venerdì 04 Ottobre 2024,

Provincia di Latina

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Approvata la legge per l’utilizzo degli arenili

scritto da Redazione
Approvata la legge per l’utilizzo degli arenili

Il consiglio regionale del Lazio ha approvato la nuova legge che regolamenta l’utilizzo degli arenili. Un provvedimento che determinerà importanti novità per i Comuni rivieraschi della provincia di Latina che, in assoluto, detiene il maggior numero di chilometri di costa: sono 184, con una piccola percentuale non balneabile, contro i 361 totali dell’intera Regione. Penso che il nuovo provvedimento possa dare un ulteriore impulso al turismo pontino, compreso quello del capoluogo che oggi rappresenta, nonostante il conseguimento della Bandiera Blu, ancora un capitolo inespresso nell’economia locale. A tal proposito, mi pare importante sottolineare come l’introduzione della destagionalizzazione nella nuova normativa possa andare incontro a quelle realta’, come Latina, dove la possibilita’ di erogare servizi al lido anche oltre il 30 settembre offre agli imprenditori una chance di incrementare i propri introiti, spesso falcidiati da stagioni balneari non sempre proficue, oltre che a sollevarli dall’obbligo di sgomberare l’arenile dalle strutture con un aggravio di costi incalcolabili per i gestori stessi. Con la destagionalizzazione dell’offerta turistica e lo svolgimento di attività collaterali alla balneazione si prevede che l’utilizzazione delle aree del demanio marittimo possa avere durata annuale. I Comuni potranno permettere che le strutture di facile rimozione utilizzate a questo scopo per finalità turistiche ricreative possano rimanere sulla spiaggia per tutto il periodo di durata della concessione. Pensiamo a quanto si potranno giovare di questa opportunità quelle realtà dove è più spiccata la vocazione turistica, dal Circeo sino alla riviera di Ulisse“. Così in un comunicato Enrico Forte, consigliere regionale del Pd.
Le linee guida che hanno portato a redigere il nuovo testo sono rappresentate da pochi ma fondamentali concetti: semplificazione, tutela ambientale, garanzia di una libera fruizione e, una su tutte, legalità. Tra le novità introdotte dalla legge vorrei sottolineare alcune semplificazioni rispetto all’utilizzo del demanio: via le vecchie classificazioni, oggi si parla solo di stabilimenti balneari, spiagge libere con servizi e spiagge libere. Per la prima volta, inoltre, si stabilisce che ogni Comune dovrà avere un rapporto equilibrato tra spiagge libere, con o senza servizi cui si dovrà riservare non meno del 50% dell’arenile di propria competenza e stabilimenti balneari. I Comuni che non destineranno nei propri Pua almeno il 50% degli arenili di competenza alla pubblica fruizione, non potranno rilasciare nuove concessioni demaniali marittime. L’organizzazione dei servizi di balneazione, inoltre, non potrà in nessun caso precludere la libera fruizione dell’arenile. Inoltre le amministrazioni dovranno assicurare una distribuzione equilibrata di spiagge libere all’interno del territorio comunale. Con una modifica all’articolo 47 della legge 13/2007 viene sottratta ai Comuni la possibilità di ‘rinnovo automatico’ delle concessioni delle aree demaniali marittime mentre restano fermi i poteri di rilascio, decadenza, revoca e variazione. Inoltre viene ribadito che ogni concessione deve essere assegnata con procedura di evidenza pubblica cosi’ come chiede la direttiva europea. Non meno importanti i temi di legalità e trasparenza: ‘I Comuni del litorale saranno tenuti a pubblicare sui propri siti istituzionali tutte le informazioni identificative relative alle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative del proprio territorio, informazioni comprensive di canoni concessori e imposta regionale dovuta. La mancata pubblicazione da parte del Comune di questi dati precluderà ogni accesso alle agevolazioni finanziarie regionali destinate ai Comuni del litorali“, conclude Forte.

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