mercoledì 15 Maggio 2024,

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Dalla Regione Lazio

scritto da Redazione
Dalla Regione Lazio

TURISMO. AURIGEMMA: GUIDA CERTA E SCELTE CONDIVISE PER SETTORE

“Sin dal suo insediamento, con la scelta
di tenere per se’ la delega al Turismo, affidando al ‘fido’
Bastianelli la guida dell’agenzia regionale, il fratello del
commissario Montalbano – lui si che ha saputo generare flussi
turistici verso un piccolo ma particolarissimo villaggio del
nostro Paese – poco o nulla ha prodotto per il turismo regionale,
alla luce dei risultati. E a nulla e’ bastato scimmiottare un
piano strategico, partecipare con ‘straordinarie’ risorse ad Expo
ma alla fine in modo poco produttivo, elaborare nuovi regolamenti
per il turismo, che peraltro sono stati bocciati dal Tar. Alla
fine Zingaretti e’ stato poi in modo fugace e repentino
abbandonato dallo stesso fidato stratega (appunto Bastianelli),
profumatamente pagato che ha notte tempo deciso di lasciare il
Lazio per dedicarsi, forse anche illegittimamente, alla guida
dell’ente nazionale del turismo, attualmente in via di
scioglimento e trasformazione. Ora che ad occuparsi della materia
a tempo pieno e’ il vice presidente Smeriglio – senza nulla
togliere alla dott.ssa Longo che al momento e’ responsabile ad
interim e che ha sostituito, certamente con minori oneri per i
contribuenti, lo stratega suo predecessore – speriamo che si
possa arrivare ad una guida certa per l’agenzia e a scelte
programmatiche e strategiche condivise per il turismo regionale.
Roma e il Lazio ne hanno davvero bisogno”.
Cosi’ in un comunicato il Capogruppo di Forza Italia della
regione Lazio Antonello Aurigemma.

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MAFIA ROMA, STORACE: RIBALTONE GIUDIZIARIO, SENZA ARRESTI RAGGI
SAREBBE SINDACO?
“La sentenza con cui, ieri, Maurizio Venafro, ex
capo di Gabinetto di Zingaretti, è stato assolto nel processo sulla gara Cup
nella Regione Lazio, è un ribaltone per via giudiziaria”. Lo scrive
Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
“La condanna di uno degli indagati, Mario Monge, patron di una coop, dice
che la turbativa d’asta c’è stata, ma non riguarda il livello politico. A
Venafro va restituito l’onore dell’innocenza rispetto ad una vicenda
giudiziaria lunga – per lui e per la sua famiglia – sedici mesi
interminabili. Occorre una riflessione più generale sul teorema giudiziario
se i 60 milioni di euro della gara Cup erano appetiti da Mafia Capitale ma
non c’è stata commistione con il livello politico come dimostra
l’assoluzione di Venafro, perché Luca Gramazio è in carcere da oltre un
anno? In sostanza – argomenta Storace su Il Giornale d’Italia – se la
turbativa d’asta non c’è per Venafro, perché Gramazio rimane in cella?
Questa sentenza rischia di riscrivere una storia e anche la politica romana.
Senza quegli arresti di dicembre 2014 e giugno 2015, Virginia Raggi sarebbe
mai diventata sindaco della Capitale? Dalla decisione del tribunale di Roma
rischia di venire oscurata la pagina trionfale con cui i grillini sono
arrivati in Campidoglio. Centrosinistra e centrodestra lacerati
dall’inchiesta hanno combattuto a mani legate. Riflettano tutti, politica e
magistratura, su quanto è accaduto”.

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REGIONE, APPROVATA DELIBERA PER CONVENZIONE CON POLIZIA PROVINCIALE
“La Regione Lazio ha approvato in Giunta la
delibera di indirizzo per l’attivazione della Convenzione con le Province
per avvalersi della collaborazione della Polizia Provinciale nelle attività
di vigilanza e di controllo del patrimonio faunistico e ambientale del Lazio.
Con questa convenzione, saranno garantite le attività di controllo e
vigilanza sui territori svolte dalla Polizia Provinciale, che continueranno
senza alcuna interruzione o rallentamento, come molti temevano a seguito
dell’applicazione della riforma Delrio sul riordino delle funzioni delle
Province”. Lo ha dichiarato in una nota l’assessore all’agricoltura
della Regione Lazio, Carlo Hausmann.
“Ci avvarremo del patrimonio di conoscenze e professionalità del Corpo di
Polizia Provinciale – ha concluso l’Assessore – per svolgere al meglio le
nuove funzioni in capo alla Regione, volte ad assicurare la tutela
dell’ambiente e della fauna selvatica presente nel territorio regionale. Agli
agenti saranno affidate, tra le molteplici attività, quelle di protezione
della fauna per il prelievo venatorio, di tutela e sviluppo del patrimonio
ittico, dell’esercizio della pesca, l’attuazione dei piani di abbattimento
per il controllo della fauna selvatica, la vigilanza sugli interventi di
controllo faunistico, di salvaguardia e vigilanza sulla raccolta dei tartufi
freschi, dei funghi epigei spontanei e di altri prodotti del sottobosco”.
La Regione Lazio “si impegna a erogare alle Province per lo svolgimento delle
attività previste dalla convenzione un contributo di 250.000 euro in due
annualità”.

