giovedì 02 Maggio 2024,

Provincia di Latina

Ξ Commenta la notizia

Latina. Cervellati:ripensare la città

scritto da Redazione
Latina. Cervellati:ripensare la città

“Finestra è stato integerrimo.E’ stato l’ultimo sindaco fascista di un periodo irripetibile” IL Piano regolatore fu adottato,grazie ai voti della sinistra.I consiglieri di FI uscirono dall’aula. C’era un ingegnere che aveva tanti ettari di proprietà e voleva la sua parte per guadagnare. Finestra fu irremovibile.Io proposi di accontentarlo per il 30 % e lui si arrabbiò con me.”Da te non me lo sarei mai aspettato, poi facemmo pace e andammo avanti”
Piccoli retroscena, dopo la conferenza, tenuta dal maestro dell’architettura, Cervellati,al circolo cittadino, organizzato dal centro studi Città Pontine, in un salone stracolmo (moderatrice Marianna Vicinanza, di Latina oggi presentatori Matteo Coluzzi, consigliere comunale ed Ermanno Zaccheo, presidente del centro studi).
L’urbanista non tornava a latina da alcuni anni.Ora ha trovato una città in crisi,come tante altre.Il territorio pontino è il frutto del sacrificio,del lavoro, di migliaia di coloni,che vennero in questa terra, dal nord Italia, per bonificare la palude. Molti morirono di malaria.
Per questo Latina non può essere violata da una crosta di cemento.
Le case sulla duna rappresentano un delitto, ma il presidente degli architetti, Massimo Rosolino, ha ricordato come le dismissioni dell’Opera Nazionale Combattenti,furono legittime alienazioni, perché la norma di non costruire più, arrivò solo nel 1967.Ma oggi bisogna pensare al futuro,alla qualità urbana.I cittadini si devono riappropriare dell’orgoglio di appartenenza,coinvolgendo le nuove generazioni.Ripensare, dunque, alle linee del piano Cervellati, per ricucire un tessuto ormai sfilacciato.
Angela Merkel, nel 2006, disse che il consumo del suolo deve essere ridotto a zero. Fino al 2008 il mattone era ricchezza,ora non più.Le tre fasi di Latina sono state:Littoria, con il trionfo del razionalismo,Latina, con la ricostruzione, che portò anche brutture e villettopoli. Ora dobbiamo ricostruire e riappropriarci della città e della ricchezza della marina.Un compito difficile, ma non impossibile, per salvaguardare le bellezze naturali e il paesaggio, che non sono la stessa cosa, ma sono complementari e il territorio pontino ha questa immensa risorsa che deve saper valorizzare, per risorgere,per rinascere.

Rispondi alla discussione

Facebook