lunedì 06 Maggio 2024,

Politica

Ξ Commenta la notizia

Regione Lazio: definire nuovo modello di asviluppo

scritto da Redazione
Regione Lazio: definire nuovo modello di asviluppo
“La relazione del presidente Zingaretti nel Consiglio straordinario di oggi è stata esaustiva e ricca di buoni propositi. Peccato che le belle intenzioni restino solo sulla carta.
A mio parere serve definire un modello di sviluppo. Pensiamo alla sanità innanzitutto. Oggi siamo di fatto rimasti al 2007 con un sistema sanitario impoverito sotto i colpi dei ‘tagli’ operati in questi 12-13 anni di commissariamento. Ecco perché ritengo necessario definire bene l’offerta sanitaria nelle cinque province del Lazio e su Roma Capitale. A partire dalla necessità
Sono infatti convinto che il vero obiettivo sia quello di rafforzare il territorio. Occorre però ripensare ad un nuovo modello di sanità in grado di privilegiare l’offerta territoriale. La rete andrebbe rimodulata, garantendo ai pazienti servizi efficaci ed efficienti, c’è bisogno di maggiore filtro nel territorio, perché la porta d’ingresso unica della sanità non può essere l’ospedale.
A mio avviso è opportuno creare in ogni provincia almeno un centro diagnostico per contenere il fenomeno delle liste d’attesa e diminuire la mobilità passiva. Queste strutture hanno assunto in tutta Italia una funzione importante, ovvero quella di decongestionare l’attività ambulatoriale spesso concentrata negli ospedali, favorendo una maggiore omogeneità dello sviluppo di servizi legati a prestazioni specialistiche anche in ambiti periferici. Con meno di 10 milioni di euro complessivi potremo riuscire a creare un centro diagnostico per ogni provincia.
Serve dare certezze. Nella sanità come nel sistema urbanistico e nelle infrastrutture.
Per esempio nella mia provincia, quella di Latina, vi sono eccellenze nel territorio che non possono decollare. Abbiamo ‘quattro eroi’ pronti a riconvertire altrettanti siti dismessi per rimettere sul mercato gli stabilimenti, generando produzione e lavoro. Per far ciò occorre ovviamente il cambio di destinazione d’uso. Ma per procedere in tal senso ci sarebbe bisogno di varianti al piano regolatore. Questo tipo di procedura richiede tempi troppo lunghi e rischia di complicare i piani degli imprenditori e impedisce lo sviluppo in un territorio.
In questa regione vi sono norme farraginose che vanno cambiate.
Allo stesso modo urgono risposte in tempi ragionevoli sulle opere da realizzare. Sempre nella provincia pontina insieme al collega Enrico Forte ho chiesto una seria riflessione sull’opportunità di realizzare il terzo scalo aeroportuale a Latina. Ad oggi purtroppo la Regione non dà risposte.
Davanti ad un crollo del Pil dell’11% servono scelte coraggiose, altrimenti non riusciremo a risalire la china. Modernizzare il Paese deve essere il compito principale di chi governa.
Senza modernizzazione e crescita non si va da nessuna parte. Non bastano i buoni propositi, per questo occorre rimboccarsi le maniche e passare ai fatti”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.

Rispondi alla discussione

Facebook