martedì 30 Aprile 2024,

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Lazio digitale, al lavoro per una trasformazione radicale

scritto da Redazione
Lazio digitale, al lavoro per una trasformazione radicale

Va avanti il processo di  rivoluzione digitale intrapreso dalla Regione, per costruire uno Stato diverso, più moderno e più capace di aiutare le imprese e più vicino ai cittadini. L’obiettivo è arrivare a delineare forme di governo sempre più orizzontali attraverso la  partecipazione e la condivisione di scelte e  informazioni. Una necessità a cui la Regione non intende sottrarsi, perché il digitale sta incidendo non solo sull’economia e sulla qualità stessa della vita dei cittadini, ma anche sulla politica e sulle amministrazioni pubbliche.
La Regione investe in tutto 220 milioni di euro e in particolare per tre azioni specifiche e strategiche: la banda ultra larga, il data center e la digitalizzazione dei Suap, gli Sportelli Unici per le Attività Produttive. In particolare le risorse provengono dai fondi FESR e FEASR 2014-2020 e dalla Programmazione Europea 2007-2013 e dai fondi FAS precedenti. Tra le altre cose la Regione sostiene anche altri progetti rivolti allo sviluppo della sanità digitale e delle competenze digitali.  Saranno finanziati con altre risorse provenienti dal Bilancio Regionale e dal Fondo sociale europeo. Tra le altre cose ci sono da aggiungere anche eventuali risorse nazionali non ancora definite.
In particolare sono cinque le aree di intervento della Regione:

  1. Le infrastrutture digitali e di rete: dalla banda ultralarga al Data Center unico regionale, fino wi-fi. L’obiettivo è azzerare il divario digitale e attuare la cittadinanza digitale. In questo ambito il progetto più rilevante della Regione è quello sulla banda ultra larga, una delle azioni cardine della nuova programmazione 2014-2020 che sarà finanziata con 121 milioni di euro sul Fesr, 40 sul Feasr, a cui si aggiungono 25 milioni della vecchia programmazione.
  2. Amministrazione digitale, aperta e intelligente. Dall’open data alla dematerializzazione degli atti fino all’informatizzazione e alla dematerializzazione degli atti amministrativi. Un percorso che renderà l’amministrazione più efficiente grazie alle innovazioni tecnologiche.  L’altro lato fondamentale è rappresentato dall’open government: per aumentare la trasparenza e la partecipazione a partire dall’apertura dei dati che diventano patrimonio di tutti grazie agli open data.
  3. Sanità digitale. La modernizzazione e digitalizzazione del sistema sanitario non solo comporterà enormi benefici in termini di risparmi, gestione e conoscenza dei dati sulla sanità ma contribuirà anche ad aumentare concretamente la qualità della vita dei cittadini. Come? Facilitando l’accesso ai servizi, ad esempio, o velocizzando le modalità per reperire le informazioni.
  4. Comunità intelligenti. L’obiettivo è quello di creare le condizioni per un ecosistema favorevole all’innovazione, allo sviluppo intelligente del mondo produttivo, alla valorizzazione del territorio.  Un impegno che va avanti in tanti modi e con una serie di progetti di crescita. Tra questi: “Startup lazio!”, la creazione delle reti Porta futuro o dei Suap, gli sportelli digitali dove le imprese avranno accesso ai servizi regionali o europei.
  5. La cittadinanza e le competenze digitali. Per sviluppare nei cittadini le competenze e anche la consapevolezza dei diritti e doveri nell’era di internet. Il tutto anche attraverso una serie azioni di informazione e formazione e anche tramite il rafforzamento del modello di governo partecipato tra l’amministrazione regionale e il territorio.

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