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REGIONE, OGGI SEMINARIO SU NUOVO CODICE CONTRATTI PUBBLICI
“Si è svolto oggi, presso la sala Tirreno della
Regione Lazio, il seminario La riforma dei contratti pubblici: il nuovo
Codice e la disciplina attuativa, trasmesso anche via streaming sull’intero
territorio nazionale. Dedicato a stazioni appaltanti, centrali di committenza
ed operatori economici, l’incontro è stato organizzato dalla Regione Lazio
nell’ambito del ciclo di incontri interregionali programmati da ITACA
(Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità
ambientale) e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in
collaborazione con gli Osservatori regionali sui contratti pubblici. In
questa sede sono state approfondite le tematiche più rilevanti previste nel
nuovo decreto legislativo 50/2016, entrato in vigore lo scorso 19 aprile, che
ha operato il riassetto organico del sistema dei contratti pubblici”. Così
in una nota della Regione Lazio.
“Tra i relatori convenuti, Fabio Refrigeri, assessore Infrastrutture,
Politiche abitative ed Enti locali della Regione Lazio, Anna Casini,
presidente Itaca e vicepresidente Regione Marche, Wanda D’Ercole, direttore
Infrastrutture e Politiche abitative della Regione Lazio, Andrea Tardiola,
segretario generale della Regione Lazio, Antonella Manzione, capo
Dipartimento per gli Affari giuridici e legislativi della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, Adolfo Candia, dirigente Ufficio regolazione
contratti pubblici Anac, Glenda Zanolla, Centrale Unica di Committenza
Regione Friuli, Pierdanilo Melandro, Affari giuridici e legislativi ITACA,
Ivana Malvaso, coordinatore GdL Contratti pubblici Itaca, Maria Grazia
Bortolin, Affari legislativi Regione Veneto, Gabriele Pasquini, Responsabile
NARS Presidenza del Consiglio dei ministri. Da tutti gli interventi di alta
qualità ammnistrativa è emerso un quadro, composito e approfondito –
prosegue la nota – scaturito dal decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50,
emanato in attuazione della legge 11/2016 ed entrato in vigore il 19/04/2016,
che ha recepito le tre direttive europee 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE,
e riordinato l’intera materia dei contratti pubblici. Ogni contributo ha
messo in luce aspetti e criticità del nuovo Codice (che abroga il d.lgs.
163/2006 e il d.P.R. 207/2010, oltre ad una serie di altri atti normativi)
che va in direzione di una semplificazione ed accelerazione delle procedure,
operando un riassetto organico del sistema dei contratti pubblici su tutti
gli attori del settore: stazioni appaltanti, centrali di committenza,
operatori economici, organismi di controllo e di indirizzo. Tra le novità
più rilevanti del nuovo Codice, è stata sottolineata la riorganizzazione
della committenza pubblica, attraverso la centralizzazione e l’aggregazione
della domanda oltre alla qualificazione delle stazioni appaltanti; obiettivo,
consolidare profili di stazioni appaltanti in grado di governare in modo
efficace l’intero ciclo dei contratti, per far fronte a criteri di
affidamento innovativi e complessi che richiedono committenze sempre più
competenti e specializzate. Tali livelli di efficienza, si è ribadito, si
possono raggiungere attraverso modelli organizzativi adeguati, con un corpo
di dipendenti costantemente aggiornato. In conclusione, l’incontro ha
voluto lanciare la necessità prioritaria: accrescere competenze e conoscenze
per governare i processi di gestione dei contratti nel rispetto delle nuove
norme, contribuendo all’istaurazione di adeguate fondamenta su cui attivare
la qualificazione della committenza”.

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