lunedì 29 Aprile 2024,

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Formia. Il PD si tenga lontano dall’acqua

scritto da Redazione
Formia. Il PD si tenga lontano dall’acqua

Alcuni esponenti del PD, a mo di sciacalli, hanno approfittato della sentenza del Consiglio di stato che impone ad Acqualatina, in quanto gestore, di restituire quanto illecitamente riscosso fino a ora, per provare a rifarsi una verginità, dopo anni nei quali il partito democratico ha volutamente lasciato i cittadini in balia della cattiva gestione del servizio idrico realizzata da Acqualatina, ma non solo, infatti ha reso possibile il perpetrarsi di un nuovo abuso.
Ricordiamo loro, infatti, che se è vero che i cittadini saranno rimborsati da luglio 2011 a dicembre 2011, è altrettanto vero che questo al momento non sarà possibile per l’anno 2012.
E questo grazie all’operato del governo Monti, che con il famoso decreto 201, il cosiddetto Salva-Italia (6 dicembre 2011) ha affidato l’acqua all’Autorità per l’energia elettrica e il gas, che ha introdotto il metodo transitorio per la determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato negli anni 2012-2013, con il quale ha sostituito la «remunerazione del capitale», abolita con il secondo referendum, con il riconoscimento ai gestori del “costo della risorsa finanziaria”.
In pratica con un gioco di parole, ha lasciato ai gestori la possibilità di poter contare ancora su quel 7% che 27milioni di cittadini hanno deciso di abolire. Come direbbe qualcuno “se non è zuppa, è pan bagnato”.
Il metodo Tariffario Transitorio è in realtà l’ennesima truffa al voto referendario contro cui il Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua si è già mobilitato fin dalla fine del 2011 e di cui è tornato a chiedere l’immediato ritiro, nel rispetto del voto degli italiani.
Di fronte ad una così reiterata volontà di non rispettare la volontà di noi cittadini, neppure di fronte al pronunciamento del Consiglio di Stato, non resta che chiedere anche le immediate dimissioni dell’Autorità, richiesta che ovviamente non mancherà di avere nelle sedi opportune tutto il nostro appoggio.
E’ inutile sottolineare che il governo Monti, che si è macchiato di tale odiosa scorrettezza ai danni dei cittadini, è stato voluto fortemente dal partito democratico, che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno.
Ricordiamo ai candidati del PD che anche durante i 5 anni che li hanno visti al governo della regione Lazio, non hanno fatto nulla per rimediare ai guasti della legge regionale n. 6/96 , firmata dall’allora direttore generale dell’Assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Lazio, Raimondo Besson, diventando subito dopo il vicepresidente di Acqualatina (in quota pubblica) e poi dopo amministratore delegato (in quota privata). Ruolo che tuttora ricopre.
Forse ai candidati del PD il nome Mario Renzi non dice nulla, a noi invece sì.
Sulla base di quanto inserito nei bilanci di Acqualatina alla voce costi del consiglio di amministrazione, dal 2003 al 2005, ci risulta infatti che proprio Mario Renzi, allora sindaco DS (democratici di sinistra) di Priverno, come componente del consiglio di amministrazione incassò uno stipendio di oltre 143mila euro.
Se fossimo nei panni di un candidato del PD, e fortunatamente non lo siamo, metteremmo la testa sotto la sabbia per evitare la rabbia dei tanti cittadini che fino ad oggi hanno combattuto a viso scoperto contro Acqualatina, senza alcun aiuto da parte degli amministratori passati, presenti e futuri targati partito democratico.

Comitato Spontaneo di lotta contro Acqualatina di Formia

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