lunedì 29 Aprile 2024,

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Cori. Viaggio della memoria

scritto da Redazione
Cori. Viaggio della memoria

È terminato il ‘Viaggio della Memoria’ per i tredici studenti e i due docenti accompagnatori dell’Istituto Comprensivo Statale ‘Cesare Chiominto’, partiti venerdì scorso per la Polonia. Anche quest’anno, l’ottavo consecutivo, le Amministrazioni comunali di Cori e Rocca Massima hanno voluto garantire questa esperienza educativa unica agli alunni delle classi III A, B e C della scuola media inferiore ‘A. Massari’ di Cori e delle III E ed F della pari grado ‘Don Silvestro Radicchi’ di Giulianello.
Vienna, Cracovia, Wadowice, la miniera di salgemma di Wieliczka, tra le tappe di questi sette giorni, ma soprattutto la visita al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau (26 gennaio) e la partecipazione al Memory Day della Shoah sotto la ‘Porta della Morte’, la grande commemorazione del 70° anniversario della Liberazione del campo da parte dell’Armata Rossa, in presenza di autorità politiche e intellettuali da tutto il mondo, e di circa trecento sopravvissuti al lager, oltre alle numerose associazioni ed organizzazioni impegnate a conservare viva la memoria dell’Olocausto.
Alle celebrazioni era presente anche la Delegazione comunale guidata dal Sindaco Tommaso Conti, invitata ufficialmente dal Sindaco di Oświęcim Janusz Chwierut, in nome del solido rapporto di amicizia e di scambio culturale che lega ormai da anni le due città. “Tutti uniti per non dimenticare e riflettere su questa pagina oscura del nostro passato, e fare in modo che cose simili non si ripetano mai più in futuro – ha sottolineato Tommaso Contiperché – come disse Primo Levi – è accaduto, quindi potrebbe accadere di nuovo.”
I ragazzi sono tornati a casa carichi di emozioni alla vista di tanto orrore generato dall’odio e dalla crudele violenza dell’uomo, frutto di intolleranza, libidine di potere, ragioni economiche, fanatismo religioso e politico, attriti razziali. Provare ad immaginare come sia stato ‘vivere’ in quel luogo ancora intriso di dolore e sofferenza ha commosso, rattristato, impietrito i giovani. Li ha fatti arrabbiare e indignare l’assenza di una giustificazione umanamente possibile a quella tragedia che ha annientato milioni di uomini, donne e bambini, senza alcuna pietà. Sicuramente impareranno ad apprezzare di più ciò che hanno e i veri valori della vita.

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