortuna. Io non sono qui per far assumere qualcuno in qualche azienda o per farmi propaganda elettorale. Io voglio dare risposte strutturali, se queste risposte non le vogliono questo assessorato lo possono far gestire a chiunque altro“.
Esposito ha le idee chiare: “L’ho detto fin dall’inizio, io questo posto non l’ho cercato, mi hanno chiamato perché erano in una situazione di emergenza. Ho chiaro quali siano alcune delle questioni da risolvere, mi sono messo a disposizione anche con un sacrificio personale, sono onorato che mi sia stato chiesto di dare una mano alla Capitale d’Italia, ma se la mentalità è quella che non si tocca nulla, non sono la persona giusta“.
Esposito è convinto che molti cittadini romani, tramite il volontariato, possano dare una mano alla Capitale: “I cittadini vanno chiamati a dare una mano e da parte loro credo che ci sarebbe una grande disponibilità. Volontari potrebbero dare una mano nella pulizia delle vetture. L’associazione dei carabinieri in congedo potrebbe metterci a disposizione uomini per andare sui mezzi a chiedere il biglietto. Noi abbiamo bisogno dei cittadini, quella è roba loro. Sono disponibili a darci una mano, li dobbiamo solo chiamare. Bisogna lanciare una grande campagna “Volontari per il Giubileo“. Io percepisco una grandissima disponibilità dei romani, siamo noi che la dobbiamo organizzare. Li dobbiamo umilmente chiamare a darci una mano. Ne parlerò nella Giunta di domani“.


VINI, COLDIRETTI ROMA: PREVISTA VENDEMMIA RECORD (+10%) E DI ALTA QUALITÀ
Il grande caldo di questa estate ha anticipato la raccolta dell’uva che, secondo le stime iniziali, in provincia di Roma e nel Lazio dovrebbe far registrare un aumento di oltre il 10% rispetto allo scorso anno. Le condizioni climatiche, inoltre, hanno creato i presupposti per una vendemmia di altissima qualità in un settore sempre più trainante per la nostra economia e in costante crescita che riesce a coniugare in modo virtuoso ambiente, territorio e crescita economica. La stagione vegetativa finora si è svolta senza problemi, lo stato dei vigneti è ottimo, ora molto dipenderà dall’andamento climatico delle prossime settimane“. Lo dichiara, in una nota, David Granieri, presidente di Coldiretti Roma e Lazio.


SANITÀ, FP CGIL: NEL LAZIO TRA INAUGURAZIONI E TAGLIO DEI SALARI
Mentre il presidente Zingaretti visita i cantieri per l’ampliamento e la ristrutturazione dei pronto soccorso della Regione, nelle strutture sanitarie si continua ad operare con poco personale e orari di lavoro sempre più massacranti. Le aziende, colte da furore organizzativo, invece di definire i fabbisogni di personale per far funzionare i servizi e magari aprire le strutture territoriali, giocano a dare incarichi dirigenziali al di fuori di qualsivoglia regola contrattuale e di buon senso. Basti pensare a quello che sta succedendo, non ultimo caso, a Frosinone dove, in palese violazione del Ccnl, si assegnano incarichi senza definire corretti obiettivi e funzioni assegnando a un medico di medicina generale soldi prelevati dai fondi dei medici dipendenti“. Lo dichiara, in una nota, Patrizia Di Berto, segretaria regionale Fp Cgil Roma Lazio.
Non contenta del caos la Direzione salute, con una laconica quanto perentoria nota, taglia ulteriormente i soldi dei fondi contrattuali, senza specificare sulla base di quale criterio o norma, contraendo le risorse per retribuire i turni di lavoro, la professionalità e la produttività. Sembra che la politica scelta da questa Regione – aggiunge – sia quella di centralizzare i tagli sui salari e sui fondi contrattuali, ignorare i problemi continui creati dal sistema Noipa che non retribuisce correttamente i lavoratori e lasciare mano libera sul resto. Così in nome dell’autonomia l Direttori Generali possono assumere consulenti come responsabili delle professioni sanitarie, come avviene all’Asl di Rieti. Auspichiamo che il presidente voglia veramente rendere migliore la sanità del Lazio a partire dal rispetto per chi ogni giorno permette che i servizi vengano erogati. La Fp-Cgil contrasterà in tutti i modi questo tipo di azioni. Se non si torna a rispettare il contratto ed i salari sarà inevitabile un autunno bollente“.


