lunedì 29 Aprile 2024,

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Di tutto di più (meglio della Rai TV) (1)

scritto da Redazione
Di tutto di più (meglio della Rai TV) (1)

Sono ricca ereditiera“,denunciata figlia capo banca camorra. Sonia Guida, figlia di Vincenzo, cerca aprire conto in Svizzera
Sono una donna molto ricca, figlia di un industriale che si è trasferito in Brasile“. Così si è descritta in una autocertificazione necessaria per aprire un conto corrente in Svizzera Sonia Guida, figlia di Vincenzo Guida arrestato nel novembre scorso dalla Squadra mobile di Milano su ordine della Dda milanese nell’ambito dell’inchiesta “Risorgimento” sulla cosiddetta “banca della camorra“.
Sonia Guida, 40 anni, è stata indagata per autoriciclaggio aggravato dalla transnazionalità, reato condiviso con il padre che però deve anche rispondere di esercizio abusivo del credito con l’aggravante del metodo mafioso. In manette finirono anche Alberto Fiorentino, Filippo Magnone, Matteo Magnone, Giuseppe Arnhold, Alfredo Montefusco, accusati a vario titolo di esercizio abusivo del credito, riciclaggio, estorsione e usura aggravate da metodo mafioso, possesso di un’arma da sparo. Sonia Guida è risultata intestataria di un conto corrente – chiamato Ostrica – aperto da lei nel 2004 in Svizzera e sul quale è transitato circa un milione di euro dell’organizzazione frutto di altre attività illecite. Successivamente, tra ottobre e novembre 2015, Guida ha spostato i soldi prima in Lussemburgo e poi in un conto a Budapest, città che ha raggiunto personalmente a ottobre per occuparsi delle procedure. Al momento dell’arresto in casa di Vincenzo Guida furono trovati 1.406.969 euro in contanti, oltre a gioielli e orologi di pregio. Ai fratelli Magnone e a Matteo Camillo sono stati sequestrati circa 3 milioni e 400mila euro custoditi in diversi conti svizzeri.


CIVITAVECCHIA. GDF SCOPRE 600 TONNELLATE RIFIUTI INDUSTRIALI
Circa 600 tonnellate di rifiuti industriali speciali, pericolosi e non pericolosi, sono stati rinvenuti dai militari della sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Gaeta, su tre aree di circa 1800 mq all’interno di un sito industriale in località S.S. Cosma e Damiano. L’intervento si è concluso nei giorni scorsi con il sequestro dell’area, che si trova all’interno della sede della società cooperativa “Mancoop” A.R.L, a carico della società “Fallimento Evotape Packaging S.R.L.“. In particolare sono stati rinvenuti, illecitamente depositati, rifiuti misti con caratteristiche di tossicità ed infiammabilità, tra cui imballaggi, carta, plastica, legno, fusti contenenti solventi- inchiostri-vernici, stracci, lastre di eternit, materiale ferroso ed elettrico, fusti di oli esausti e contenitori in plastica contenenti sostanze acriliche e collanti a base di solventi. L’intervento è stato operato con il concorso degli uomini dell’Arpa Lazio ed il sequestro è stato convalidato dall’autorità giudiziaria di cassino competente per territorio, con la denuncia del curatore fallimentare. L’intervento si è reso necessario dopo che gli avvistamenti aerei avevano da tempo evidenziato l’anomala situazione, dannosa per l’ambiente e la salute degli abitanti, e ancora nessun intervento di bonifica era stato posto in essere. Ulteriori accertamenti di natura finanziaria sono in corso per la verifica del pagamento dei canoni in materia di eco-tassa, tributi quest’ultimi di particolare interesse considerato che un eventuale recupero della somma evasa verrebbe riutilizzata, cosi’ come previsto dalla normativa vigente, in attività per la tutela ambientale. Così in un comunicato la Guardia di Finanza, Reparto Operativo Aeronavale Civitavecchia.


LAVORO. BIANCHI: SOSTENERE PROGETTO DIPENDENTI COOP FROSINONE
Un incontro in Regione sul futuro delle Coop del Basso Lazio potrebbe aiutare a sciogliere i tanti dubbi e preoccupazioni dei lavoratori, prendendo in esame anche la strada dell’autoimprenditorialità. Per questo stamattina, confidando nella consenta disponibilità dell’Assessore Lucia Valente, ho chiesto di valutare l’ipotesi che la Regione possa fare da intermediario tra sindacati, lavoratori e la proprietà Unicoop Tirreno per arrivare ad una soluzione condivisa della vicenda. Considerando anche l’idea dei lavoratori di costituirsi in cooperativa per la gestione del punto vendita di Frosinone. Esistono infatti molti esempi positivi di dipendenti che hanno riacquisto fabbriche e attività fallite per trasformarle in imprese di successo. Perché quindi non valutare se ci sono le condizioni per sostenere la proposta? L’Assessore al Lavoro Valente su questo fronte e’ stata sempre molto sensibile, favorendo politiche attive che premiassero il coraggio e la voglia di rimettersi in gioco dei lavoratori. Ne e’ un esempio la riattivazione, dopo 7 anni, del fondo sul microcredito che aiuterà imprese e cittadini in difficoltà.  Va quindi subito presa in considerazione la volontà dei dipendenti della Coop di diventare imprenditori di se stessi. Potrebbero rappresentare un modo nuovo di gestire e superare le tante crisi in corso, puntando sulle capacita’ e la conoscenza delle persone“. Così in un comunicato Daniela Bianchi, consigliera regionale indipendente Sinistra Italia – Sel in merito alla riorganizzazione e vendita dei punti vendita della Coop nel basso Lazio.


