Qirinale, Storace, “Oggi parteciperò a consultazioni popolari”

“Oggi andrò a votare alle consultazioni popolari predisposte da Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia davanti il Parlamento: per protestare contro il metodo disposto e imposto dal Premier per l’elezione del Presidente della Repubblica“. Così, lo riferisce una nota, nell’odierno editoriale pubblicato dal Giornale d’Italia, Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra.
“Ci saranno nomi prestampati (da Feltri a Caprotti, da Terzi a Sgarbi, da Pansa a Paola Bonzi) – prosegue Storace – ma anche lo spazio libero, libero, per indicare un proprio nome purché abbia compiuto 50 anni. Nell’Italia rincoglionita dal renzismo mediatico è indecente e al limite del vilipendio agli italiani che nessuno protesti per questa pretesa di Renzi, mai eletto dal popolo. Nemmeno protestano quei parlamentari di centrodestra che si presentarono agli elettori col presidenzialismo nel programma e che, invece, vi hanno abdicato in silenzio. Questo meccanismo per l’elezione del Presidente della Repubblica messo in moto da Renzi è intollerabile: si pretende che i 1009 grandi elettori votino a scatola chiusa il candidato deciso in solitudine dal Premier. Si è giunti al sovvertimento della Costituzione: non più il Quirinale che sceglie il Premier, ma il Premier che sceglie l’inquilino del Colle. Meglio evitare gli orrori di Palazzo e stare con i cittadini – conclude Storace – perché una forza orgogliosa di destra possa continuare a sperare che questo sia il futuro: il voto popolare“.