SANITÀ. SDO: NEL 2014 NEL LAZIO RICOVERI DIMINUITI DEL 4.56% SCESI DA 1.045.602 DEL 2013 A 996.460
Nel 2014 sono stati erogati 9.526.832 ricoveri ospedalieri, corrispondenti ad un totale di 63.129.031 giornate con una riduzione rispetto al 2013 di circa 315 mila ricoveri (-3,2%) e di circa 1.184.000 giornate (-1,8%). E’ quanto emerge dal Rapporto annuale sull’attivita’ di ricovero ospedaliero (dati Sdo 2014). Secondo i dati pubblicati sul sito del ministero della Salute, le schede di dismissione nel Lazio sono state 996.460; nel 2013 erano state 1.045.602. Una riduzione del volume di attività del -4,56%.


SCUOLA, SINDACATI A GENITORI: PRONTI AD AZIONI DI LOTTA, SOSTENETECI
Un altro giorno triste per la scuola: il primo giorno di accoglienza dei bambini negli asili nido di Roma Capitale si apre all’insegna della preoccupante incertezza nel garantire il regolare svolgimento dell’azione educativa. Sono le famiglie, i bambini e le lavoratrici a pagare il prezzo dell’incapacità di affrontare in modo programmato le difficoltà che era noto si sarebbero verificate in questo settore. Il rimbalzo delle responsabilità lascia il tempo che trova, il Comune di Roma, il Governo nazionale, erano stati allertati per tempo e oggi ci troviamo di fronte a un’emergenza che va affrontata con decisione, coraggio, ma soprattutto subito, semplicemente usando il buon senso: rinnovare i contratti a chi è indispensabile per garantire la regolare apertura di nidi e scuole dell’infanzia. Gli oltre mille vuoti di organico rischiano di non essere coperti dalle supplenti che fino allo scorso anno hanno potuto garantire la regolare apertura dei servizi all’infanzia“. Così la Fp Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl Fp Lazio e la Uil Fpl di Roma e del Lazio in una “lettera aperta ai genitori dei bambini romani“. “Questo perché l’amministrazione capitolina non intende rinnovare i contratti a tempo determinato per tutte le supplenti che hanno superato i 36 mesi di lavoro nei nidi e nelle scuole dell’infanzia – proseguono – Improvvisamente, dopo anche oltre 10 anni di lavoro precario svolto come supplenti, migliaia di educatrici e insegnanti si ritrovano a casa senza lavoro, senza stipendio, senza avere più a disposizione quel reddito, minimo e intermittente, su cui hanno fatto affidamento in questi anni per organizzare la propria vita. La loro assenza impedisce la regolare apertura delle strutture educative e scolastiche, questo si ripercuote negativamente sull’impossibilità di accogliere i vostri bambini in modo adeguato. Si sta discutendo sulla possibilità di rimuovere gli ostacoli legislativi che impediscono il rinnovo di questi contratti e, forse, entro la fine di questa settimana si troverà una soluzione“. “Intanto – aggiungono – sono le famiglie e i bambini a pagare il prezzo di non vedersi riconosciuto un servizio corrispondente a quanto il Comune dovrebbe garantire; sono le supplenti che si vedono negato il lavoro (anche precario) ed il reddito; è il personale di ruolo, già gravato dai tagli nelle buste paga come tutti i dipendenti capitolini, che dovrà assicurare l’accoglienza dei bambini senza avere le condizioni minime necessarie per affrontare uno dei momenti più delicati del percorso educativo: l’inserimento, che segna il passaggio dalla situazione protetta e conosciuta, dello stare con la mamma e il papà, al contatto con il mondo esterno alle mura di casa e ai volti noti degli adulti della famiglia“. “Se non si metteranno in atto soluzioni immediate per affrontare l’emergenza – affermano i sindacati – il rischio è di gettare al vento decenni di lavoro, di sperimentazioni, di studi, di energie, di investimenti formativi. In questo caso non assisteremo inermi a quanto sta accadendo, per questo faremo quello che un sindacato deve fare: proporremo, insieme agli altri sindacati, nell’assemblea prevista per oggi alle ore 16 nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, a cui sono invitati anche i genitori, iniziative di mobilitazione per il personale dei servizi educativi e scolastici. Chiediamo ai genitori dei bambini romani di sostenere le azioni di lotta, consapevoli e spiacenti degli ulteriori disagi a cui dovranno far fronte e di rivendicare, assieme, la salvaguardia di condizioni di qualità e di sicurezza dei servizi scolastici-educativi di Roma Capitale“.

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