venerdì 03 Maggio 2024,

Cronaca

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A fine estate temporali violenti e fulmini numerosi

scritto da Redazione
A fine estate temporali violenti e fulmini numerosi

”Il periodo di fine estate è quello in cui si generano i temporali più violenti e con la maggiore concentrazione di fulmini”: è quanto osserva Stefano Dietrich, dell’Istituto di scienza dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle Ricerche (Isac-Cnr). ”Dopo le ondate di caldo intenso, i moti convettivi delle masse d’aria caricano continuamente le nubi di molta energia elettrostatica che viene scaricata tramite i fulmini che sono per tale ragione tanto più intensi e numerosi – spiega l’esperto – e accompagnano le precipitazioni temporalesche nella loro evoluzione. Ai danni provocati dalle intense precipitazioni si aggiungono quelli provocati dalle scariche elettriche che danneggiano apparati elettrici generando per questo incendi e disservizi di diversa natura”.
”La previsione dell’intensità delle scariche elettriche incomincia ad essere possibile a livello statistico – sottoline -. Migliorando la previsione dell’evoluzione della dinamica degli eventi convettivi e migliorando la conoscenza della fenomenologia della scarica elettrica, migliora infatti anche la previsione delle zone su cui possono cadere fulmini. Esistono delle reti di monitoraggio delle attività di fulminazione a livello europeo ma anche a livello nazionale che permettono in tempo reale di avere informazioni sulle singole scariche elettriche – aggiunge – Ne è un esempio la rete europea Linet, a cui ha l’Italia ha aderito. Ci sono 15 sensori su tutto il territorio nazionale che rilevano i tempi di arrivo delle perturbazioni elettromagnetiche generate dai fulmini e tramite la differenza dei tempi di arrivo permettono di localizzare il fulmine con incertezza di poche centinaia di metri. Seguendo l’evoluzione temporale delle immagini si possono avere dei brevi preavvisi riguardo le zone che rischiano di essere colpite. Attualmente – conclude Dietrich – la Protezione civile in collaborazione con il CNR-ISAC sta valutando la possibilità di usare questa attività di monitoraggio anche per le operazioni di sala operativa”.

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