COMUNALI, MELONI: FANNO PAURA A RENZI
Credo le amministrative facciano paura a Matteo Renzi. È il motivo per cui aveva già detto che il referendum su di lui si faceva dopo, con la vicenda del referendum costituzionale, perché lui sa che lì è più facile giocarsi la partita per lui a livello di comunicazione“. Così il candidato sindaco di Roma Giorgia Meloni (Fdi), a CorriereLive.


COMUNE, RAGGI (M5S): GIACHETTI E MELONI? IL DEBITO È ANCHE ROBA LORO
In questi giorni tutti parlano del debito di Roma (una voragine di circa 15 miliardi, sembra), ma tutti si guardano bene dal dire chi lo ha prodotto questo debito. Ebbene, ve lo diciamo noi. Dati alla mano, con la seconda Giunta Rutelli (e Giachetti capo di gabinetto) il debito di Roma sale di quasi 2,5 miliardi, passando da circa 3,5 miliardi a quasi 6 miliardi di euro, fino al 2000. Poi entra Veltroni, che nei suoi anni di amministrazione (fino al 2008) produce oltre 1,2 miliardi di debito, che al 2007 raggiunge gli oltre 7 miliardi. Quindi Alemanno (sostenuto da Giorgia Meloni), che crea una bad company dei debiti e si auto-nomina anche commissario unico, nascondendo gran parte del debito sotto il tappeto, che alla data del 26 luglio 2010 si scopre ammontare a 8,64 miliardi di debiti non finanziari e e 7,12 miliardi di debiti finanziari“. Lo scrive su Facebook Virginia Raggi, candidato sindaco M5S.
Una precisa ricostruzione del giornalista Gianni Dragoni pubblicata sul Sole a ottobre 2015 ricostruì così la questione: durante il regno di Rutelli-Giachetti il debito è aumentato di 892.937 euro al giorno, a partire dal 1993 – continua Raggi – Con Walter Veltroni questa dinamica è proseguita, anche se con un leggere rallentamento: 416.476 euro al giorno. Per poi riprendere con Gianni Alemanno: 450.160 euro giornalieri. Questi sono numeri incontrovertibili. Questi sono fatti. Com’è un fatto che Giachetti e la Meloni dopo aver lasciato un buco impressionante oggi si ricandidano a governare Roma. E lo fanno standosene seduti comodi su uno scranno in Parlamento, con stipendi di circa 15 mila euro al mese. Facile fare i romani con i soldi dei romani…“.


MUNICIPIO III, CASCAPERA (MARCHINI): MAGGIORANZA CENTROSINISTRA ALLO SBANDO
Nel Municipio III la maggioranza di centrosinistra è allo sbando. Oggi i consiglieri di maggioranza, disertando il Consiglio municipale, hanno di fatto sfiduciato il presidente Paolo Marchionne“. Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lista Marchini in Municipio III, Fabrizio Cascapera. “Lo scorso lunedì – aggiunge Cascapera – in conferenza dei capigruppo tutte le forze di opposizione hanno chiesto di portare le delibere sui debiti fuori bilancio e sulle somme urgenze, firmate dallo stesso Marchionne, in Consiglio municipale. Oggi alle 14 in Consiglio era presente solo il capogruppo Pd, mentre Sel era assente non garantendo i numeri per lo svolgimento del Consiglio. Domani siamo chiamati in seconda convocazione – continua la nota – ci auguriamo che i consiglieri di maggioranza ritornino sulla loro decisione e accettino di discutere queste delibere. Purtroppo la sensazione è che questo non avverrà e che quei debiti che ammontano a circa 4 milioni di euro andranno a pesare sui bilanci della prossima amministrazione. Altro fatto grave è che le ditte che hanno svolto questi lavori non riceveranno il giusto compenso fin quando queste delibere non saranno votate dal Consiglio, esponendole al rischio chiusura“.


SANITÀ, ABBRUZZESE (FI): “SISTEMA ALLO SBANDO”
Si stanno creando tutti i presupposti per far si che il sottoscritto, come annunciato qualche giorno fa, promuova una class action sulla sanità in provincia di Frosinone. A tal fine sto raccogliendo, prove, testimonianze, articoli di stampa e ogni altro elemento utile per preparare il “Libro bianco della Sanità” che costituirà eventualmente la base per la class action. La rete ospedaliera, infatti, non riesce a garantire I livelli essenziali di assistenza e ne sono viva testimonianza i numerosi casi di malasanità che da mesi riempiono le pagine dei quotidiani Non si scherza con la salute dei cittadini; sia Zingaretti che il commissario straordinario della Asl di Frosinone Macchitella lo devono capire“. Lo ha dichiarato, in una nota, Mario Abbruzzese consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissone Speciale Riforme Istituzionali.
Dopo il caso del pronto soccorso dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino, dove un giovane paziente ha atteso 27 ore e dove per un giorno il reparto è andato in tilt a causa della mancanza di inchiostro per le stampanti e dopo il caos verificatosi ieri a Sora dove molte ambulanze sono rimaste bloccate per la carenza di barelle nella struttura di emergenza ed urgenza, ormai è palese che il sistema sanitario non ha più le risorse necessarie sia di personale che di macchinari per garantire un servizio efficiente ed efficace ai cittadini – prosegue la nota – Non basta annunciare svolte epocali e l’arrivo di nuovi medici ed infermieri, quando poi quotidianamente la situazione è disastrosa sotto ogni punto di vista. Gli utenti sono esasperati dalle attese, i medici stremati dai turni massacranti. Dunque non posso che ricordare a Zingaretti che, non c’è più nulla da immaginare, da annunciare servono fatti, provvedimenti strutturali in grado di riorganizzare e rivitalizzare una rete ospedaliera che non riesce  nemmeno più a garantire i livelli essenziali di assistenza“.

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