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Terracina – Olbia: i risvolti tragicomici dell’arbitro e della Federazione. La società indignata scrive al presidente della LND Giancarlo Abete. E giovedì 17 aprile si torna in campo contro il Savoia

scritto da Redazione
Terracina – Olbia: i risvolti tragicomici dell’arbitro e della Federazione.  La società indignata scrive al presidente della LND Giancarlo Abete.  E giovedì 17 aprile si torna in campo contro il Savoia

Prima di entrare nel merito della presentazione della partita contro il Savoia, che verrà anticipata per il periodo pasquale a giovedì 17 aprile prossimo, un passo indietro è d’obbligo per leggere le conseguenze del rapporto dell’arbitro Rocco Alfonso, direttore di gara della scorsa partita contro l’Olbia.

Rocco e i suoi fratelli collaboratori di linea, l’hanno fatta veramente grossa!

E vi elenchiamo cosa hanno prodotto i loro verbali.

Iniziamo con le squalifiche. 2 giornate effettive al dirigente accompagnatore, Daniele Sacchetti “per aver protestato nei confronti del direttore di gara espresse con eccessiva veemenza”; 1 giornata di squalifica per una gara effettiva ad Alessandro D’Amico, “per proteste al termine della gara sul terreno di gioco a aver protestato nei confronti del direttore di gara e con alcuni giocatori avversari”; 3 gare di squalifica effettive a Federico Aquino “per essere entrato dalla panchina sul terreno di gioco e rivolgeva espressioni offensive nei confronti di un calciatore avversario”. Incredibile ma vero, per Rocco!!!

Due gare effettive a Daniele Altobelli che “a fine partita si rivolgeva agli avversari con gesti provocatori provocando tensione con gli stessi all’ingresso degli spogliatoi”.

Per per finire in bellezza, la chicca domenicale del sig. Rocco (senza i suoi fratelli): 300 euro di multa alla società, sentite sentite… “per aver una persona non identificata, ma chiaramente riconducibile alla società, assumere condotta provocatoria nei confronti dei sostenitori della società avversaria”.

SOSTENITORI DELLA SOCIETA’ AVVERSARIA???

Ma se non sugli spalti non c’erano neanche i tifosi del Terracina?

Cose da pazzi, a dir poco!

Adesso, cari lettori direte: va bene però parliamo della prossima partita contro il “reale” Savoia.

Ma neanche per scherzo.

Perchè proprio a seguito del devastante rapporto arbitrale, la società di via Ceccaccio ha preso carta, penna e calamaio e scritto una bella lettera al presidente della LND Giancarlo Abete, che integralmente riportiamo.

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Gentile Presidente Abete,

ci duole, proprio sul finire di una stagione sportiva, per noi oltremodo deludente, con accadimenti che hanno superato di gran lunga la nostra responsabilità diretta, doverLe scrivere questa missiva.

Quest’anno la Società ha attraversato, per svariate ragioni, una grave crisi, ma ciò nonostante abbiamo fatto la giusta scelta: quella di continuare ad onorare il Campionato con ogni mezzo, per sommo rispetto della Lega Nazionale Dilettanti e dei nostri ragazzi che hanno affrontato e continuano ad affrontare ogni sacrificio possibile in maniera encomiabile.

Alle tante difficoltà di questi ultimi mesi, abbiamo constatato anche una sorta di “accanimento” da parte di alcune terne arbitrali che ci ha lasciato, ci creda, senza parole.

Non si tratta di una lamentela finalizzata a rendere meno amara la nostra attuale posizione in classifica generale ma, invero, una oggettiva situazione per la quale non è possibile continuare a tacere.

Sembra quasi che al “malato Terracina calcio 1925”, con determinate conduzioni arbitrali, si vorrebbe accelerare il trapasso verso la categoria inferiore, mentre il “malato” cerca con le residue forze rimaste di trovare le ragioni di una pur flebile resistenza per la “sopravvivenza”.

La direzione arbitrale di domenica 13 aprile, contro l’Olbia, ha oltrepassato, ci creda sulla parola, ogni misura possibile e immaginabile rispetto alle scritte regole del gioco del calcio.

Nel momento topico dell’incontro, con la squadra che stava producendo il massimo dello sforzo agonistico per tentare di vincere l’incontro, veniva espulso Aquino, reo di aver strattonato l’avversario che lo placcava con tecnica rugbista, mentre tentava una veloce ripartenza d’attacco.

Ma l’arbitro, non contento della sua scarsa prestazione tecnica, al termine della gara, nel parapiglia generale, fatto più di parole ad alta voce che altro, tirava di nuovo fuori il cartellino rosso per Altobelli.

Il nostro più rappresentativo giocatore, peraltro con grande esperienza calcistica acquisita in squadre di serie B e C.

Quindi, per decisioni arbitrali che non possiamo condividere, ricordiamo per l’occasione anche l’espulsione a gara terminata del nostro capitano Martino, al quale venivano comminate cinque giornate di squalifica.

Giovedì prossimo, contro il Savoia, giocheremo la nostra onesta partita, come abbiamo sempre fatto in questo, per noi, sfortunato torneo, orfani dei nostri tre punti di forza: Martino, Aquino e Altobelli a causa di opinabili decisioni arbitrali.

La retrocessione, Caro Presidente, se così sarà, non ci fa paura, mentre la diseguaglianza nei giudizi ci indigna, come la mancanza di regole valide per tutti.

A tal proposito ricordiamo, che la Società terracinese attende ancora un riscontro dalla Lega Nazionale Dilettanti per una istanza con la quale si chiedeva la proroga del mercato di gennaio, dopo che questo veniva bloccato con un provvedimento risultato poi immotivato nei confronti della Società.

Fu, quella, un’altra decisione che ha di fatto impedito un adeguato rafforzamento della rosa, che ha poi comportato, di riflesso, i risultati sportivi che sono sotto gli occhi di tutti.

Per queste ragioni Le chiediamo, Signor Presidente, di poter competere alla pari con le nostre antagoniste, almeno nelle restanti ultime tre partite del torneo.

Con la cordialità di sempre”.

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Contro il “reale” Savoia, per la penultima trasferta di un campionato nato male e che sta finendo peggio, i tigrotti biancocelesti scenderanno in campo con onore e rispetto dell’avversario, come è tradizione della CENTENARIA società calcistica terracinese.

E accada quel che accada!

e.

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