venerdì 03 Maggio 2024,

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Latina. No al decreto Clini

scritto da Redazione
Latina. No al decreto Clini

La Commissione ambiente del Comune di Latina, presieduta da Corrado Lucantonio, si è riunita questa mattina con all’ordine del giorno le iniziative da adottare relativamente al decreto Clini sull’emergenza rifiuti a Roma.
E’ stato l’assessore all’ambiente, Fabrizio Cirilli, a relazionare sulla vicenda. In sintesi, l’assessore ha evidenziato che il decreto Clini prevede che i rifiuti di Roma vengano trattati negli appositi impianti distribuiti nel Lazio, senza però prevedere le relative discariche a servizio per conferire i rifiuti dopo il trattamento. Nel caso specifico della provincia di Latina, l’unico impianto attualmente in funzione, quello privato dell’azienda RIDA di Aprilia, è in grado di coprire il completo tonnellaggio dei rifiuti da trattare della provincia di Latina, con la conseguente notevole diminuzione dei rifiuti conferiti nella discarica di Borgo Montello. Tuttavia, la RIDA può accogliere anche una notevole quantità di rifiuti provenienti da Roma, mentre sono in fase di autorizzazione altri due grossi impianti di trattamento nei pressi della discarica di Borgo Montello. L’assessore Cirilli ha spiegato che, nel giro di poco tempo e stante al decreto Clini, su questi tre impianti della provincia di Latina rischiano di riversarsi centinaia di tonnellate di rifiuti la cui discarica a servizio sarebbe quella di Borgo Montello. Si assisterebbe, quindi, al paradosso che la provincia di Latina, che sta intraprendendo un percorso virtuoso con l’obiettivo di diminuire nettamente i rifiuti da conferire in discarica, sarebbe penalizzata e invasa dai rifiuti di Roma, con la discarica di Montello che in pochi mesi sarebbe esaurita.
L’assessore Cirilli ha quindi evidenziato di aver già inviato un apposito documento alla Regione, in particolare al presidente Zingaretti, in cui si fa presente tale situazione e si rilevano altri due aspetti che contrastano il declino Clini. Il primo, è l’enorme traffico che si genererebbe intorno all’area della discarica, già al collasso da questo punto di vista; il secondo è che, lo scorso mese di dicembre, il Consiglio comunale ha votato la predisposizione di una fascia di rispetto intorno alla discarica che deve quindi anche essere prevista da eventuali nuovi impianti da realizzare.
La Commissione si è quindi aggiornata a mercoledì prossimo per la stesura di un documento condiviso da portare poi all’approvazione del Consiglio comunale, in cui si dà forza al sindaco e alla Giunta di attivarsi in Regione, e presso le altre istituzioni competenti, per impedire che Latina diventi la discarica di Roma.

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