lunedì 29 Aprile 2024,

Cronaca

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Il Gruppo Cittadini Cisternesi contro il gioco d’azzardo

scritto da Redazione
Il Gruppo Cittadini Cisternesi contro il gioco d’azzardo

Nessuno può negare che oggi il gioco d’azzardo continua a seminare disastri e drammi umani nella nostra società. Si è creato un circolo vizioso che procura, da una parte lo svuotamento delle tasche di chi si illude di trovare fortuna nel gioco, dall’altra si da possibilità alla criminalità di incrementare i loro interessi. I referenti del Gruppo chiedono, è possibile che l’usura cresce e tutto ciò dinanzi allo stato Italiano che non vede nulla? Ci sono famiglie rovinate per il gioco, genitori che sono diventati esperti della bugia per coprire le perdite e chi invece ha compiuto un gesto estremo quale il suicidio. I nostri genitori, per concederci un’infanzia felice, hanno fatto enormi sacrifici ed rinunce, ed ora tutto viene buttato al vento per il nome del gioco con la complicità del nostro Stato. Prendiamo, per esempio, il «giro d’affare dell’Erario dello Stato» delle slot machine del mese di Gennaio 2012. Nelle macchinette, se non sbagliamo dice Abbatecola, i giocatori hanno inserito qualcosa come 2 miliardi e 454 milioni di euro, vale a dire, in media, 6.636 euro per ciascuna slot. Ci sentiamo di dire che l’ammontare è un affare dello stato, che fa leva sulla debolezza di chi spera di trovare una risposta ai propri problemi e frustrazioni. La dipendenza da gioco d’azzardo (ludopatia), secondo gli ultimi dati del 2011, colpisce almeno 700mila italiani. Un numero in crescita, che ha convinto il ministero della Salute a inserire questa malattia nei Lea(Livelli essenziali di assistenza). Pertanto, affermano Abbatecola e Carletti, lo Stato Italiano quale tutore della salute pubblica entra in grande contraddizione dando il via libera all’apertura di duemila nuove sale per “giochi con denaro”. Siamo obbligati, ogni giorno, ad assistere alla continua chiusura delle attività commerciali per dar spazio a queste sale per il consumo dell’anima e dignità della persone. Ci ritroviamo continuamente, dice Abbatecola, davanti a quei figli che rivendichiamo la figura del loro eroe, non vogliano vedere i padri ipnotizzati davanti alle macchinette ruba soldi, vogliano tornare a casa essendo fieri di loro. Lo stato Italiano deve aiutarli a combattere le slot machine, affinché vengano inserite nella categoria del gioco d’azzardo. Così facendo, sarebbero vietate e si dimostrerebbe di avere interesse a combattere la criminalità organizzata a favore della povera gente. Vogliamo che cessi questo silenzio soffocante, non è più accettabile che la politica faccia finta di niente, o peggio ancora, continui a colludere. Infine, entrambi chiedono, a cosa serve spendere milioni di euro per istituire corsi per guarire i giocatori se poi fuori si incentiva il gioco? Chiediamo che le amministrazioni si impegnino a trovare la formula giusta per non permettere l’entrata nelle sale da gioco delle slot machine. Siamo convinti che se si incominciasse a manifestare il malessere da parte delle istituzioni, si arriverebbe in tempi molto brevi alla risoluzione del problema.

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