sabato 22 Marzo 2025,

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Terracina. “La verità fa male, ed io voglio farvi male!”

scritto da Redazione
Terracina. “La verità fa male, ed io voglio farvi male!”

La nostra comunità di lettori, quella che ci segue da anni o da poco tempo, conosce bene il nostro metodo “editoriale” finalizzato al confezionamento di una scaletta delle notizie cittadine.

Sistema che comprende anche l’allargamento ai contributi che ci possono giungere da soggetti della società attiva terracinese e non solo, ma che hanno in ogni modo ricadute finali sulla città.

Per le ragioni espresse, pubblichiamo un’attenta analisi di Germano Bersani, terracinese verace di via del Rio.

Oggi, obtorto collo, residente “all’estero” in quel di Fondi.

e.

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Un eletto all’Assise cittadina, oltre che essere persona culturalmente preparata e moralmente ineccepibile, dovrebbe essere espressione della volontà popolare, e così dovrebbe essere, ma qualcosa a Terracina non funziona da troppi anni che

troppe cose non tornano.

Terracina è un disastro, e chi non lo vede o è scemo o è colluso.

Intere sacche di territorio sono antiestetiche, inguardabili, e di chi la colpa?

Dei così detti politici? Ma a Palazzo i… “politici” non ci salgono da soli, ce li manda il popolo, e, nel nostro caso un popolo bue, ottuso, ignorante, perennemente diviso, in gran parte colluso, o con idee ancorate ad ideali politici ormai fuori dalla realtà odierna.

Un popolo che si rifiuta di vedere come chi amministra è a sua volta amministrato da pochi personaggi che in modo poco appariscente ma con determinazione, curano unicamente il proprio interesse.

In Consiglio comunale, da troppi anni siedono solo mediocri attori e comparse, il vero regista e sceneggiatore che ha il controllo di tutto, è per il momento… altrove, avvolto nel caldo bozzolo dell’immunità.

Ma, ripeto, la colpa di tutto ciò è del popolo in generale, e, in particolare, di alcuni individui che vivono come Alice nel paese delle meraviglie.

Ottusangoli che con ossessionante monotonia pubblicano foto del Pisco, della spiaggetta di levante o di tramonti con lo sfondo del Circeo, e non vedono le tante criticità.

Ci sono anche quelli insoddisfatti della gestione della città, ma sono coloro che una volta venivano definiti la… “maggioranza silenziosa”, e che io oggi chiamo semplicemente… “pecore”!

La verità è che di fronte ad un’amministrazione che non convince e non piace, siamo in pochi a denunciare l’inaffidabilità di soggetti che ci riempiono solo di parole e non di fatti.

Il risultato è davanti agli occhi di tutti: Terracina non ha identità, non ha un indirizzo di sviluppo, ed i programmi sono sempre stati libri dei sogni mai realizzati, ma “fare politica”, vuol dire saper programmare, progettare, avere idee e capacità di attuazione, che una buona gestione dovrebbe perseguire per l’attuazione di progetti di vero interesse pubblico.

L’ho già detto e lo ripeto: per creare i presupposti atti a dare vita ad una nuova fase politica ed amministrativa in grado di far decollare Terracina, si deve mettere mano ad una revisione urbanistica, a progetti in grado di gettare le basi per lo sviluppo e l’occupazione, a studi economici, a piani a media e lunga scadenza, all’attivazione di risorse finanziarie che non gravino sul bilancio comunale e quindi sul cittadino.

Indubbiamente è troppo per chi ha una visione gretta e che riesce solo a partorire aumenti delle tasse e manifestazioni.

Ma avranno mai i terracinesi uno scatto di orgoglio? Troveranno mai il coraggio di disfarsi delle prestazioni di… “queste eccelse menti”, di questa oppressione perdurante e costante che da 13 anni condiziona la vita della città?”

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