giovedì 02 Maggio 2024,

Cronaca

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Inchiesta trans: Natali, Marrazzo quel giorno mi chiese droga

scritto da Redazione
Inchiesta trans: Natali, Marrazzo quel giorno mi chiese droga

Occasionalmente procuravo droga a Marrazzo, quel giorno di luglio chiese di procurargliela ma non ci riuscii“. Lo rivela il trans Natali, sentita come testimone nel processo a carico dei Carabinieri accusati di aver ordito un ricatto ai danni dell’ex presidente della Regione Lazio. Nel corso dell’interrogatorio Natali si è spesso contraddetta nel ricostruire le varie fasi della vicenda. Parlando del 3 luglio 2009, giorno del blitz dei Carabinieri nel suo appartamento, il trans ha aggiunto che “Marrazzo arrivò da me, mi diede cinquemila euro in contanti per aiutarmi a saldare un debito che avevo in Brasile. Cercai di restituirgli un assegno da diecimila euro che mi aveva dato allo stesso fine, ma lui mi disse di tenerlo come garanzia finché non mi avesse dato altri cinquemila euro che rappresentavano il saldo di quel debito“. Dopo pochi minuti, racconta il trans, arrivarono i carabinieri. “Bussarono alla porta affermando che nella casa si stava tenendo un festino a base di droga. Marrazzo mi disse di aprire tanto non avevamo droga“, ha detto. Ai carabinieri infedeli “dissi che non avevo droga ma fui sbattuta prima sul divano e poi chiusa sul balcone. I carabinieri dissero a Marrazzo, che era in mutande, di non tirare su i pantaloni, perché ‘comandavano loro’“. Uno dei carabinieri, ha spiegato il trans, chiese all’ex presidente della Regione, “duecentomila euro in contanti e il suo numero cellulare. Lui gli disse che non aveva quella cifra e gli diede il numero dell’ufficio in Regione. Non gli diede alcun assegno“. Nel pomeriggio del 3 luglio Natali rincontrò l’ex governatore che “mi fece andare in taxi nel suo appartamento in piazza dei Giuochi Delfici. Lì mi disse di non parlare con nessuno di quello che era successo e non ne parlai mai neanche con lui“.

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