venerdì 19 Aprile 2024,

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Trasparenza, questa sconosciuta… a Terracina

scritto da Redazione
Trasparenza, questa sconosciuta… a Terracina
Il CdA dell’Azienda speciale, che prende indennità e gettoni pagati dai cittadini di Terracina, mi accusano per aver posto alcune questioni in passato e nello scorso consiglio comunale sul contratto del direttore Carla Amici, sulla consulenza fiscale al direttore Carla Amici (non c’è più un professionista a Terracina?) e sulla negazione degli atti: dagli arenili 2021 (i cui dinieghi vanno avanti dall’ottobre scorso) ai verbali del CdA al mancato rispetto della convenzione tra Comune ed Ente….
Anche perché il sito dell’azienda ha avuto un blackout out (alla faccia delle norme sulla trasparenza e non solo) molto lungo, a partire dai 3 mesi della scorsa estate.
Pongo soltanto all’attenzione del presidente e dei consiglieri del CdA soltanto – potrei citare varie norme – il comma 2 dell’articolo 43 del Testo unico degli enti locali:
“I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente, del comune e della provincia, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato.
Essi sono tenuti al segreto nei casi specificamente determinati dalla legge”.
Inoltre ai consiglieri comunali, che sono dei pubblici ufficiali nel pieno delle loro funzioni, viene riconosciuto il cosiddetto ‘sindacato ispettivo’ di cui sono ignari, forse, i membri del CdA e non solo.
Ad esempio, qual è il motivo che li spinge a non rendere pubblici i verbali dei loro consigli di amministrazione?
A seguito del rinvio a giudizio del direttore Amici, del sindaco Roberta Tintari e altri, la giunta ha dato un atto di indirizzo proprio al CdA con una delibera.
Peccato che si continui a negare la trasparenza ad un consigliere, eletto dai cittadini di Terracina e non certamente nominato per chissà quale motivo.
Sara Norcia
Consigliere comunale

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