lunedì 29 Aprile 2024,

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Gaeta. Balletta “Persa l’occasione di votare le linee guida del Nuovo Piano Regolatore Portuale”

scritto da Redazione
Gaeta. Balletta “Persa l’occasione di votare le linee guida del Nuovo Piano Regolatore Portuale”

La legge 84/94 ha profondamente mutato il quadro normativo e culturale di riferimento per la pianificazione delle aree portuali che viene realizzato attraverso il Piano Regolatore Portuale (PRP).
Nei porti con sede di Autorità Portuali il piano viene adottato dal comitato Portuale in cui sono presenti le Amministrazioni statali (regione, comune e province) nonché operatori economici portuali, associazioni di categoria ecc.
La presenza all’interno del comitato di tali soggetti risponde, nelle intenzioni della legge, alla promozione di attività di concertazione e confronto in tutte le sue fasi di redazione tra amministrazioni, enti e imprese.
Anche le linee guida per la redazione del PRP devono essere elaborate in armonia con i principi di trasparenza e concertazione sopra esposti.
Nel PRP si ha un ambito di rapporto porto in senso stretto che comprende i collegamenti infrastrutturali sia viari che ferroviari.
Un errore sarebbe non includere già nelle linee guida del nuovo PRP del porto di Gaeta la Littorina, attualmente incompleta, e il potenziamento degli assi viari:faccio fatica ad immaginare lavori in mare e in porto se non si organizzano le infrastrutture di sistema con il porto.
L’Autorità Portuale nella città di Civitavecchia ha recentemente chiuso importanti accordi e intese con il governo centrale e altri enti per il potenziare dei suoi assi sia viari che ferroviari al fine di aumentare i traffici portuali: tutto lascia intendere che nelle due città ci sono due diversi approcci e velocità.
Secondo ambito del Piano Regolatore Portuale è l’ interazione tra porto e città che a Gaeta investe tutto il nostro tratto di costa dal porto commerciale fino a punta Stendardo, un’area in cui gravita 80% del nostro comparto economico-occupazionale. Gli unici posti di lavoro che l’Autorità Portuale ha creato a Gaeta sono solo quelli delle sua sede, tutto il resto è un deserto.
La responsabilità di chi governa la città non può prescindere dal rispetto dei ruoli e da una buona capacità di ascolto, specie quanto ci sono temi delicatissimi, come appunto il nuovo Piano Regolatore Portuale.
Ritengo che nell’ultimo consiglio comunale è stata persa un’occasione importante rifiutando la possibilità di poter votare, in una seconda convocazione di consiglio, le linee guida del Nuovo Piano Regolatore Portuale.
Credo che sarebbe stato un passaggio che avrebbe non solo rafforzato la stessa maggioranza ma avrebbe fatto capire alla città la visione della minoranza, come dire, ognuno avrebbe assunto la propria posizione con le relative responsabilità: tutto questo, di fatto, è mancato mortificando città e cittadini.
Personalmente non credo in chi pensa di avere tutte le verità in tasca con qualche tasca bucata che correndo correndo rischia di perdersele per strada.
Un errore non aprirsi in maniera democratica e trasparente, una nuova ed inutile prova di forza: spero che, quanto prima, si possano creare tutte le condizioni affinché si realizzi un’inversione di metodo in cui maggioranza e opposizione possano dire la loro nell’interesse della città che non può prescindere da una visione di Piano Regolatore Portuale a 360°.
Anche in passato abbiamo assistito a conduzioni in solitario o meglio personalistiche nei rapporti con l’Autorità’ Portuale i cui risultati negativi sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo un ritardo enorme rispetto ad altre città portuali che riescono a coniugare perfettamente economia portuale e turismo.

Giambattista Balletta
Delegato Provinciale Economia del Mare

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