venerdì 06 Dicembre 2024,

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Terracina. L’idea del Commissario straordinario Ocello: “Il Castello della Cultura”

scritto da Redazione
Terracina. L’idea del Commissario straordinario Ocello: “Il Castello della Cultura”

Il Convegno dal titolo “Patrimonio culturale e sviluppo locale, prospettive per la nascita di un distretto culturale a Terracina”, ha catalizzato per la sua oggettiva importanza commenti e considerazione del foto pubblico presente in sala, per gli interventi di Silvia Costa, presidente della commissione cultura e istruzione del Parlamento Europeo, Alfonsina Russo, sovrintendente per l’archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale, Rita Paris, direttore della sovrintendenza archeologica di Roma e del parco dell’Appia Antica, Cristian Carrara, presidente della commissione cultura della Regione Lazio, Giovanni Bastianelli, direttore dell’agenzia regionale del turismo della Regione Lazio, Andrea Valeri, assessore alla cultura del Municipio I di Roma, con la moderazione dei lavori a cura di Erminia Ocello, commissario straordinario del Comune di Terracina, e l’introduzione di Massimo Iudicone, direttore artistico Terracina Jazz Fest.
“Il ruolo costruttivo che sono chiamata a ricoprire – ha avuto modo di specificare il Commissario straordinario Erminia Ocello –  mi impone, in chiave di politica – culturale, si dover uscire dalla dicotomia paralizzante fra l’iniziativa scientifica e la politica culturale spendibile, ma spesso culturalmente approssimativa.
Per fare ciò ho cercato per Terracina di tracciare anche per il futuro, una strategia integrata di ampio respiro che possa coinvolgere in un percorso inclusivo e non autoreferenziale, tutti quelli che hanno o avranno responsabilità di governo del territorio e del suo patrimonio culturale e turistico.
Tre asset – prosegue il Commissario Ocello – che partendo da Terracina si allargano sull’intero territorio limitrofo, offrendo crescita e opportunità di sviluppo diffuso nel più vasto territorio della provincia, mediamente un opera di ricucitura degli interessi e progetti che facciano superare le reciproche diffidenze e mentalità, creando sostanzialmente coesione rafforzata tra gli operatori pubblici in primo luogo, e tra tutti coloro che con competenza intendano impegnarsi seriamente a generare, oltre che a desiderare lo sviluppo locale”.
Del resto la proposta d’iscrizione di Terracina nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, valutata dallo stesso Ministero eccellente anche perché collegata con la richiesta di riconoscimento del sito seriale della via Appia da Roma a Brindisi e da altre sue linee strategiche che possono essere ulteriormente sviluppate, come la valorizzazione della costa e degli itinerari sulle acque nonché il potenziamento dell’identità culturale prevalente del territorio, legata principalmente alle bonifiche realizzate nel corso dei secoli.
“Oltre a proseguire e ad ampliare gli obiettivi  fissati per lo sviluppo del percorso museale di Terracina – precisa il Commissario Ocello – ai fini della realizzazione del Sistema Museale Urbano, si inaugurerà presto al pubblico il Palazzo della Bonifica Pontina, ove il museo è ubicato, e dove si colloca il prezioso archivio documentale.
Come tanti cittadini conoscono, abbiamo avviato interventi di rete inter istituzionale sottoscrivendo un protocollo d’intesa con i referenti pubblici più accreditati: l’Istituto per il Restauro, le Sovrintendenze, le Università, ai fini della valorizzazione e dell’utilizzo di aree e siti archeologici ubicati nelle zone periurbane, progettando la creazione di un “Centro di Ricerca”, da compiersi anche attraverso la riqualificazione del Palazzo Braschi.
Tale rete tra istituzioni si pone come strumento d’integrazione e coordinamento dell’opzione pubblica, anche per essere attrattori delle risorse necessarie in ambito nazionale ed europeo, indispensabili alla riqualificazione del borgo antico.
Un’intesa formalizzata con gli enti preposti al recupero e alla tutela del patrimonio storico faciliterà l’accessibilità al Centro Storico Alto, con i famosi ascensori, la ristrutturazione e riqualificazione del Teatro Romano, per il quale il Comune si rende disponibile nel creare le condizioni per entrare in possesso dell’immobile ostruttivo della visuale”.
Nel terminare l’intervento, il Commissario Ocello ha poi posto l’accento come “A Terracina si fa un gran parlare della Casa della Cultura, mentre è possibile con pochi investimenti realizzare il “Castello della Cultura” all’interno del Frangipane, tra l’altro fortezza ed emblema della libertà dei terracinesi”.

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