“Tutti ci chiedono se Latina è cambiata dopo le elezioni di giugno che ci hanno portato al governo della città – spiega Gava nella sua prima dichiarazione alla stampa -. Diciamo che con quel voto Latina si è messa nelle condizioni di cambiare. In questi tre mesi Damiano Coletta e la sua giunta hanno lavorato sodo e tanto devono ancora fare. Il nostro obiettivo è quello di far in modo che il loro lavoro sia utile e apprezzato dai cittadini di Latina come i numeri del consenso ricevuto a giugno richiedono.
Ora comunque nelle sedi comunali e fuori ci aspetta il compito più bello, realizzare i cambiamenti che ci siamo proposti. Abbiamo cambiato libro, ora bisogna trovare i modi per farlo leggere!”
Poi Gava cita Giorgio La Pira, sindaco di Firenze negli anni ’60.
‘A tutti si fa chiaro che in una città un posto deve esserci per tutti’.
“Le parole del famoso discorso di Giorgio La Pira ‘le città non possono morire’ che abbiamo usato anche nella nostra campagna elettorale sono una bussola per tutti noi che vogliamo una Latina più competitiva, più solidale e più bella”.
Infine chiude con una battuta sul suo nuovo incarico.
“Latina Bene Comune ha già un grande capitano che risponde al nome di Damiano Coletta, oggi gli auguro di aver trovato un buon mediano”.