sabato 04 Maggio 2024,

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Latina. Nicoletta Zuliani: “Dalla maggioranza risposte insoddisfacenti. Il burocratese non risolve i problemi dei cittadini”

scritto da Redazione
Latina. Nicoletta Zuliani: “Dalla maggioranza risposte insoddisfacenti. Il burocratese non risolve i problemi dei cittadini”

Quelle fornite dal Comune alle mie interrogazioni, sono risposte scritte in una lingua ormai desueta, morta, quasi sconosciuta: il burocratese. Ci sono riferimenti normativi, un elenco di leggi e note protocollate, ma non si parla mai di come si intenda risolvere le questioni poste da me su richiesta dei cittadini. Il burocratese è la lingua del non dire, del non spiegare, ed è per questo motivo che non è più tollerata dai cittadini, che vogliono vedere risolti i problemi che ogni giorno sono sotto i loro occhi”.
Commenta così la consigliera del Partito Democratico Nicoletta Zuliani, le risposte ottenute dall’amministrazione comunale alle interrogazioni da lei poste nelle settimane scorse sulle questioni dell’amianto nel centro storico della città – tra Corso della Repubblica e via Lago Ascianghi – e sui rifiuti conferiti all’esterno dei cassonetti in via dei Volsci.
Per quanto riguarda la questione dei rifiuti – afferma Zuliani – l’Assessorato all’Ambiente del Comune si è limitato a rispondere che presto implementerà il servizio di raccolta differenziata grazie all’accordo stipulato con il Conai lo scorso aprile, senza fare alcun riferimento a come nell’immediato porrà rimedio alla situazione scandalosa dei rifiuti gettati fuori dai cassonetti vicino ai giardini delle case di via dei Volsci che avevo evidenziato.
Si dice poi che nei quartieri Q4-Q5 il servizio sarà parte integrante di quello del resto della città. Quasi una risposta da campagna elettorale. Non si risponde invece alla domanda “quali le cause della mancata partenza del progetto in Q4-Q5 fino ad oggi”.
Per il problema dell’amianto, la questione appare leggermente più complessa. “Il Comune – dice Zuliani – dimostra di non avere alcuna idea di dove e in quale quantità la sostanza tossica sia diffusa sul territorio. Non esiste una mappatura delle aree a rischio e non è contemplato, al momento, nessun tipo di intervento che censisca la situazione in città, quando invece i cittadini potrebbero essere una fonte preziosa di informazioni organizzando un sistema di segnalazioni attraverso una campagna di controllo civico. Perché non si prende in considerazione questa possibilità? Nel testo inviato dal Comune ancora una volta è il burocratese la lingua scelta, con una serie di attribuzioni di competenze che nulla spiegano a chi ha bisogno di risposte. L’unico dato che viene fornito è il numero di procedimenti attuati: dal 2011 sono stati 39. Nella risposta c’è anche scritto che non è prevista nel bilancio comunale alcuna forma di contributo economico ai privati proprietari di immobili per la rimozione dell’amianto e che – finalmente un limite riconosciuto dall’amministrazione – è auspicabile un aumento dell’organico dell’Ufficio per intensificare, in sinergia con la polizia locale, le attività amministrative e di controllo in materia”.

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