giovedì 18 Aprile 2024,

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Terrracina: “città col sigillo”

scritto da Redazione
Terrracina: “città col sigillo”

Era inevitabile, lo prevedevamo, ne avevamo parlato e segnalato più volte nel corso di questi ultimi anni e ci domandavamo quanto avrebbe potuto reggere un sistema sembrerebbe, come dicono gli inquirenti, fondato sul fatto che a chi ti assicura pacchetti di voti, poi sarai riconoscente con “cortesie”, che tradotto in italiano vuol dire: con me al Comune, sarai libero di poter fare qualsiasi abuso, anche a danno del Demanio”. Il Demanio certo è di tutti ma, se amministri così, poi te la assumi tutta la responsabilità di averlo reso proprietà di chi ti ha votato!

Ebbene questa purtroppo è la Terracina degli ultimi anni, un sistema politico di stampo Bulgaro, dove chi comanda ha pieni poteri, anche se questo potere te lo ha dato meno del 49% dei cittadini, poiché la disillusione e lo sconforto generato da certi personaggi, ha portato ad un voltastomaco generalizzato sul resto degli aventi diritto. Non solo, l’arroganza di costoro e l’attitudine a fare “branco” ha portato ormai ad un degrado tale da apostrofare con squallide ingiurie, derisioni e minacce chi non la pensa come loro, ma ha un’idea di città che non sia ancorata al trogloditismo medievale che inevitabilmente genera il “Signorotto del paese”.

Proprio non ci riescono ad immaginare niente di diverso delle privatizzazioni (che guarda caso finiscono sempre nelle mani degli stessi “imPRENDITORI”), del resto questi riescono a usufruire di consulenze esterne anche solo per andare a spedire una raccomandata. Di conseguenza tutti quelli che sono i servizi fondamentali di una città, vengono meno, a partire da centri culturali (teatri, strutture sportive, biblioteche, strutture portuali, musei, spazi verdi ecc,) tutto assente o nella migliore delle ipotesi chiusi al pubblico! E’ evidente che l’unico tipo di cultura che questa gente ammette è il … “pub” con le conseguenze poi che conosciamo.

Ma ritornando ai nostri cari amministratori, in tempi non molto lontani, poco prima dell’inizio della campagna elettorale (a cavallo tra il 2019 ed il 2020) sull’albo pretorio i “permessi a costruire” e “ristrutturare” erano all’ordine del giorno e a noi cittadini “malpensanti” questa cosa, non ci aveva lasciato indifferenti…. risultato? Sotto gli occhi di tutti sequestri, sequestri e ancora sequestri… ormai abbiamo perso il conto, visto il numero di sigilli che vedono coinvolte diverse strutture della città, e che sembrerebbe sia destinato a crescere.

E sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti, ci sarebbero diverse licenze demaniali suppletive rilasciate dall`Amministrazione e che, probabilmente, ci riserveranno nuove sorprese.

Di fronte ad una tale Caporetto amministrativa, la giunta è naturalmente corsa ai ripari …Come? ma con un bel rimpasto, nel senso che chi aveva fatto probabile danno in un determinato settore, si è pensato bene di mandarlo a farne possibilmente di altri in settori diversi, in modo tale che a Terracina non si possa salvare proprio nulla!

Del resto un paese dove l’assessore lo fa chi porta più voti e non chi ha competenze professionali, il risultato non può che essere scadente. Un bravo medico non può improvvisarsi ingegnere, così come un bravo avvocato non può fare l’architetto, chi invece ha la Licenza Media…. poi …

A noi comuni cittadini. per l’occasione soprannominati “gufi”, non ci rimane che la resilienza e sperare poi nel buon lavoro della magistratura e nella buona volontà di tanti cittadini, affinchè si possa restituire dignità a quella che un tempo veniva considerata la”perla del Tirreno”.

Movimento Cinque Stelle Terracina

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