Violenza donne, Accademia IC: “Anche tra giovani, serve rispetto e prevenzione”
“Negli ultimi anni, l’Italia si trova a fare i conti con un fenomeno inquietante: la violenza sulle donne non solo non accenna a diminuire, ma coinvolge in misura crescente i più giovani. Gli ultimi dati e fatti di cronaca raccontano storie di aggressioni, abusi, fino ad arrivare ai femminicidi, commessi anche da adolescenti o ragazzi poco più che maggiorenni. Un segnale allarmante di una cultura patriarcale che continua a radicarsi sin dalla giovane età. Ciò che più colpisce è proprio la precocità con cui atteggiamenti possessivi e violenti si manifestano nei contesti relazionali tra adolescenti, nella convinzione illogica che l’amore giustifichi il possesso, che la libertà dell’altro sia qualcosa da limitare per “protezione”. E in questo contesto, i social media giocano un ruolo ambiguo: da un lato, offrono spazi di denuncia e consapevolezza; dall’altro, alimentano dinamiche tossiche, amplificano la visibilità delle relazioni e favoriscono un controllo pervasivo. In molti casi, le giovani vittime non riescono a uscire da relazioni malsane perché temono l’isolamento, la vergogna o ritorsioni. Alla base di tutto, però, c’è ancora una cultura patriarcale che educa i ragazzi al dominio e le ragazze alla sottomissione. E così, quando una donna decide di chiudere una relazione, in troppi casi la risposta è la violenza. Con Il femminicidio che è l’ultimo stadio, il più tragico, di un percorso di violenza. Secondo alcuni dati autorevoli, ogni anno decine di donne vengono uccise da partner o ex partner, e l’età media dei carnefici si starebbe abbassando. È il segno che la prevenzione deve partire molto prima, già nelle scuole e nei contesti educativi informali. La risposta a questo fenomeno deve essere culturale, prima ancora che repressiva. Serve educazione affettiva, sessuale ed emotiva già dalle scuole primarie. Servono modelli positivi, dialogo nelle famiglie, ma anche formazione per insegnanti e operatori sociali. Solo così potremo garantire un futuro dove l’amore non sia mai più confuso con la violenza”.
Così, in una nota, il portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune, Carmela Tiso.
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“Arriva il processo per violenza sessuale e molestie per l’ex presidente di Ama Daniele Pace, oggi membro del Cda, mentre le risposte all’interrogazione della Lega sulle nomine e le scelte gestionali effettuate sotto la sua presidenza rimangono senza spiegazioni esaurienti. E ugual sorte è riservata ai chiarimenti richiesti in merito alle accuse che sono state mosse a Pace in ambito lavorativo, valutando le quali la magistratura ha deciso il rinvio a giudizio. Siamo garantisti e rispettiamo la presunzione di innocenza, ma è urgente che il sindaco Gualtieri faccia luce sull’intero corso della gestione dell’ ex presidente di Ama comunque rimasto nel Consiglio di amministrazione. A partire dai criteri di nomina dell’ ex responsabile delle risorse umane Migliardi, pensionato ma assunto calpestando la legge, della destinazione ad altro incarico dell’ex d.g. Bossola proprio in quel periodo, sui costi dei mega stipendi pagati e sulle mancate risposte a una nostra richiesta di accesso atti sull’utilizzo di una carta di credito aziendale”. Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori, a proposito della vicenda che riguarda l’ex presidente di Ama Daniele Pace.
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“Dal Nord fino alla Sicilia la UGL Salute sarà presente nel prossimo triennio con i candidati eletti per il rinnovo delle RSU svoltesi dal 14 al 16 aprile. La crescita ottenuta nelle regioni in cui ci siamo presentati, rispetto alle consultazioni del 2022, premia il lavoro svolto sui territori dalle nostre donne ed i nostri uomini capaci di farsi spazio in un sistema ancora zavorrato da vecchi retaggi e condizionamenti. Scardinare questo apparato sarà una delle tante battaglie che i rappresentanti della nostra sigla combatteranno. A testa alta, come sempre, perché la libertà di decidere del proprio futuro e di quello della sanità possa finalmente essere un diritto inattaccabile per ogni operatore sanitario. Il risultato ottenuto in queste elezioni RSU dimostrano che lo sforzo che i nostri rappresentati stanno compiendo è apprezzato. Ora ci rimbocchiamo le maniche per tornare nelle arene sindacali che prediligiamo: le strade, le aziende, gli ospedali, le piazze. Dove non si può mentire per tutelare i propri interessi e non quelli dei lavoratori. Lì, sventolando le nostre bandiere e difendendo diritti e dignità dei lavoratori, sempre ci troverete” dichiara in una nota Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute.
