venerdì 26 Aprile 2024,

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Formia. Simeone (FI):Ospedale nel baratro, Zingaretti intervenga

scritto da Redazione
Formia. Simeone (FI):Ospedale nel baratro, Zingaretti intervenga

“Meglio tardi che mai. Apprendiamo oggi che,
finalmente, anche il Pd di Formia ha notato che qualcosa nella sanità, in
tutto il sud pontino e della provincia di Latina non va. Come folgorati sulla
via di Damasco gli esponenti del Pd hanno notato che l’ospedale Dono
Svizzero di Formia è Dea di I livello solo nell’immaginazione e non nei
fatti”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia,
Giuseppe Simeone.
“C’è voluta una festa per avviare una petizione che, se il centrosinistra
avesse anche solo per qualche minuto messo da parte le solite guerre di
bandiera, non sarebbe servita. Perché – prosegue la nota – era sufficiente
che il Pd non si fosse piegato a mere esigenze di apparato, che non avesse
temuto di contestare apertamente chi, come il loro presidente Zingaretti e la
loro maggioranza in consiglio regionale, con atti tanto puntuali quanto
scellerati sta distruggendo la sanità, tagliando i servizi, depotenziando i
nostri ospedali. Tutte battaglie, a sostegno dei diritti dei cittadini ad
avere strutture di eccellenza e cure all’altezza delle loro aspettative,
che il centrosinistra della provincia di Latina si è rifiutato di portare
avanti nell’ultima conferenza dei sindaci sull’atto aziendale presentato
dall’ex manager Caporossi. Che i candidati sindaci del Pd e tutto il
centrosinistra hanno negato tacciando, durante l’ultima campagna elettorale
e nei comizi in piazza al fianco del presidente Zingaretti, il centrodestra
di facili strumentalizzazioni e di utilizzare la sanità per screditare
politicamente il governatore del Lazio. Oggi, però, come per magia il Pd si
mobilita. E chiede l’intervento di Zingaretti per ripristinare,
all’ospedale Dono Svizzero di Formia, le strutture complesse di Anestesia e
Rianimazione, Radiologia e Patologia Clinica, i servizi cessati a causa del
pensionamento degli specialisti per Urologia, Anatomia e Istologia
Patologica. Solo oggi notano che specialità fondamentali, per un ospedale
deputato alle emergenze urgenze, non hanno il primario, come nel caso della
Cardiologia e del Pronto Soccorso. Si accorgono che l’emodinamica è attiva
solo 8 ore al giorno, con l’esclusione dei pomeriggi, delle notti e dei
giorni festivi nonostante l’impegno a renderla, almeno, operativa h12. Ci
domandiamo dove siano finiti i loro trionfali comunicati per applaudire alle
assunzioni di personale in deroga al blocco del turn over presentate ad ogni
piè sospinto dal presidente Zingaretti ma mai concretizzate. Dobbiamo
immaginare che, anche quelle, fossero solo delle agenzie propagandistiche
piene di parole ma vuote di significato. Con la scelta di firmare una
petizione i sindaci del Pd ammettono che, come il loro presidente Zingaretti,
anche loro sono solo capaci di vendere fumo negli occhi dei cittadini. Oggi i
sindaci si mostrano indignati e decisi a lottare perché l’ospedale di
Formia non sia svuotato di servizi e di eccellenze. Con un po’ di fortuna
si accorgeranno anche che il governo della Regione li vede in maggioranza e
che basterebbe avere idee e progetti chiari per metterli in pratica. Per
parte nostra siamo pronti a qualsiasi azione, come abbiamo dimostrato in
questi anni ogni giorno in consiglio regionale dai banchi dell’opposizione,
possa portare ad una valorizzazione dell’ospedale di Formia sul piano
strutturale e dell’implementazione della pianta organica. Confidiamo che
almeno da oggi in poi il Pd sostituisca le guerre di bandiera con una
battaglia a favore dei cittadini pensando a risolvere ora i problemi
esistenti e a mettere in atto una seria programmazione che, nel lungo
termine, possa portare alla realizzazione dell’ospedale del Golfo. E,
soprattutto, speriamo che il presidente Zingaretti non si mostri sordo anche
ai suoi compagni di partito”.

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