sabato 04 Maggio 2024,

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Formia. Una città ingessata. D’Arco “Tutte le promesse di Bartolomeo ferme al palo di partenza”

scritto da Redazione
Formia. Una città ingessata. D’Arco “Tutte le promesse di Bartolomeo ferme al palo di partenza”

A fronte di una ripresa economica nazionale, sia pur ancora toppo timida, nella la città di Formia le condizioni sociali, economiche e occupazionale arretrano vistosamente. Contribuiscono a questo stato di cose, afferma D’Arco, l’immobilismo politico-amministrativo dell’attuale Amministrazione comunale e la sua macchina burocratica farraginosa con suoi Dirigenti, in buona parte, delegittimata anche dalle inchieste giudiziarie in corso.
Tutti gli impegni programmatici e le promesse fatte dal Sindaco sono infatti tutte ferme al palo di partenza da oltre 2 anni. Nessuna a opera pubblica o servizio sociale e civile, degni di tale nome, sono stati programmati e portati a compimento!
Una compagine politica divisa e rissosa che tenta strumentalmente di dare qualche segnale di vita aggrappandosi, strumentalmente, solo a progetti e finanziamenti messi in campo dalla precedente consiliatura comunale.
I grandi Progetti annunciati e promessi e strombazzati dal Sindaco Bartolomeo sono tutti finiti nel dimenticatoio degli annunci e delle chiacchiere propagandistiche, demagogiche e della doppia moralità. Così, puntualizza D’Arco, e’stato per la Pedemontana, per il famoso e grande Campus scolastico a Penitro, per il Piano Commerciale della città (commissionato, pagato 80 mila euro ad una società di Bologna, e mai arrivato in porto).
E stato così, continua D’Arco, per il Progetto del centro congressuale dell’Ex Seve-Up, per la realizzazione della seconda stazione ferroviaria a Santa Croce, per il Porto turistico, per la Littorina Formia-Gaeta, per i progetto di acquisizione di Villa Rubino, per l’ex Colonia di Donato e, ancora per il tanto sbandierato progetto di recupero e riqualificazione dellex Salid. Per non parlare poi del continuo ritornello del Policlinico del Golfo annunciato, per l’ennesima volta, proprio in questi ultimi giorni, alla venuta del Presidente Zingaretti a Formia per l’inaugurazione dell’eliporto all’ex Enaoli, tra l’altro, non ancora attivo (!?).
Per quanto riguarda invece il Piano Regolatore Generale sarebbe meglio “stendere un velo pietoso”, ma la città deve vigilare e stare molto attenta ai “colpi di coda dell’attuale Sindaco” su questo argomento, il quale rischia seriamente di diventare, a fine della sua personale storia politica e di ventennale gestione comunale, una vera e propria “ingessatura del territorio” contro lo sviluppo di Formia.
Infatti già dagli indirizzi dettati al progettista si intravedono chiaramente linee molto restrittive che puntano gravemente alla cristallizzare l’attuale situazione urbanistica che impedirà, per il prossimo ventennio, qualsiasi ulteriore sviluppo ordinato e sostenibile della nostra città.
Mandare a casa questa compagine amministrativa, conclude d’Arco, diventa quindi una priorità politica, sociale ed economica per salvaguardare e “sprigionare” le potenzialità di sviluppo, comunque, ancora esistenti nel nostro territorio.

F.to Silvio D’Arco

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