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XVIII PREMIO ALBEROANDRONICO: PREMIATI IN CAMPIDOGLIO I VINCITOR
Si è concluso, con una grande partecipazione di pubblico, la XVIII edizione del Premio Alberoandronico. L’iniziativa, promosso dall’associazione omonima con il patrocinio di Roma Capitale, Città metropolitana di Roma Capitale e Consiglio regionale del Lazio, si è conclusa mercoledì 16 aprile nella cornice della Sala della Protomoteca, con la premiazione di poesie, racconti, libri, fotografie, cortometraggi, video e pittura.
La Giuria, composta da esperti e personalità del mondo culturale e artistico, ha selezionato le opere migliori tra le centinaia pervenute da Europa, Asia, Africa, America e Oceania. Un vero incontro di stili, lingue e sensibilità artistiche, con partecipanti provenienti da Australia, Belgio, Brasile, Canada, Colombia, Emirati Arabi, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Iran, Marocco, Nicaragua, Polonia, Porto Rico, Repubblica di Gibuti, Romania, Russia, Spagna, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria e Usa, oltre che da tutte le province italiane.
Questi i vinciteori: Loretta Stefoni di Civitanova Marche – Macerata (poesia), Vittorio Di Ruocco di Pontecagnano – Salerno (sillogi), Luigi Manca di Sassari (racconti brevi), Margherita Lombardi di Genova (sul tema “La strada, la casa, la città, l’ambiente: vivere e costruire il territorio), Beppi Repetto di Voltaggio – Alessandria (editi di narrativa), Oretta De Marianis di Napoli (editi di poesia), Stefano Ferro di Verona (testi per una canzone), Enrica Tais di Roma (sport), Daniel Tinto di Arzignano – Vicenza (romanzi inediti), Giusi Fontana di Lucera – Foggia (raccolte di poesie inedite), Francesco Palermo di Torchiarolo – Brindisi (poesia dialettale), Elena Petrone di Roma (fotografia), Simone Barletta di Roma (cortometraggi), Elena Prosperi di Firenze (pittura).
Premi speciali alla giovanissima Lucrezia Maria Rosaria Baldassarri di Roma, a Ernano Castellani di Pescara per i meno giovani. La classifica riservata ai residenti nel Municipio XIV di Roma Capitale ha visto l’affermazione di Antonio Lofrese e Simonetta Sarti. A Sebahat Söylemez di Istanbul il riconoscimento per i madrelingua non italiana e a Martin Ignacio Pereira-Pèrez di Los Angeles quello per le opere provenienti dall’estero.
I riconoscimenti del Presidente sono andati a Federico La Penna per la sua eccezionale capacità di interpretare il ruolo di arbitro con equilibrio e fermezza, dimostrando grande professionalità e saldo senso di giustizia e all’attore Massimo Wertmüller per la straordinaria carriera artistica, capace di coniugare talento, sensibilità e impegno civile. Voce autentica del teatro e del cinema italiano, capace di emozionare e far riflettere.
Grandissima emozione all’ascolto dell’Inno nazionale eseguito dalla Fanfara del 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo diretta dal Maresciallo Fabio Tassinari, che ha risuonato solennemente in Campidoglio
“Con la conclusione della diciottesima edizione del Premio Alberoandronico”, ha commentato il Presidente di Alberoandronico, Pino Acquafredda, “si chiude un’altra tappa significativa di un percorso che si consolida anno dopo anno. Le opere, le idee, i volti incontrati confermano che la cultura, quando è condivisa, diventa uno strumento potente di dialogo e valorizzazione. L’impegno resta quello di offrire uno spazio autentico per l’espressione artistica, mantenendo vive le radici nel territorio di Monte Mario – Balduina, nel cuore del Municipio XIV di Roma, proiettando lo sguardo sempre più lontano. La diciannovesima edizione è già in corso: l’invito è a partecipare, a esserci, a portare nuove parole, immagini e visioni. Perché l’arte è energia che si muove e continua a generare connessioni. E se è vero che ogni opera è un seme, allora il futuro appartiene a chi ha il coraggio di piantarlo”. Il bando della diciannovesima edizione del Premio nazionale Alberoandronico, aperto alla partecipazione di tutte e tutti, è pubblicato su www.alberoandronico.net”.
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RIFIUTI: FARE VERDE ROMA E LAZIO, RIVEDERE I SUPERPOTERI DI GUALTIERI
“E’ necessario procedere con una riperimetrazione dei poteri commissariali conferiti al Sindaco di Roma in materia di gestione dei rifiuti”
Fare Verde Roma e Fare Verde Lazio accolgono con soddisfazione il ritiro dell’emendamento al Decreto-legge Pubblica Amministrazione che avrebbe esteso i poteri commissariali del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, anche alle aree di salvaguardia ambientale.
Una decisione che rappresenta una chiara vittoria per tutti coloro che si battono da mesi contro la deriva autoritaria e dannosa rappresentata dal progetto dell’inceneritore a Santa Palomba, e più in generale contro l’idea di risolvere l’emergenza rifiuti bruciando risorse e compromettendo la salute delle comunità locali.
