mercoledì 08 Maggio 2024,

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La Lega Latina effettua un blitz all’ospedale Goretti. Tripodi: “Non rispetto misure Covid”

scritto da Redazione
La Lega Latina effettua un blitz all’ospedale Goretti. Tripodi: “Non rispetto misure Covid”

”L’ospedale Santa Maria Goretti di Latina è sempre più allo sbando”: lo denuncia, dopo il blitz nella giornata di ieri, il coordinatore provinciale della Lega giovani, Marco Maestri, insieme al capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Lazio, Orlando Angelo Tripodi, a seguito di svariate segnalazioni da parte di molti cittadini.

Lo scenario che evidenzia il movimento giovanile della Lega è a dir poco allarmante: ”Abbiamo riscontrato attese estenuanti di persone che recatesi in ospedale hanno dovuto attendere anche 12 ore sotto il sole. Vi è un’area di attesa improvvisata dietro la tenda triage predisposta per l’emergenza Coronavirus, oltre che la totale assenza delle condizioni di sicurezza e di distanziamento sociale tra i pazienti e i familiari in attesa del proprio turno al pronto soccorso”.

”Siamo alle solite – spiega dal canto suo il capogruppo del partito alla Pisana – anche il pronto soccorso e l’ospedale Santa Maria Goretti sono vittime della mala gestio aziendale e del modello fallimentare del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, ormai troppo impegnato in televisione nel vago tentativo di rilanciare il Pd invece di risolvere i problemi reali delle persone, sempre più prive di un diritto essenziale qual è la salute. Questo è il frutto della mannaia di Zingaretti, del mancato potenziamento degli ex Punti di primo intervento e del fallimento delle Case della Salute, incapaci di ridurre gli accessi nei pronto soccorso e di assicurare un minimo di assistenza sanitaria in quei comprensori che godevano di ospedali, a partire dai Monti Lepini”.

Secondo Tripodi ”la situazione peggiorerà verso settembre, quando vi sarà la ripresa di molti esami medici ed il relativo affollamento dei reparti creerà ancora di più disagi, pertanto occorrono non solo delle soluzioni immediate ma una programmazione accurata anche in virtù di un probabile aumento dei contagi Covid-19”.

”A tutto questo si aggiungono – concludono Tripodi e Maestri – le condizioni precarie e poco dignitose sia degli operatori sia dei pazienti, costretti a stare, per troppo tempo, su barelle distribuite lungo le corsie delle sale di diversi reparti del nosocomio”.

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