martedì 30 Aprile 2024,

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Commercio in sede fissa, audizione su nuovo testo unico

scritto da Redazione
Commercio in sede fissa, audizione su nuovo testo unico

Urbanistica, liberalizzazioni e semplificazioni sono stati i principali temi dell’audizione sulla proposta di nuovo testo unico del commercio tenutasi oggi dall’VIII commissione del Consiglio regionale presieduta da Mario Ciarla (Pd). Presenti Ance Lazio, Unindustria, Federlazio distribuzione, Federdistribuzione, Legacoop Lazio e Ancd Conad. Hanno preso la parola, oltre ai costruttori, i rappresentanti della piccola, media e grande distribuzione, nonché di quella che si autodefinisce “distribuzione moderna organizzata“, vale a dire i grandi marchi. A nome di questi ultimi Federdistribuzione ha chiesto, tra l’altro, che nel testo unico sia manifestata “una maggior coerenza con le norme nazionali sulle liberalizzazioni“. Richiamo ai principi comunitari, recepiti dalla legislazione nazionale, compiuto anche da chi come Legacoop si è fatto portavoce della piccola, media e grande distribuzione. Un argomento sfiorato anche da Ance, l’organizzazione dei costruttori, che si sono invece detti preoccupati soprattutto per gli aspetti urbanistici. La localizzazione degli insediamenti – come pure la regolamentazione di accessi, viabilità e parcheggi – sarebbero lasciati a un nuovo regolamento di attuazione. Andrebbero invece fatte salve, secondo i costruttori, le scelte compiute negli strumenti urbanistici, garantendo così certezze a chi deve investire. Una critica condivisa anche da Federlazio, che rappresenta aziende di piccole e medie dimensioni. Per Legacoop sarebbe opportuno che linee e principi siano contenuti nel testo unico, anziché in un regolamento. I rappresentanti del mondo cooperativo hanno inoltre manifestato perplessità di fronte all’autonomia che la proposta riconosce a Roma Capitale rispetto alle future norme regionali. Tra gli altri argomenti toccati nel corso dell’audizione c’è stata la semplificazione, nella cui direzione Federlazio ha scorto vadano alcune misure. Federdistribuzione ha chiesto maggior spazio alla Scia (Segnalazione certificata di inizio attività). Sia Legacoop che Federdistribuzione hanno chiesto che la legge li inserisca tra i soggetti considerati rappresentativi del settore. Al termine della seduta il presidente Ciarla ha ricordato che i nodi sull’urbanistica erano noti e che l’esame in commissione, da concludersi entro l’estate, permetterà di migliorare la proposta. Ha partecipato alla seduta il consigliere Pietro Di Paolo (Ncd).

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