La mobilitazione dei comitati territoriali, delle realtà civiche, delle forze politiche attente all’ambiente e delle associazioni come Fare Verde ha avuto un peso decisivo. È la dimostrazione che quando la cittadinanza si unisce in difesa del territorio, può ottenere risultati concreti.
Ma la battaglia non è conclusa. Fare Verde chiede con forza che le parole di contrarietà al progetto, espresse anche da alcuni esponenti della maggioranza, si traducano in atti concreti: è necessario procedere con una riperimetrazione dei poteri commissariali conferiti al Sindaco di Roma in materia di gestione dei rifiuti, così da escludere definitivamente l’opzione inceneritore.
Solo in questo modo sarà possibile tornare a una gestione dei rifiuti realmente sostenibile, in linea con il Piano Regionale Rifiuti attualmente vigente nel Lazio, che punta sulla riduzione, sul riciclo e sul recupero di materia, nel rispetto delle direttive europee e della salute pubblica.
Fare Verde continuerà a vigilare e a mobilitarsi, insieme ai cittadini e a tutte le realtà impegnate nella difesa dell’ambiente, affinché il futuro di Roma e del Lazio sia libero da inceneritori e fondato su un’economia circolare vera, partecipata e rispettosa dei territori.
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“Non bastavano i ritardi, le modifiche progettuali e l’esplosione dei costi, triplicati fino a raggiungere i 17 milioni di euro, per la riqualificazione del mercato: ora arrivano anche le decisioni autoritarie che penalizzeranno residenti e commercianti annunciando la paralisi dell’ intera area intorno al cantiere. È l’ennesima conferma dell’incapacità del centrosinistra di gestire progetti complessi sul territorio”. Lo dichiarano in una nota congiunta Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Assemblea Capitolina e Giovanni Picone, capogruppo in Municipio XII. “Nel Consiglio del Municipio XII si è consumato l’ennesimo atto di arroganza politica da parte della maggioranza del Partito democratico, che ha imposto, senza confronto, la scelta dell’area destinata ad accogliere temporaneamente il mercato di piazza San Giovanni di Dio. La zona individuata, tra piazza Madonna della Salette, via Fabiola e via Giuseppe Ghisleri, è stata decisa senza un piano di viabilità chiaro, senza coinvolgimento dei cittadini e in spregio a ogni forma di partecipazione democratica. Un metodo inaccettabile, che ricade su un’area recentemente oggetto di una significativa riqualificazione e che ora, per almeno due anni, sarà stravolta da una scelta calata dall’alto”, concludono Santori e Picone.
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Annullare la delibera dell’Assemblea Capitolina che dichiara il progetto di pubblico interesse
“La delibera dell’Assemblea Capitolina n. 73/2023 deve essere annullata perché ha dichiarato di pubblico interesse il progetto dello stadio della Roma a Pietralata, un piano che invece è costruito su basi opache con gravi mancanze di trasparenza. Diverse opere attribuite alla A.s. Roma come benefici per la città risultano già previste e in carico ad altri soggetti, Rfi e Fs Sistemi urbani, come il ponte ciclopedonale di via Livorno, promosso come nuovo contributo dello stadio ma che era già presente da anni nelle varianti urbanistiche della stazione Tiburtina. Queste infrastrutture non possono oggi essere rivendute come benefici aggiuntivi del progetto stadio. In questa situazione si aggiunge la diffida presentata da otto associazioni del territorio, atto che pesa come un macigno sul progetto, evidenziando un interesse pubblico costruito su basi errate, come è dimostrato dai documenti”. Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori, che ha presentato un’interrogazione urgente al sindaco Gualtieri e all’Assessore all’urbanistica di Roma Capitale per chiedere trasparenza e verità sul progetto dello stadio a Pietralata. “È necessario valutare attentamente le molte incongruenze emerse. A tutto ciò si aggiunge l’assenza delle indagini archeologiche obbligatorie, la mancata attivazione del tavolo tecnico previsto dalla stessa delibera, e l’assenza di documentazione formale su mobilità, parcheggi e viabilità”, insiste il leghista. “Se davvero la A.s. Roma stesse per presentare un cosiddetto ‘progetto definitivo’, come anticipato dal Sindaco, ci troveremmo davanti a un grave strappo istituzionale: un’Assemblea Capitolina trasformata in passacarte, priva degli strumenti per valutare davvero ciò che vota. Ripartire da zero e con un quadro chiaro è la strada che chiediamo di seguire, senza scorciatoie e giochi di prestigio, perché Roma merita stadi di proprietà trasformati in poli multifunzionali aperti tutto l’anno, integrati con i quartieri, capaci di attrarre eventi, turismo e investimenti”, conclude.
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