mercoledì 15 Maggio 2024,

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Farmaci, Lorenzin: con poco Italia può diventare primo Hub Europeo

scritto da Redazione
Farmaci, Lorenzin: con poco Italia può diventare primo Hub Europeo

Nonostante i tagli al fondo e le regole abbastanza incomprensibili, continuiamo ad essere il secondo hub industriale europeo (per quanto riguarda il settore farmaceutico ndr) e, con poco, possiamo diventare il primo, se non ci tagliamo le gambe da soli“. Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, intervenendo al convegno “Investire in Salute per rilanciare l’economia“, in corso presso lo stabilimento Janssen di Borgo San Michele, a Latina. Secondo il ministro, non è possibile eccellere in tutto, ma “si possono individuare dei settori ad alto potenziale e investire su questi. Il ritorno, poi, ce l’hai da una parte subito e da una parte col tempo“. Il settore farmaceutico per Lorenzin, è quello “che può dare più soddisfazioni in Italia in questo momento“. Il primo vantaggio “ce l’ha il paziente, che ha accesso a una gamma di farmaci innovativi. Il secondo elemento positivo è che il settore valorizza il valore aggiunto del paese” e presenta “un alto livello teconlogico e formativo e occupa personale ad alta specializzazione. Difficilmente potremo essere competitivi per i bulloni – ha detto – ma possiamo essere competitivi sul Pharma“. Terzo, “non dobbiamo lasciare l’industria. Siamo un paese agricolo che ha un grande patrimonio artistico-culturale, ma senza industria siamo un paese che non può navigare in modo competitivo“. Lorenzin ha sottolineato poi che “qualche risultato l’abbiamo già ottenuto e spero di averne di più. Questo sarà un anno cruciale tra questo e il prossimo andremo a raccogliere ciò che abbiamo seminato“. Infine, riferendosi allo stabilimento Janssen di Latina, dove si sta svolgendo il convegno, Lorenzin ha commentato: “Bisognerebbe fare dei documentari all’interno degli stabilimenti farmaceutici per far comprendere il grande lavoro e la professionalità che c’è dietro una linea produzione così sofisticata. Il paziente prende i farmaci a scatola chiusa“, senza avere la “consapevolezza dell’enorme filiera che c’è dietro. Uno dei pochi aspetti divertenti di questo mestiere – ha concluso – è poter vedere il funzionamento della macchina“.

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