martedì 14 Maggio 2024,

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Auschwitz a Latina, il museo in mostra al San Benedetto. Il sindaco di Auschwitz visita Provincia e Comune

scritto da Redazione
Auschwitz a Latina, il museo in mostra al San Benedetto. Il sindaco di Auschwitz visita Provincia e Comune

È tutto pronto all’istituto San Benedetto di Latina per la mostra «Auschwitz, campo nazista della morte», organizzata dal Presidente della VIII Commissione Cultura della provincia di Latina, Mauro Carturan, che sarà inaugurata venerdì 22 marzo alle ore 10.30.
In occasione dell’evento, giovedì 21 marzo, arriverà in Provincia di Latina il vice direttore del museo di Auschwitz e direttore del centro internazionale per l’educazione su Auschwitz e dell’Olocausto Andrzej Kacorzyk e il Sindaco di Oświęcim Janusz Cgwierut. Nella stessa giornata, entrambe i rappresentanti polacchi saranno ricevuti, alle 18.30, dal Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi.
Venerdì, giornata inaugurale, saranno invece ricevuti in Provincia di Latina, alle ore 9.30, dal vice Presidente Salvatore De Monaco.
«Siamo orgogliosi e lusingati di ospitare un’esposizione storica di questo tenore – commenta il capo dell’istituto San Benedetto, Nicola Di Battistada anni il nostro istituto si occupa di progetti e di studi e approfonditi sull’argomento. Non a caso abbiamo editato un numero speciale del nostro giornale interno, Il Perché, sulla mostra di venerdì prossimo per offrire spunti di riflessione sul tema. Invito tutte le scuole del territorio a partecipare alla giornata inaugurale perché la migliore arma per cambiare il mondo, in meglio, è l’educazione, la scuola».
Andrzej Kacorzyk, direttore del dipartimento Cultura del museo di Auschwitz, sottolinea la valenza del museo quale testimonianza fondamentale di una vicenda che ha segnato l’intera umanità, mentre il Presidente della provincia Armando Cusani ha ribadito come la formazione degli studenti sia sempre stato uno dei punti focali del proprio programma di governo.
«Quando arriva la conoscenza – commenta il Presidente della Provincia Armando Cusani – arriva anche la memoria. Oltre alla cultura prettamente scolastica, ho sostenuto negli anni il viaggio nella storia dell’Olocausto perché il passato non è mai soltanto passato. Esso ci riguarda, ci indica le strade da non prendere e quelle da prendere. La testimonianza della Shoah, portata a Latina, riveste un grandissimo significato culturale e sociale per gli studenti: servirà a scuotere le loro coscienze, servirà a capire quanto sia terribile sia stata l’opera dell’odio. Il ricordo delle vittime, per usare le parole di Benedetto XVI, “porterà la ragione a riconoscere il male come male e a rifiutarlo, susciterà il coraggio del bene, della resistenza contro il male”».
Un recentissimo studio del Museo dell’Olocausto di Washington riscrive la storia della Shoah: il numero dei campi nazisti in cui furono rinchiusi gli ebrei prima e durante la Seconda Guerra Mondiale era «il doppio di quanto finora calcolato». I ricercatori hanno catalogato oltre 42.500 istituzioni usate dal nazismo a scopi di persecuzione e di morte. Le dimensioni della macchina dello sterminio in Europa ha stupito gli stessi autori dello studio che in passato avevano stimato in 20 mila i luoghi di imprigionamento e di oppressione del regime di Adolf  Hitler. Il vasto progetto ha prodotto cifre scioccanti: da 15 a 20 milioni di persone furono uccise o detenute nei campi creati dai tedeschi o da regimi fantoccio installati dal nazismo nei paesi occupati, dalla Francia alla Romania. I siti non includono solo campi di concentramento come Dachau, Auschwitz o Bergen-Belsen ma 30 mila impianti dove lavoratori schiavi producevano scorte militari, 1.150 ghetti, mille campi di prigionieri di guerra e 500 bordelli per soldati nazisti, oltre a siti eufemisticamente definiti di «cura» dove donne ebree erano costrette a abortire o i loro neonati erano uccisi al momento del parto.

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